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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00200 presentata da CESARO LUIGI (FORZA ITALIA) in data 14/01/2002

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-00200 presentata da LUIGI CESARO lunedì 14 gennaio 2002 nella seduta n. 082 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: con tanta grancassa pubblicitaria fu ceduta nel 1996 una quota pari al 75 per cento della società Gesac di proprietà del comune di Napoli e della provincia di Napoli alla BAA ammantandola di efficientismo pseudoaziendalista; il regolamento n. 521/97, di attuazione dell'articolo 10, comma 13, della legge n. 537/93, ha stabilito le modalità di costituzione di società di capitale per l'affidamento delle gestioni totali aeroportuali; il citato regolamento prevede agli articoli 2, 3, 4 e 6 i requisiti che gli attuali gestori parziali, anche in regime precario, devono soddisfare per potere legittimamente aspirare alla concessione di gestione totale; in particolare, l'articolo 2 stabilisce la natura delle società di gestione e l'eventuale partecipazione dei soci pubblici; dispone espressamente in ordine alle procedure di privatizzazione cui le società interessate devono fare ricorso per la eventuale scelta del socio privato di maggioranza e per la eventuale cessione a privati di quote di maggioranza; il consiglio di amministrazione dell'ENAC, nella seduta del 26 aprile 2001, ha deliberato la sottoscrizione della convenzione di gestione totale con talune società che hanno presentato un assetto societario conforme alla prescrizioni del regolamento; e che tra esse non figura la GESAC di Napoli; gli organi della stampa nazionale hanno dato ampio risalto alle aspre dichiarazioni dei vertici della società GESAC che gestisce l'aeroporto di Napoli Capodichino e degli esponenti politici locali che hanno denunciato gli «assurdi comportamenti di ENAC che come se fosse un gioco provvede a dare in concessione la gestione totale alle società che gestiscono aeroporti di gran lunga meno importanti di Napoli...», parlando di decisioni ispirate da «motivi oscuri» e «superficialità»; l'amministratore delegato Mauro Pollio - secondo quanto riportato dai giornali si è «riservato di intraprendere, sia in sede nazionale che internazionale, tutte le iniziative giudiziarie del caso...»; risulta agli interpellanti che in data 30 luglio 2001, l'ENAC avrebbe diffuso un comunicato stampa con il quale avrebbe precisato che la GESAC non è stata a tutt'oggi esclusa dall'affidamento della gestione totale e che con l'atto di indirizzo interministeriale del 30 novembre 2000, il Ministro dei trasporti e della navigazione pro tempore avrebbe formulato le indicazioni necessarie a dare attuazione al regolamento 521/97 per l'affidamento delle gestioni totali aeroportuali, richiamando il parere espresso in merito dal Ministero dei lavori pubblici. Tale parere segnalerebbe la necessità che la privatizzazione delle quote di maggioranza deve essere imprescindibilmente avvenuta mediante confronto concorrenziale, il comunicato stampa aggiunge inoltre che la questione della privatizzazione della società di Napoli era stata sottolineata al Ministero dei trasporti dalla Direzione generale dell'ENAC; la gravità delle accuse e i toni polemici spesi contro le decisioni dell'ENAC impongono un intervento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per esprimere una valutazione conclusiva sull'operato dell'ENAC e comunque un fermo richiamo ad una fattiva collaborazione tra tutti gli operatori pubblici e privati del settore, specialmente in questo momento in cui tutte le componenti del trasporto aereo sono chiamate a partecipare efficacemente per un immediato recupero di fiducia dell'utenza; è evidentemente priva di ogni pregio giuridico l'affermazione riportata sui giornali secondo cui il provvedimento dell'ENAC sarebbe «assurdo in quanto l'aeroporto di Capodichino è stato il primo in Italia ad essere privatizzato...»; risulta avviata una indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli anche in relazione alla cessione delle quote da parte del comune e della provincia che hanno determinato la privatizzazione della società GESAC -: quali iniziative intenda adottare per evitare che le polemiche dichiarazioni della GESAC determinino un rallentamento nella definizione dei procedimenti di affidamento delle gestioni totali aeroportuali nei confronti delle società che risultano adeguate alle previsioni del regolamento n. 521/97 e per garantire, a quattro anni dalla pubblicazione del regolamento, l'attuazione della riforma che consentirà ai gestori totali di attuare le proprie strategie imprenditoriali con l'autonomia decisionale che compete a chi ha responsabilità gestionali, organizzative e di coordinamento dell'aeroporto, visto che la definizione del processo di privatizzazione darà certezza anche in ordine alla titolarità delle responsabilità di un servizio che deve assicurare prioritariamente le garanzie di sicurezza che presidiano, secondo la normativa nazionale ed internazionale di riferimento, il trasporto aereo; quale sia, salva restando ogni decisione della Procura della Repubblica, la valutazione definitiva di entrambi i Ministri interpellati sulla conformità alle previsioni di legge richiamate dall'articolo 2 del regolamento n. 521/97, del procedimento seguito per la privatizzazione della GESAC, sia per quanto riguarda il ricorso allo strumento della trattativa diretta, sia in particolare per quanto riguarda le fasi della scelta del socio privato. Ciò consentirebbe di porre fine alle attuali perplessità sulla correttezza delle procedure seguite, restituendo certezza di riferimenti a tutti i soggetti interessati alla questione; quali siano i risvolti economici che tale esclusione comporta; se non si ritenga che la cessione di quote da parte del comune e della provincia di Napoli priva di evidenza pubblica comparativa abbia comportato un danno secco di centinaia di miliardi per i poveri contribuenti di Napoli e della provincia di Napoli. (2-00200) «Cesaro, Paolo Russo, Bocchino, Cola, Nespoli, Nicotra, Elio Vito, Ciro Alfano, Gioacchino Alfano, Antonio Barbieri, Borriello, Cicala, Cosentino, Dell'Anna, Di Luca, Falanga, Floresta, Iannuccilli, Lezza, Lupi, Maione, Osvaldo Napoli, Oricchio, Mario Pepe, Perrotta, Ricciotti, Santulli, Sanza, Sardelli, Stradella, Testoni».

 
Cronologia
domenica 6 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro degli esteri Ruggiero si dimette per divergenze con le critiche espresse dai ministri Bossi, Martino e Tremonti all'euro. Il Presidente del Consiglio Berlusconi, dopo aver tentato una mediazione, assume l'interim del dicastero.