Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00535 presentata da PATARINO CARMINE SANTO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 02/08/2001

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00535 presentata da CARMINE SANTO PATARINO giovedì 2 agosto 2001 nella seduta n. 029 PATARINO, AMORUSO, MAGGI, CORONELLA, ANTONIO PEPE, GALLO, GIRONDA VERALDI, LISI, CANELLI e MALGIERI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 12 settembre 2000 la Digos della questura di Taranto, su disposizione del GIP di Taranto, dottoressa Santella, eseguiva sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'allora vice sindaco del comune di Castellaneta, professor Luciano Colangelo, del consigliere comunale dei democratici di sinistra, Giuseppe Bellino (fino a qualche mese prima assessore), del dirigente dell'ufficio tecnico comunale, del segretario generale del comune di Castellaneta, nonché di due imprenditori accusati a vario titolo dei reati di concussione, turbativa d'asta, frode nelle pubbliche forniture, tentativo di concussione, abuso d'ufficio, falso ideologico, falso materiale ed altro; il relativo procedimento penale è stato definito con il deposito di richiesta di rinvio a giudizio (l'udienza preliminare è stata fissata per il 18 ottobre 2001) nei confronti, oltre che dei predetti, dell'assessore del comune di Castellaneta, Stefano Ignazzi dei democratici di sinistra e di altri imprenditori per un totale di undici imputati i quali devono rispondere complessivamente di ben novanta capi d'imputazione, undici dei quali addebitati al sindaco di Castellaneta, Loreto Rocco (tentativo di concussione, abuso d'ufficio, falso materiale, falso ideologico ed altro); in data 4 giugno 2001, il sindaco di Castellaneta, il senatore Loreto Rocco, non rieletto al Parlamento alle ultime elezioni politiche del 13 maggio 2001, su ordine della procura di Potenza, viene tratto in arresto con l'accusa di minaccia e violenza privata ai danni di un imprenditore di Taranto, con interessi a Castellaneta e calunnia ai danni del sostituto procuratore della Repubblica di Taranto, dottor Matteo Di Giorgio. Secondo l'impostazione accusatoria, i primi due reati ai danni dell'imprenditore sarebbero stati finalizzati a colpire il magistrato in servizio presso la procura di Taranto, in maniera tale da screditarlo, screditando di conseguenza anche l'inchiesta sugli appalti gestiti dal comune di Castellaneta e diretta proprio dal dottor Matteo Di Giorgio; in data 25 giugno 2001 il Sostituto Procuratore della Repubblica di Taranto, Dott. Petrocchi Vincenzo ha depositato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell'allora vice sindaco Colangelo Luciano, del dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale del Comune di Castellaneta e di alcuni componenti la commissione edilizia comunale, imputati a vario titolo di diverse ipotesi di abuso d'ufficio in favore della «Nuova Concordia s.r.l.»; in data 9 luglio 2001 il G.U.P., Dott.ssa Santella ha emesso il decreto che dispone il giudizio nei confronti dell'allora vice sindaco Colangelo Luciano, del dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, dei componenti la commissione edilizia comunale, imputati a vario titolo di diverse ipotesi di falso ideologico e di abuso d'ufficio, per un totale di sei capi d'imputazione; in data 19 luglio 2001 la stampa locale riportava la notizia secondo la quale la Procura di Taranto, su richiesta del PM, Dott. Buccoliero Evangelista Mariano ha notificato l'avvio della conclusione delle indagini preliminari a tredici indagati per un totale di 29 capi d'imputazione. Destinatari di tale atto oltre ai soliti nomi del sindaco Loreto Rocco, dell'ex vice sindaco Colangelo Luciano, del segretario generale, dell'assessore Ignazzi Stefano ai quali sono addebitati a vario titolo i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico, concussione consumata, concussione tentata e calunnia, risultano anche due pregiudicati comuni; dalla lettura delle imputazioni emergono oltre ai reati tipici degli amministratori infedeli alla legge, anche episodi di criminalità pura certamente fuori dell'ordinario, essendo il sindaco Loreto accusato di essere il mandante di due attentati incendiari in danno di altrettanti esponenti politici locali, nonché di utilizzare i predetti pregiudicati per minacciare e ricattare il consigliere di minoranza Pontassuglia Vito Fortunato, onde costringerlo alle dimissioni; per la prima volta in un procedimento giudiziario è stata consacrata l'attività di intimidazione posta in essere da alcuni pregiudicati comuni in danno degli esponenti politici di opposizione che più volte in passato era stata inutilmente segnalata ai competenti organi giudiziari e amministrativi; in data 23 luglio 2001 la stampa locale riportava la notizia secondo la quale il G.U.P. del Tribunale di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio di tre imprenditori e del responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Castellaneta per una serie di lavori ad impianti di pubblica illuminazione fatti eseguire dall'Amministrazione Comunale di Castellaneta tra il 1996 ed il marzo scorso; da quando Loreto Rocco è ritornato ad occupare la carica di sindaco da cui era sospeso durante il periodo di detenzione, i sistemi adottati nei confronti di molti dipendenti (definiti non allineati) sono del tutto insostenibili con le comprensibili conseguenze negative sull'andamento dell'intera amministrazione; visto l'articolo 15- bis della legge 19 marzo 1990, n. 55, introdotto dall'articolo 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 1645, convertito con legge del 22 luglio 1990, n. 221 stabilisce «...il potere di scioglimento del Consiglio Comunale è esercitato quando emergono elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità...»; vista la sentenza 3 febbraio 2000 n. 585 - Consiglio di Stato, Sezione V -: se non ritenga, dopo gli opportuni accertamenti, di adottare le iniziative di propria competenza, affinché sia disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Castellaneta.(4-00535)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 4 marzo 2002 nell'allegato B della seduta n. 108 all'Interrogazione 4-00535 presentata da PATARINO Risposta. - Il 6 dicembre, 2001 con decreto del Presidente della Repubblica è stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Castellaneta (Taranto), a causa delle dimissioni di 13 consiglieri su 20 e nominato un commissario straordinario per la provvisoria gestione dell'ente, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, fino all'insediamento del nuovo Consiglio che avverrà in occasione del prossimo turno elettorale. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.



 
Cronologia
mercoledì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nomina Rita Levi Montalcini, neurobiologa, senatore a vita per altissimi meriti in campo scientifico e sociale.

lunedì 27 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri Renato Ruggiero si reca in missione in Medio Oriente per riportare al dialogo israeliani e palestinesi. Ruggiero incontra il leader palestinese Arafat e il Ministro degli esteri israeliano Peres.