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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00512 presentata da FERRO MASSIMO GIUSEPPE (FORZA ITALIA) in data 17/12/2001

Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00512 presentata da GIUSEPPE MASSIMO FERRO lunedì 17 dicembre 2001 nella seduta n. 079 FERRO, SAGLIA, ZORZATO, MILANATO, PAROLI, FRATTA PASINI, ALBERTO GIORGETTI, BRICOLO, DIDONÈ, MANINETTI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: con l'approvazione della legge obiettivo concernente «delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive» sono state poste le indispensabili premesse per dare concreto avvio al programma di modernizzazione infrastrutturale del paese. Sappiamo che la maggior parte delle opere attese riguarda il sistema della mobilità, rimasto rigidamente immobile per numerosissimi anni, a causa di scelte politiche di cui oggi annotiamo, purtroppo, le tragiche conseguenze, che lo sviluppo del sistema Italia sta pagando. Strumento importante di questo disegno è la revisione dell'aggiornamento delle disposizioni in materia di finanza di progetto recate dalla legge Merloni ter . In materia stradale ed autostradale, nessuna gara è stata, ancora lanciata ricorrendo al project financing . Nella passata legislatura sono stati rivisti gli strumenti convenzionali tra l'Ente nazionale per le strade e le società concessionarie di autostrade, sulla base di una complessa normativa di dettaglio che ha trovato puntuale definizione nella direttiva emanata dal Ministro dei lavori pubblici il 20 ottobre 1998, registrata alla Corte dei conti in data 18 dicembre 1998; per le problematiche che qui intendo richiamare e che interessano, ricordo che l'applicazione della direttiva, in sede di revisione degli strumenti convenzionali, consentiva la concessione di proroghe della durata delle concessioni, al solo fine di risolvere transattivamente il contenzioso pregresso mediante l'applicazione di criteri generali per la quantificazione del contenzioso e per la relativa trasformazione in anni di proroga del rapporto concessorio; la direttiva ha stabilito inoltre che alla scadenza del rapporto le concessioni devono essere affidate mediante gara e che il concessionario subentrante è tenuto al pagamento di un indennizzo relativamente alle poste non ammortizzate dal concessionario uscente; giova ricordare che i nuovi piani finanziari elaborati dalle concessionarie per l'avvio di opere che l'Anas ha ritenuto essere necessarie ed urgenti comportano 30.000 miliardi di investimenti (15,5 milioni di Euro) interamente a carico dei concessionari e senza oneri pubblici; molti di tali investimenti, tra i più significativi e strategici, sono richiesti da esigenze di mobilità locale e sono inseriti in accordi di programma con altri enti (fra i quali la stessa Anas in relazione alla competenza istituzionale in materia di strade statali, comuni, province, ferrovie, eccetera). Essi attivano ulteriori risorse destinate ad interventi complementari la cui realizzazione deve essere coordinata con quella delle opere principali determinando pertanto precisi impegni dei concessionari stessi; altri interventi pure strategici e fra i più cospicui comportano l'applicazione del nuovo istituto del subentro, previsto dalla direttiva che ho richiamato. Il meccanismo presenta, in sede applicativa, difficoltà difficilmente superabili nel suo aspetto finanziario, trattandosi di reperire risorse mediante indebitamento; l'applicazione dell'istituto anziché salvaguardare una rapida realizzazione degli interventi previsti dai piani finanziari, indispensabili, come dicevo sopra, per la sicurezza, per la fruibilità, per l'adduzione, appare uno strumento pieno di insidie burocratiche e normative e di rischi contrattuali, di difficilissima se non impossibile applicazione; gli attuali orientamenti governativi inoltre sono sicuramente volti a favorire un quadro normativo «finalizzato alla celere realizzazione delle infrastrutture». Appartiene a questo contesto ogni azione che, nel rispetto di princìpi e norme fondamentali nazionali e comunitarie, sia finalizzata a dare soluzione ai problemi della mobilità su gomma; la recente riorganizzazione integrale dell'Anas e delle competenze statali, il decentramento federale anche in materia stradale e la necessità di azioni che manifestino coerenza con le varie emergenze e fra queste con quella primaria della mobilità richiedono una nuova valutazione dei rapporti fra concessionari ed enti locali e fra i predetti e il Governo; ciò significa tenere conto delle esigenze di infrastrutture e mobilità nei singoli contesti e delle disponibilità dei singoli concessionari ad effettuare gli investimenti previsti senza oneri per lo Stato e per gli Enti locali, rafforzando nel contempo la competitività al livello europeo dei concessionari stessi -: se, alla luce delle complesse problematiche esposte, tenuto conto della situazione generale del paese e delle indifferibili esigenze riguardanti il settore della mobilità su gomma ed in particolare del comparto autostradale, vista la possibilità delle aziende concessionarie di effettuare, senza oneri per lo Stato, investimenti massicci già assentiti con i piani finanziari o ipotizzabili in prospettiva, nell'intento di aiutare la competitività, l'economia e l'occupazione a livello locale e nazionale, non ritenga con riferimento alle problematiche esposte, di poter adottare una linea interpretativa e di condotta che consenta la revisione dei piani finanziari e delle convenzioni in essere, maggiormente orientata verso una negoziazione con l'Ente concedente della durata delle concessioni assentite, che tenga conto delle singole specificità e delle esigenze di mobilità che il concessionario è in grado di soddisfare. (5-00512)





 
Cronologia
domenica 16 dicembre
  • Politica, cultura e società
    A Bellaria si chiude il congresso dei Comunisti italiani. Oliviero Diliberto è confermato segretario, Armando Cossutta presidente.

giovedì 20 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L' ONU approva la risoluzione n. 1386, che autorizza la missione ISAF (International Security Assistance Force), sotto comando britannico a operare nell'area di Kabul per il mantenimento di un ambiente sicuro a tutela dell'Autorità provvisoria afghana e del personale ONU presente nel Paese.