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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00545 presentata da ALESSANDRO MARAN venerdì 3 agosto 2001 nella seduta n. 030 MARAN, ILLY, DAMIANI e TOLOTTI. - Al Ministro per le politiche comunitarie, al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle politiche agricole e forestali , - Per sapere - premesso che: l'Unione europea ha suddiviso il proprio territorio in zone climatiche-agricole vitivinicole a cui corrispondono diversi parametri in ordine alle colture, alle caratteristiche di qualità dei prodotti e alle tecniche di produzione degli stessi; in particolare, per la produzione vinicola sono differenti, da zona a zona, i livelli alcolici, lo zuccheraggio, le aggiunte di volume liquido; oltre alle considerazioni relative alla latitudine geografica individuate nella zona climatica subalpina, va considerato anche che questa specifica area è stata interessata negli ultimi anni da accentuate modificazioni climatiche; considerata la presenza già ratificata di «enclavi» di zonizzazione «Cib» (vedi Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta) che hanno caratteristiche climatiche e morfologiche simili al territorio circostante dell'area subalpina dell'Italia settentrionale -: se non ritengano, in vista del prossimo allargamento dell'Unione europea, di sviluppare ogni opportuna iniziativa affinché tutta la rimanente fascia dell'Italia settentrionale (Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia) venga inserita dalla zona attuale denominata «CII» alla zona «CI», creando a livello europeo una fascia omogenea che vada dalla Francia fino, appunto, nella prospettiva dell'allargamento ad est, all'Europa orientale (dalla Slovenia, Croazia, alla Cechia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria), in modo da garantire le stesse regole di produzione e di sviluppo nei territori dell'Unione e impedire che si creino situazioni di concorrenza sleale in presenza di condizioni morfologiche e climatiche simili; quali iniziative intendano comunque assumere, tenuto conto che l'appartenenza alla stessa zona «CI» permetterebbe ai produttori dell'Italia settentrionale di confrontarsi sul mercato attuale e nel prossimo ampliamento dell'Unione europea ad est, con regole comuni senza subire penalizzazioni rispetto altri Paesi dell'Unione, considerato il rispetto degli stessi parametri alcolici, di zuccheraggio e di aggiunta di volume liquido.(4-00545)