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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00765 presentata da POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) in data 24/09/2001

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00765 presentata da MASSIMO POLLEDRI lunedì 24 settembre 2001 nella seduta n. 035 POLLEDRI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: a Piacenza, in via Roma, 76 ha sede l'ufficio della direzione provinciale del lavoro che svolge pratiche per il Ministero del lavoro e della previdenza sociale; ad esso fanno riferimento varie associazioni sindacali quali l'Associazione Condail e la CGIL; l'Associazione sindacale Condail avrebbe rilevato delle presunte irregolarità e mancanza di trasparenza nella gestione delle pratiche di rilascio autorizzazione al lavoro da parte della direzione provinciale del lavoro di Piacenza ed in particolare: la ricevuta di presentazione delle domande non presenterebbe il numero di protocollo o il numero progressivo e pertanto, essendo il numero dei permessi contingentato, ci si espone al rischio di una gestione amministrativa arbitraria; tale evenienza è confermata dagli allegati da cui si evince che ad una domanda presentata in una determinata data si è data risposta mentre, ad una precedente, non ancora; vengono segnalati dallo stesso sindacato Condail atteggiamenti di precedenza accordate a personale dipendente della CGIL; non si conosce il numero delle autorizzazioni della provincia di Piacenza -: se la mancanza dei numeri progressivi causi l'irregolarità di tali domande; quale sia il numero globale delle autorizzazioni rilasciate nel 2000 e quelle ad oggi del 2001; quale sia il numero delle autorizzazioni per sede di provenienza; se nelle premesse non si ravvisino comportamenti omissivi o di favoreggiamento e quali provvedimenti intenda adottare. (4-00765)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 18 febbraio 2002 nell'allegato B della seduta n. 099 all'Interrogazione 4-00765 presentata da POLLEDRI Risposta. - La direzione provinciale del lavoro di Piacenza, interpellata in merito all'interrogazione indicata in oggetto, ha comunicato che tutte le ricevute di presentazione delle domande intese ad ottenere il rilascio di autorizzazioni al lavoro, riportano la data di presentazione della domanda stessa ed il numero progressivo di repertorio. Dette ricevute vengono, inoltre, contestualmente timbrate e firmate dal funzionario addetto. L'autorizzazione al lavoro viene rilasciata sia tenendo conto della data di presentazione della domanda sia con riferimento all'ambito quantitativo e qualitativo dei flussi annuali, per cui, oltre alla data, diventa determinante, ai fini della data di rilascio dell'autorizzazione, la disponibilità dei posti nelle varie tipologie. La direzione del lavoro di Piacenza ha fatto presente che non risultano pervenute, da parte degli utenti (cittadini, organizzazioni sindacali) lamentele sulla corretta gestione delle procedure se non per la limitata disponibilità. Per quanto riguarda il numero delle autorizzazioni rilasciate, distinte per paesi di provenienza dei lavoratori, si fa altresì presente che la direzione provinciale del lavoro in questione compila settimanalmente e mensilmente apposite statistiche che vengono inoltrate alla direzione regionale del lavoro di Bologna ai fini di un'ulteriore elaborazione e diffusione. Si fa presente, infine, che nell'anno 2000 sono state rilasciate 204 autorizzazioni al lavoro, mentre dal 1 o gennaio al 2 novembre 2001 le autorizzazioni rilasciate sono pari a n. 222. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Roberto Maroni.



 
Cronologia
giovedì 20 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si riunisce a Berlino, in Germania, il Consiglio europeo straordinario per analizzare la situazione internazionale dopo gli attentati negli Stati Uniti dell'11 settembre.

mercoledì 3 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A seguito degli attentati dell'11 settembre, il Consiglio atlantico riconosce, per la prima volta nella storia dell'Alleanza, l'esistenza delle condizioni per l'applicazione dell'articolo 5 del Trattato, ai sensi del quale un attacco armato contro un membro dell'Alleanza deve essere considerato come un attacco contro tutti i membri dell'Alleanza stessa.