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Interrogazione a risposta orale Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00249 presentata da GIOVANNI BELLINI mercoledì 26 settembre 2001 nella seduta n. 037 BELLINI, BUFFO, FRANCI, FLUVI, NANNICINI, PENNACCHI, INNOCENTI, VIGNI, MAGNOLFI, SUSINI, FILIPPESCHI, CHITI, BORRELLI, MICHELE VENTURA e LULLI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: recentemente le Ferrovie dello Stato hanno deciso di procedere al rinnovo di tutti i contratti d'appalto dei servizi di pulizia dei treni e degli immobili ferroviari, richiamandosi all'applicazione delle direttive europee; è stata indetta, nei primi giorni di settembre 2001, una gara pubblica d'appalto suddividendo l'assegnazione in 70 lotti, aumentando così la frammentazione delle prestazioni e senza prevedere una reale selezione qualitativa delle imprese che partecipano alla gara; l'assegnazione è fissata con la metodologia del massimo ribasso, che si traduce in una competizione basata esclusivamente sulla compressione del costo del lavoro, partendo da una base d'asta già ridotta di circa il 30 per cento rispetto al budget previsto finora; nell'immediato le aziende del settore hanno proceduto all'invio di 13.000 lettere di licenziamento a tutto il personale degli appalti, con l'avvertenza che con il 20 dicembre 2001 i rapporti di lavoro preceduti sono da considerare conclusi; solo in Toscana i lavoratori interessati sono circa 1.000; il bando di gara pubblicato per l'appalto, non tiene conto di quanto stabilito dal contratto nazionale dell'attività dell'indotto ferroviario siglato, con la mediazione del ministero del lavoro, in data 14 settembre 2000 che ha novato il precedente contratto degli appalti ferroviari introducendo una significativa riduzione dei costi, mantenendo i diritti salariali per quei lavoratori presenti prima della novazione; in particolare, non è previsto il riconoscimento di nessuna clausola sociale, siglata nel patto delle regole del settore del trasporto in data 23 dicembre 1998 da Confindustria di cui ferrovie dello stato spa ne è associata, che consenta la tutela dell'occupazione da parte della ditta subentrante, ed eviti, che il riaffidamento dei servizi abbia gravi conseguenze nel mantenimento dei posti di lavoro; in questo modo vi è il concreto rischio di dumping contrattuale che riduca l'occupazione e pregiudichi le attuali condizioni salariali e normative dei lavoratori, in contrasto anche con quanto stabilito dalla legge n. 327 del 2000 tra l'altro applicata dal Ministro Maroni con decreto del 6 settembre 2001 e pubblicata in Gazzetta ufficiale del 7 settembre 2001 delle tabelle del costo medio del lavoro, riconoscendo di fatto il contratto dell'indotto ferroviario siglato il 14 settembre 2000; le organizzazioni sindacali di categoria hanno pubblicamente lamentato come la decisione delle Ferrovie dello Stato non sia stata assolutamente concordata, nonostante fosse previsto da precedenti accordi con l'azienda, e hanno indetto una serie d'iniziative di protesta su tutto il territorio nazionale; con ogni probabilità i nuovi affidamenti non porteranno ad un miglioramento del servizio di pulizia dei treni e dei locali, ma ad un peggioramento in quanto si persegue unicamente l'obiettivo della riduzione dei costi del lavoro -: quali iniziative intenda assumere il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture per intervenire sulle Ferrovie dello Stato per integrare la procedura della gara in corso e ristabilire le normali condizioni di concertazione con i sindacati di categoria; per il riconoscimento della clausola sociale come intenda procedere al rinnovo degli affidamenti dei servizi di pulizia nel rispetto della legge n. 327 del 2000 sulla valutazione dei costi del lavoro e della sicurezza, richiamata anche dal ministro Maroni verso la dirigenza ferroviaria nella determinazione dei compensi dell'appalto, e per migliorare la qualità dei servizi di pulizia dei treni e dei locali ferroviari nell'interesse degli utenti.(3-00249)