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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00452 presentata da DEIANA ELETTRA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 31/07/2001

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00452 presentata da ELETTRA DEIANA martedì 31 luglio 2001 nella seduta n. 027 DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: ilquotidiano Il Messaggero del 16 luglio 2001, riporta la notizia di un incidente in mare occorso ad una imbarcazione militare del Dipartimento militare marittimo di Ancona avvenuto, affondata nei pressi del Monte Conero, all'altezza della località di Nave, a circa ottanta metri dalla riva; secondo quanto riportato dal quotidiano, a bordo dell'imbarcazione, una pilotina di dieci metri di lunghezza, si trovavano il Comandante del Dipartimento militare marittimo di Ancona, ammiraglio di divisione Elio Bolongaro, il prefetto di Ancona Emilio D'Acunto con le rispettive consorti, oltre ad un equipaggio composto da un sottufficiale e due marinai; sull'imbarcazione della Marina militare, a causa dell'urto con uno scoglio a pelo d'acqua, si sarebbe prodotta una falla con il conseguente allagamento della pilotina e il suo lento affondamento; soltanto la presenza nella zona di una vedetta della Capitaneria di porto, ed il successivo intervento di due altre motovedette della Guardia costiera e di un gommone, hanno evitato che l'incidente avesse più gravi conseguenze e che gli occupanti l'imbarcazione militare potessero essere recuperati senza danni -: per quale ragione l'ammiraglio Bolongaro si trovasse in mare, apparentemente per una gita di piacere in compagnia del prefetto e delle rispettive consorti, a bordo di una imbarcazione militare; se l'ammiraglio fosse stato autorizzato da disposizioni di carattere generale o specifico, ad utilizzare personale militare e mezzi di proprietà dello Stato per escursioni diportistiche in mare in compagnia di ospiti estranei all'amministrazione militare; se il personale in servizio sulla pilotina stesse svolgendo servizio straordinario, poiché la «gita» è stata effettuata di sabato pomeriggio, in una giornata normalmente di riposo per il personale; se fosse stata stipulata una assicurazione per coprire i danni alle persone estranee all'amministrazione trasportate a bordo della pilotina; a quanto ammontino i danni all'imbarcazione e quanto siano costate le operazioni di salvataggio e il successivo recupero dell'imbarcazione; chi pagherà i danni e le altre spese occorse; quali provvedimenti disciplinari siano stati eventualmente adottati a carico dell'ufficiale e se sia stato richiamato ad un più accorto utilizzo degli uomini e dei mezzi dipendenti dal suo comando; se non ritenga, infine, deleterio sul piano dell'esempio nei confronti del personale dipendente che un ufficiale con altissime responsabilità di comando utilizzi personale in servizio e mezzi militari per scopi che, almeno all'apparenza, sembrano personali e privati.(4-00452)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata venerdì 19 ottobre 2001 nell'allegato B della seduta n. 049 all'Interrogazione 4-00452 presentata da DEIANA Risposta. - L'ammiraglio di divisione Elio Bolongaro, comandante in capo del dipartimento marittimo dell'Adriatico, in occasione di vari incontri con il prefetto di Ancona, aveva appreso che la citata autorità non aveva avuto ancora modo di osservare dal mare il tratto di costa compresa nel territorio di propria giurisdizione. In particolare, lungo quel litorale, molto impervio, si erano verificati eventi di rilevanza sotto il profilo della protezione civile, quali una frana in prossimità della località «Il Trave» ed un incendio del bosco e della macchia mediterranea, in località «Pietralacroce», che si era esteso fino al costone roccioso soprastante il mare. Pertanto, l'ammiraglio ha rappresentato al prefetto la possibilità di effettuare una ricognizione, con il motoscafo di rappresentanza in dotazione al comando in capo, al fine di rilevare lo stato dei luoghi del tratto di costa a rischio. In tale quadro, poiché il giorno prescelto per la ricognizione era un sabato l'ammiraglio ha ritenuto opportuno estendere l'invito alle rispettive consorti, come da consolidate regole di cortesia nell'ambito dell'inscindibile attività di rappresentanza connessa all'uscita in mare, in considerazione del rango istituzionale dell'ospite, che espleta anche la carica di commissario di Governo per la regione Marche. Per quanto attiene all'autorizzazione per l'impiego del mezzo nautico e del relativo equipaggio, si rappresenta che essa non è prevista, trattandosi di servizio riconducibile ad attività svolta a favore di una carica istituzionale. Con riferimento all'equipaggio del mezzo, si tratta di personale assegnato all'ufficio porto del dipartimento marittimo che svolge normalmente attività sui mezzi nautici assegnati all'ufficio per le diverse esigenze ed attività marinare. Circa il suo impiego, si evidenzia che quando esso opera in orario non di servizio, come nel caso in argomento, il lavoro straordinario viene compensato secondo la normativa in vigore: remunerazione economica, nei limiti dei fondi disponibili, o riposo compensativo. Per quanto concerne gli aspetti assicurativi, le disposizioni relative alla stipula di una specifica polizza per le persone estranee all'amministrazione difesa, che siano presenti a bordo di unità della Marina militare, sono contenute nella vigente «Direttiva unificata per le visite non per motivi di servizio a installazioni militari e ad unità navali in porto e in navigazione». Esse risultano applicabili solo per imbarchi su navi, sommergibili e mezzi minori al di sopra delle 50 tonnellate. Considerato che il motoscafo incidentato ha una stazza pari a 8,6 tonnellate, nel caso in questione non si era provveduto alla predisposizione di una copertura assicurativa per il personale trasportato a bordo dell'unità. Per la quantificazione dei danni riportati dal mezzo nautico si è ancora in attesa della formalizzazione dei relativi preventivi da parte dei Cantieri Navali e delle Ditte interessate al riguardo, ciò in considerazione dell'interruzione estiva delle attività. Tuttavia, da una stima approssimativa è possibile ritenere che gli interventi di riparazione ammontino a: 90 milioni circa per lo scafo; 25 milioni circa per i motori; 15 milioni circa per i materiali. Il recupero in mare dell'unità sinistrata, invece, è avvenuto con l'impiego di mezzi navali della Marina Militare, pertanto i relativi costi rientrano tra quelli già programmati per le missioni reali o per le attività addestrative delle stesse unità. Inoltre, le operazioni di trasbordo del motoscafo sono state eseguite, senza alcun onere, con l'impiego di autogru dei vigili del fuoco della sezione portuale. Per quanto attiene agli aspetti amministrativi, si precisa che, fatte salve le eventuali responsabilità di natura erariale che dovessero emergere a seguito della specifica inchiesta in corso, gli interventi per il necessario ripristino dell'efficienza del mezzo navale militare graveranno sui fondi disponibili imputati ai relativi capitoli di spesa. Per quanto riguarda, invece, l'accertamento di eventuali responsabilità disciplinari si rappresenta che, a seguito dell'evento in esame, il capo di stato maggiore della Marina ha disposto lo svolgimento di un'inchiesta sommaria, volta ad accertare la dinamica e le cause del sinistro, nonché le eventuali responsabilità. Dall'inchiesta non è emersa la sussistenza di circostanze di valenza disciplinare a carico del personale militare presente a bordo dell'unità affondata, in considerazione dei motivi che hanno indotto l'ammiraglio Bolongaro a disporre l'uscita in mare del motoscafo di rappresentanza. Infatti, la disponibilità ad effettuare la ricognizione del tratto di costa manifestata dall'ammiraglio al prefetto di Ancona è riconducibile a finalità perseguite nel più generale contesto di una consolidata attività di collaborazione tra le due Autorità, in armonia con i rispettivi doveri istituzionali e di rappresentanza, in una realtà territoriale in cui si registrano problematiche di sensibile valenza marittima. Il Ministro della difesa: Antonio Martino.



 
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    La Pirelli SpA di Marco Tronchetti Provera, insieme a Edizione holding di proprietà della famiglia Benetton, acquista il 22,5% dell'Olivetti dalla lussemburghese Bell, che a sua volta possiede la maggioranza di Telecom Italia SpA.

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