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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00496 presentata da GIACCO LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 01/08/2001

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00496 presentata da LUIGI GIACCO mercoledì 1 agosto 2001 nella seduta n. 028 GIACCO, GRILLINI, ZUNINO, ANGIONI, ZANOTTI, RUGGIERI, LION, ZANELLA, BULGARELLI, DUCA e LOLLI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: esiste il documento che elenca la serie di prove a sostegno dell'ordine di cattura spiccato dal procuratore generale Carla Del Ponte nei confronti di Athanase Seromba, il prete cattolico ruandese da tempo riparato in Italia e ricercato dal tribunale penale internazionale dell'ONU; il primo capo di imputazione accusa il prelato di genocidio, infatti si legge nel provvedimento «tra il 6 e il 20 aprile 1994 Athanase Seromba si è reso responsabile di omicidio e di lesioni gravissime nei confronti di numerosi membri delle popolazioni Tutsi, commessi allo scopo di annientare un gruppo etnico o razziale»; il secondo capo recita «sulla base dei suoi comportamenti si è accertato che l'accusato ha pianificato, incitato a commettere, ordinato ed incoraggiato a realizzare la strage nella piccola chiesa di Nyange»; il terzo capo recita «ha personalmente ordinato l'abbattimento della chiesa con due carterpillar fatti prelevare nel cantiere di un'impresa di costruzioni, facendo morire nel crollo, quasi 2 mila persone, tra cui molte donne e bambini»; dall'ordinanza di custodia cautelare del tribuna1e dell'ONU emerge il ruolo del prete ruandese, che non si è limitato ad osservare e subire passivamente la mattanza portata avanti dalle milizie degli estremisti Hutu, ma ha progettato la strage; l'atto di accusa si basa su testimonianze degli stessi sopravvissuti della strage, del capo della polizia comunale di Kivumu, del cuoco della parrocchia, del borgomastro del paese, di uno degli autisti dei carterpillar; le testimonianze, i racconti sono stati vagliati, riscontrati ed incrociati con altre deposizioni; nonostante l'emissione dell'ordine di cattura internazionale il Governo italiano continua a tacere su questa vicenda; tale comportamento è stato più volte stigmatizzato dal procuratore genera1e Carla Del Ponte -: tenendo conto delle prove schiaccianti a carico di padre Athanase Seromba si chiede di conoscere perché fino ad ora non sia stata ottemperata la richiesta di esecuzione del mandato di cattura internazionale nei confronti del suddetto e di mettere in atto tutte le procedure necessarie per accogliere la richiesta del tribunale penale internazionale dell'ONU. (4-00496)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 13 gennaio 2004 nell'allegato B della seduta n. 405 all'Interrogazione 4-00496 presentata da GIACCO Risposta. - In risposta all'interrogazione in argomento, si comunica che, a seguito della disponibilità del sacerdote cattolico ruandese Athanase Seromba a consegnarsi volontariamente al tribunale internazionale per il Ruanda, il trasferimento del medesimo alle autorità del suddetto tribunale internazionale è stato eseguito il 6 febbraio 2002. In merito alla questione dell'esecuzione dell'ordine di cattura emesso nei confronti di Athanase Seromba dall'anzidetto tribunale internazionale per i crimini commessi in Ruanda, si rappresenta che al momento della presentazione della relativa richiesta, in data 9 luglio 2001, non era stato possibile darvi esecuzione poiché la legge esecutiva e di adattamento della normativa interna alla Risoluzione delle Nazioni Unite, che ha istituito il tribunale internazionale in parola, non era stata ancora approvata dal Parlamento italiano. Infatti senza la disciplina legislativa di adattamento interno non vi era nell'ordinamento italiano la previsione della procedura e delle autorità competenti a convalidare l'esecuzione del mandato di cattura del tribunale internazionale per il Ruanda e a disporre la consegna dell'imputato al citato organismo giudiziario internazionale. In proposito si osserva che anche per fornire cooperazione giudiziaria all'analogo tribunale internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia è stato necessario approvare una analoga legge di esecuzione e di adattamento interno. Con la legge del 2 agosto 2002, n. 181, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2002 recante «Disposizioni in materia di cooperazione con il tribunale internazionale competente per gravi violazioni del diritto umanitario commesse nel territorio del Ruanda e Stati vicini» è stata infine approvata dal Parlamento italiano la legge esecutiva e di adattamento interno alla risoluzione dell'ONU istitutiva del suddetto tribunale internazionale, risultando specificamente disciplinata dagli articoli 10 e 11 la fattispecie della cooperazione giudiziaria e della consegna di imputato. Il Ministro della giustizia: Roberto Castelli.



 
Cronologia
sabato 28 luglio
  • Politica, cultura e società
    La Pirelli SpA di Marco Tronchetti Provera, insieme a Edizione holding di proprietà della famiglia Benetton, acquista il 22,5% dell'Olivetti dalla lussemburghese Bell, che a sua volta possiede la maggioranza di Telecom Italia SpA.

mercoledì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nomina Rita Levi Montalcini, neurobiologa, senatore a vita per altissimi meriti in campo scientifico e sociale.

lunedì 27 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri Renato Ruggiero si reca in missione in Medio Oriente per riportare al dialogo israeliani e palestinesi. Ruggiero incontra il leader palestinese Arafat e il Ministro degli esteri israeliano Peres.