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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00457 presentata da GAZZARA ANTONINO (FORZA ITALIA) in data 01/08/2001

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00457 presentata da ANTONINO GAZZARA mercoledì 1 agosto 2001 nella seduta n. 028 GAZZARA, GRIMALDI, D'ALIA, STAGNO d'ALCONTRES, NARO, CRIMI, GIUSEPPE DRAGO, BLASI, ANGELINO ALFANO, MISURACA, CARRARA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle comunicazioni, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: le Poste Italiane hanno unilateralmente stabilito il numero degli esuberi in 9.000 unità lavorative ed avviato un processo di esodo e mobilità collettiva in applicazione della normativa di cui alla legge n. 223 del 1991; è in corso la trattativa sindacale nazionale per la concertazione della vertenza; i criteri di mobilità programmati possono violare i diritti dei disabili titolari dei benefici previsti dalla legge 104/92 (articolo 21 consenso del disabile al trasferimento); tutti i termini di scadenza inseriti unilateralmente ricadono nel mese di agosto e cioè in periodo di sospensione dell'attività giudiziaria e di ferie degli avvocati che potrebbero utilmente consigliare i lavoratori circa i loro diritti ed il miglior modo di tutelarli; in una circolare diffusa all'interno sembra non esservi alcun riferimento all'età di cui all'articolo 37 punto 3 C.C.N.L. e alla tutela dei dipendenti RSU di cui all'articolo 18 C.C.N.L.; l'eventuale processo di mobilità, se effettivamente necessario, dovrebbe avere inizio a trattativa sindacale conclusa in campo nazionale, e di secondo livello regionale e comunque la procedura dovrebbe avviarsi dopo il 15 settembre -: tutto ciò a prescindere da ogni considerazione circa la determinazione effettiva degli esuberi. Se ritengono di intervenire, in particolare, al fine di congelare i termini già fissati o postergarli a data successiva al 15 settembre e in ogni caso al fine di garantire che la procedura di mobilità, se proprio necessaria, riprenda a trattative nazionale e regionale concluse; nonché se ritengono di intervenire al fine di tutelare i diritti dei lavoratori esistenti in forza della vigente normativa (ad esempio n. 104/92) eventualmente lesi dal comportamento delle Poste Italiane.(4-00457)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata mercoledì 19 dicembre 2001 nell'allegato B della seduta n. 081 all'Interrogazione 4-00457 presentata da GAZZARA Risposta. - Nel far presente che si risponde per incarico della Presidenza del Consiglio dei ministri, si ritiene anzitutto opportuno far presente che, a seguito della trasformazione dell'ente Poste Italiane in società per azioni; il Governo non ha il potere di sindacarne l'operato in merito alla gestione aziendale che, com'è noto, rientra nella competenza specifica degli organi statutari della società. Nondimeno, al fine di disporre di elementi di valutazione in merito a quanto rappresentato dall'interrogante nell'atto parlamentare in esame, non si è mancato di interessare la predetta società la quale ha precisato che, nell'ambito del processo di riorganizzazione previsto dal piano di impresa 1998-2002, è stata gradualmente attuata una diversa gestione del personale in modo da ricondurne i relativi costi entro i limiti di una gestione economica equilibrata, condizione essenziale per il raggiungimento degli obiettivi fissati nel predetto piano. In tale ottica, ha proseguito la medesima società, nel passato è stata attuata una diversa distribuzione delle risorse sul territorio, nonché una più razionale applicazione degli addetti privilegiando le attività di recapito e di sportelleria e inducendo proporzionalmente il numero delle unità che non operano a contatto con la clientela. Tuttavia, è intendimento della società accompagnare tali iniziative ad una graduale riduzione del numero totale degli addetti senza comunque provocare tensioni con il personale dipendente. In tale contesto si colloca la procedura avviata ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991 che prevede la possibilità di addivenire, nell'ambito di un articolato percorso di confronto in sede aziendale con le organizzazioni sindacali interessate, ad un accordo attraverso il quale possano essere convenute soluzioni mirate ad una adeguata gestione delle eccedenze e degli esuberi dichiarati dalla società. L'avvio della procedura in questione è stato preceduto da numerosi incontri con le parti sociali stesse, nel corso dei quali l'azienda, nell'illustrare i risultati del bilancio 2000 e le previsioni economiche e gli obiettivi per l'esercizio 2001, ha sottolineato la necessità, non più derogabile né procrastinabile, di procedere ad una significativa riduzione del costo del lavoro. Nel corso dei suddetti incontri l'azienda ha inoltre ribadito la necessità di proseguire la via già intrapresa della razionalizzazione della distribuzione delle risorse umane disponibili, indispensabile per realizzare l'ottimale copertura della propria attività e garantire quindi sia l'atteso livello qualitativo del servizio, sia il contenimento del numero di potenziali esuberi. Come è noto, il giorno 17 ottobre 2001, presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato siglato un verbale di accordo fra la società Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in base al quale, per limitare al massimo l'impatto dell'attuazione della procedura riguardante i 9mila esuberi, è stata prevista la risoluzione del rapporto di lavoro per il personale che alla data del 31 dicembre 2001 e del 31 marzo 2002 abbia maturato il diritto alla pensione. Inoltre, è prevista, per il personale ancora in eccedenza dopo la suddetta prima fase, una mobilità nazionale su base volontaria per l'espletamento dei servizi di recapito e, successivamente all'effettuazione di tale procedura, una mobilità territoriale su base collettiva per le restanti posizioni di recapito da attuarsi entro il limite provinciale della propria sede lavorativa; ulteriori soluzioni di accompagnamento all'esodo riguarderanno non oltre 2200 unità che potranno avanzare richiesta di utilizzazione del meccanismo legato al Fondo di solidarietà in via di formale attivazione. Nel contempo, per fronteggiare le esigenze del servizio di recapito la società Poste si è impegnata ad assumere con contratto di apprendistato ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 196/1997, in conformità con quanto previsto dalla legge n. 223/1991, un numero massimo di 3mila unità in un arco di tempo che va dal febbraio al giugno 2002. Quanto, infine, alle preoccupazioni espresse in merito alla possibilità di ledere i diritti di alcune categorie di lavoratori titolari di particolari benefici derivanti da specifiche normative (esempio legge n. 104/92), la società Poste ha confermato la propria ferma volontà - nell'applicazione delle procedure previste dalla gestione degli esuberi - di riservare la massima attenzione alle esigenze di tali lavoratori in modo da evitare ai medesimi situazioni di disagio e, tanto più, la violazione di diritti. Il Ministro delle comunicazioni: Maurizio Gasparri.



 
Cronologia
sabato 28 luglio
  • Politica, cultura e società
    La Pirelli SpA di Marco Tronchetti Provera, insieme a Edizione holding di proprietà della famiglia Benetton, acquista il 22,5% dell'Olivetti dalla lussemburghese Bell, che a sua volta possiede la maggioranza di Telecom Italia SpA.

mercoledì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nomina Rita Levi Montalcini, neurobiologa, senatore a vita per altissimi meriti in campo scientifico e sociale.

lunedì 27 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri Renato Ruggiero si reca in missione in Medio Oriente per riportare al dialogo israeliani e palestinesi. Ruggiero incontra il leader palestinese Arafat e il Ministro degli esteri israeliano Peres.