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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00016 presentata da CENTO PIER PAOLO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 19/09/2001

Mozione Atto Camera Mozione 1-00016 presentata da PIER PAOLO CENTO mercoledì 19 settembre 2001 nella seduta n. 033 La Camera, premesso che: «Dzil Nchaa Si An», La Grande Montagna Seduta in lingua Apache, nota come Monte Graham, nella catena Pinaleno della Foresta Nazionale della contea Graham, Arizona, rappresenta un patrimonio unico di diversità biologica del Nord America, essendo uno dei rari ecosistemi inalterati di «Sky Island», isola d'alta quota, nel deserto del sud ovest degli Stati Uniti e del Messico; questa area possiede 5 delle 7 zone vegetali del nord America che vanno dalla vegetazione desertica alla foresta boreale di abeti allo stato vergine costituente un'associazione vegetale particolarmente rara per tali latitudini; sulla montagna vive l'intera popolazione dello Scoiattolo Rosso del Monte Graham (Tamiasciuris hudsonicus grahamensis), dichiarato specie a rischio di estinzione ai sensi della legge per la tutela delle specie in pericolo di estinzione («Endangered Species Act») del governo federale; altre 17 specie rare ed endemiche di animali e vegetali vivono sulla stessa montagna tra le quali: Microtus longicaudus leucophaeus, Thomomys bottae grahamensis, Orehelix grahamensis, Scaphinotus petersi grahami; fino al 1873, anno in cui fu scorporato dalla Riserva Indiana degli Apache S. Carlos, costituita appena due anni prima, Monte Graham aveva da tempo immemorabile una funzione di centralità nella cultura Apache; anche dopo tale data ha continuato a rappresentare una zona di profonda sacralità per i praticanti la religione tradizionale che continuano a svolgere i loro riti e le loro preghiere in gran rispetto verso la natura nei siti più remoti e incontaminati del monte, dove si trovano le fonti sacre necessarie allo svolgimento delle loro cerimonie; l'Università dell'Arizona è la promotrice di un progetto che prevedeva inizialmente la costruzione di 18 telescopi sulle cime della montagna, in seguito ridotti a 7; lo Stato italiano, attraverso l'osservatorio Astrofisico di Arcetri, è direttamente coinvolto nella costruzione del più importante dei telescopi in questione, chiamato Grande Telescopio Binoculare («Large Binocular Telescope»), che sarà il più grande telescopio ottico dell'emisfero nord; i circa 4 ettari destinati ai primi 3 osservatori sono situati su una delle cime principali, nella zona al di sopra dei 3000 metri, sostanzialmente incontaminata prima dei lavori per i telescopi; i telescopi sono considerati dai tradizionalisti della tribù Apache S. Carlos una vera e propria dissacrazione della cima della montagna; il Consiglio Tribale, l'organo ufficiale di rappresentanza degli Apaches S. Carlos, si è più volte dichiarato contrario all'installazione dei telescopi, anche attraverso risoluzioni ufficiali; 8 delle 9 tribù Apache degli Stati Uniti hanno approvato una risoluzione intertribale (Inter-Apache Policy on the Protection of Apache Cultures) di appoggio alla tribù San Carlos; numerosi consigli tribali e coordinamenti di popoli nativi fra cui l'International Indian Treaty Council, il National Congress of American Indians, l'American Indian Religious Freedom Coalition, Tohono O'Odham Tribal Council e altre 6 tribù indiane hanno sottoscritto le risoluzioni del Consiglio Tribale S. Carlos in difesa di Mt. Graham; l'impatto ambientale dei telescopi non è stato ancora definitivamente e correttamente stabilito, in quanto non sono stati completati tutti gli studi previsti dalle leggi ambientali degli Stati Uniti; 3 telescopi dei 7 voluti dall'Università dell'Arizona hanno ottenuto un trattamento legislativo «speciale» con l'esenzione da alcune leggi di tutela ambientale e culturale («National Enviromental Policy Act» ed «Endangered Species Act») attraverso un emendamento inserito nella Legge di Conservazione Ambientale degli Stati dell'Arizona e di Idaho («Arizona e Idaho Conservation Act»), approvato dal Congresso degli Stati Uniti nel 1988; alcuni lavori di disboscamento, preliminari alla costruzione dell'osservatorio, furono bloccati dal Tribunale distrettuale di Tucson nel luglio 1994 (sentenza successivamente confermata dalla IX Corte d'appello di S. Francisco) in quanto erano stati eseguiti in un'area esterna alla zona concessa dall'AICA; l'Università dell'Arizona e i partecipi del progetto ricorsero nuovamente al congresso per eludere le leggi di tutela ambientale e culturale, riuscendo nell'aprile 1996, con un emendamento alla legge «Omnibus Appropriation Bill», ad ottenere l'esenzione anche per il sito contestato; il General Accounting Office, istituzione di controllo degli organi Federali, ha ufficialmente dichiarato nel 1990 che il Servizio Forestale è tenuto a ripetere gli studi di impatto ambientale previsti dalla: Endangered Species Act, data la parzialità dei precedenti, studi che non sono stati eseguiti a causa dell'esenzione del 1988; fra l'aprile e il maggio 1996 un grosso incendio ha bruciato circa 2.500 ettari di foresta sul M. Graham, rendendo ancor più critica la possibilità di sopravvivenza a lungo termine dello scoiattolo rosso, ed ancora più necessari quegli studi sull'impatto dei telescopi non completati a causa delle leggi di esenzione; dall'aprile 2001 è in corso un disboscamento lungo 23 miglia a cura dell'Università dell'Arizona per permettere l'installazione di una linea elettrica interrata da 25.000 volt che andrà ad alimentare i telescopi e che, attraversando la parte alta della montagna, fino alla cima, lascerà una cicatrice larga ed estremamente visibile, permanentemente senza vegetazione, raggiungendo la parte della montagna considerata più sacra dagli Apache; le due esenzioni approvate dal congresso sotto forma di emendamenti costituiscono un precedente sia legislativo sia politico preoccupante per la salvaguardia dell'ambiente, tanto da mobilitare alcune delle principali associazioni ambientaliste statunitensi (Sierra Club Legal Defense Found, National Audubon Society, Humane Society of the U.S., Save America's Forests, Defenders of Wildlife, Environmental Student Action Coalition); nell'agosto 1996 l'organo federale preposto all'applicazione della legge salvaguardia dei luoghi di interesse storico nazionale («National Historic Preservation Act») ha sollecitato il servizio forestale ad accertare se M. Graham possegga i requisiti per essere tutelato da tale legge (verifica che tale ente era tenuto a svolgere da tempo); e ad essere iscritto al National Register of Historic Places (Registro Nazionale dei Luoghi di Importanza Storica); il fatto che per la prima volta autorevoli istituzioni scientifiche siano promotrici di un progetto che non rispetta la tutela dell'ambiente ed i diritti dei popoli nativi rappresenta un forte motivo di preoccupazione e di sconcerto; prestigiose associazioni nazionali tra cui Acli, Arci, Legambiente, Associazione Italiana per la Wilderness, Amici della Terra, il comitato italiano per la difesa del Monte Graham, il coordinamento nazionale di sostegno per i nativi americani e le sezioni italiane di WWF, Greenpeace, Survival International hanno aderito alle campagne di protesta contro la costruzione dell'Osservatorio; numerose istituzioni scientifiche americane, tra cui il prestigioso Smithsonian Institution e l'Università di Harvard, si sono ritirate dal progetto rivolgendo i loro finanziamenti per la costruzione di telescopi in luoghi ritenuti migliori; l'Istituto Max Planck (Germania) ha annunciato l'intenzione di cercare altri siti più adatti per il suo telescopio e il suo probabile ritiro dal progetto entro il 2002; 50 astronomi di Università come Oxford, Cambridge, Edimburgh, Glasgow, Durham, Manchester, Liverpool, Sussex, eccetera e diversi membri della comunità scientifica internazionale, la «Society for Conservation Biology» e la «Scientists for the Preservation of Mt. Graham» hanno firmato un appello per la salvezza della montagna sacra chiedendo di «trovare un luogo alternativo per costruire i telescopi così che siano preservati un ambiente naturale unico al mondo e la sacralità di Mt. Graham»; la costruzione dei telescopi viola in modo evidente gli accordi internazionali sottoscritti anche dal Governo italiano nelle conferenze di Rio de Janeiro e Jakarta, laddove si auspica la tutela della biodiversità e si considerano le culture tradizionali ecocompatibili quali strumenti indispensabili per la salvaguardia dell'ambiente; la scelta di monte Graham è soprattutto legata a motivazioni economiche data la sua vicinanza alle strutture dell'Università dell'Arizona, ma esistono altri siti adatti ad ospitare il progetto, impegna il Governo: a vincolare il finanziamento del Large Binocular Telescope alla scelta di un luogo diverso da Mt. Graham, scelta da effettuarsi nel rispetto biologico dei siti e senza violare la cultura e i sentimenti religiosi delle popolazioni interessate. (1-00016) «Cento, Pecoraro Scanio, Boato, Cima, Zanella, Bandoli, Battaglia, Benvenuto, Giovanni Bianchi, Bielli, Calzolaio, Cordoni, Crisci, Titti De Simone, Didonè, Duca, Giacco, Grillini, Lucidi, Lumia, Lusetti, Mantini, Panattoni, Pasetto, Luigi Pepe, Pisapia, Rocchi, Russo Spena, Ruzzante, Sasso, Susini, Tucci, Vendola, Vernetti, La Russa».

 
Cronologia
mercoledì 12 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il presidente del Consiglio Berlusconi riferisce alla Camera posizioni e iniziative del Governo a seguito degli attacchi terroristici negli Stati Uniti e assicura che in Italia sono state messe in atto tutte le misure di sicurezza per prevenire attentati terroristici. Ribadisce il sostegno dell'Italia agli Stati Uniti.

giovedì 20 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si riunisce a Berlino, in Germania, il Consiglio europeo straordinario per analizzare la situazione internazionale dopo gli attentati negli Stati Uniti dell'11 settembre.