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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00362 presentata da BELLOTTI LUCA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 24/10/2001

Interrogazione a risposta orale Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00362 presentata da LUCA BELLOTTI mercoledì 24 ottobre 2001 nella seduta n. 052 BELLOTTI e ANNA MARIA LEONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che: le poste italiane rappresentano un servizio ai cittadini indispensabile ed irrinunciabile; in una società come quella italiana nella quale la comunicazione sta diventando sempre più veloce ed immediata, assistiamo a delle situazioni in pieno contrasto con questa esigenza oramai largamente diffusa. Specie nei piccoli centri, più lontani dai paesi a maggiore densità di popolazione, sempre più spesso vengono chiusi uffici postali o ridotte drasticamente le ore di apertura degli sportelli con conseguenti pesanti difficoltà per l'utenza; una situazione di questo tipo di sta verificando e verrà attuata, a partire dal prossimo 1 o novembre, in alcune frazioni del comune di Adria ed in altre del comune di Porto Tolle, entrambi situati in provincia di Rovigo. Adria, frazioni coinvolte: Cà Emo, Fasana, Cavanella Po, Bellombra. Porto Tolle, frazioni coinvolte: Cà Zuliani, Cà Venier, Boccasette, Ivica. Inoltre per l'ufficio di Cavazzana è prevista l'apertura a giorni alterni; secondo quanto annunciato dal direttore regionale delle poste e dalla direttrice della filiale di Rovigo la riorganizzazione degli uffici sopra citati sarà così attuata: l'ufficio di Cavanella Po verrà accorpato con quello di Loreo (distanza 6 chilometri), Cà Emo si accorperà con Baricetta (distanza 4 chilometri), Cà Zuliani con Boccasette (distanza 5 chilometri), Ivica con Cà Vendramin (distanza 5,5 chilometri); le frazioni in questione sono poste nella parte estrema del territorio polesano che, per la sua conformazione geografica, è particolarmente esteso e suddiviso in numerosi centri frazionali che distano diversi chilometri dai rispettivi capoluoghi; questa situazione sta portando ad una forte protesta da parte degli utenti ed è da ritenersi socialmente grave se si considera che le zone colpite sono piccoli centri la cui popolazione è composta prevalentemente da persone anziane; queste sono costrette a defatiganti spostamenti per riscuotere la pensione o per altre operazioni attesa anche la presenza di altre opportunità come gli sportelli di istituti bancari; la difesa del territorio dell'entroterra, il mantenimento del presidio dell'uomo, con un minimo di servizi che consentano di far rimanere alle soglie della civiltà la nostra comunità, sono elementi a favore dei quali tutti ci dobbiamo adoperare e la prospettiva delle riduzioni delle prestazioni rese dall'Azienda poste italiane cagionerebbe un ulteriore impoverimento di tali frazioni, dove l'ufficio postale è rimasto l'ultimo simbolo di uno Stato sempre più lontano e di servizi che non esistono più; se la preannunciata chiusura fosse attuata, saranno minate le già scarse prospettive di sviluppo che la collettività nazionale dovrebbe invece favorire, perché realtà come la nostra, senza solidarietà, sono destinate ad un irreversibile spopolamento e degrado; queste soluzioni adottate dall'Azienda poste italiane rientrerebbero in un piano di impresa in base al quale già dal prossimo anno potrebbero essere chiusi numerosi uffici postali a partire appunto da quelli delle località periferiche -: se sia a conoscenza di questa linea di condotta delle poste italiane in base alla quale gli uffici postali periferici, siti nei centri minori e lontani dalle grandi città, come nel caso segnalato delle frazioni del Polesine, perderanno questo indispensabile servizio; quali provvedimenti intenda adottare per garantire un servizio postale efficiente nelle frazioni sopra citate e nelle altre zone del nostro Paese nelle quali la chiusura di un ufficio postale o la riduzione dell'orario di apertura degli sportelli costringe i residenti a pesanti spostamenti; se non si ritenga che i cittadini italiani residenti in località periferiche del nostro Paese, non dovrebbero essere sottoposti ad ulteriori disagi e penalizzazioni che vanno ad aggiungersi a quelle che già quotidianamente devono affrontare rispetto agli abitanti dei centri urbani maggiori; se non ritenga necessario assumere le adeguate iniziative affinché sia sospeso il provvedimento di chiusura degli uffici al fine di predisporre un serio esame della situazione degli uffici postali in Italia e trovare una soluzione definitiva alle crescenti difficoltà degli uffici periferici, rispettosa delle esigenze dei cittadini. (3-00362)





 
Cronologia
domenica 21 ottobre
  • Politica, cultura e società
    In base al censimento generale della popolazione condotto dall'Istat i residenti in Italia sono pari a 56.996.000.

giovedì 25 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 331 voti favorevoli, 237 contrari e 1 astenuto, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge AC 1654 di conversione in legge del D.L. 25 settembre 2001, n. 350, Disposizioni urgenti in vista dell'introduzione dell'euro.