Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01832 presentata da REALACCI ERMETE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 21/01/2002
Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01832 presentata da ERMETE REALACCI lunedì 21 gennaio 2002 nella seduta n. 083 REALACCI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: l'Istituto nazionale della previdenza sociale, in qualità di proprietario di n. 5 stabilimenti termali ubicati nel territorio dei comuni di Battaglia Terme, Bertinoro, Salsomaggiore Terme, San Giuliano Terme e Viterbo, ha gestito direttamente gli stessi ininterrottamente per circa 60 anni, procedendo alla loro chiusura unilaterale nell'aprile del 1992; tale chiusura fu decisa dall'allora commissario straordinario Mario Colombo, resosi finalmente conto dei gravissimi sperperi di denaro pubblico che facevano ascendere il costo delle prestazioni fornite agli assicurati dell'istituto a ben 12 volte quello sostenuto presso le strutture private in convenzione; la chiusura di detti stabilimenti determinò gravi contraccolpi sulle economie territoriali sia per quanto concerne l'occupazione che gli stabilimenti erano in grado di garantire, che per l'economia dell'indotto; le richieste degli Enti locali interessati indussero l'INPS ad effettuare un bando ad evidenza pubblica, a seguito del quale quattro stabilimenti vennero affidati in gestione a società private o privato-pubbliche, con l'esclusione di Viterbo che non fu mai assegnato e che è tuttora chiuso; l'INPS definì comodato d'uso l'affidamento degli stabilimenti, che in realtà prevedeva un corrispettivo pari al 10 per cento dei fatturati lordi realizzati dalle società di gestione, avendo preteso l'INPS un progetto di ristrutturazione per l'obsolescenza delle strutture; mentre lo stabilimento di Battaglia Terme venne restituito dalla Società affidataria dopo appena un anno per l'eccessiva onerosità del rapporto, gli stabilimenti di Bertinoro, Salsomaggiore e San Giuliano Terme furono riportati alla piena attività in tal modo raggiungendo lo scopo per il quale erano stati affidati; tale risultato fu raggiunto grazie ai rilevanti investimenti effettuati sulle strutture dalle società affidatarie sia per la prospettiva strategica che le stesse si erano date; con una discutibile interpretazione della legge n. 412 del 1991, articolo 15, l'INPS in data 1 o luglio 1999 costituì la Ge.T.I. Spa, interamente posseduta, conferendo ad essa l'usufrutto novennale degli stabilimenti e con il compito di procedere nuovamente alla gestione diretta nonostante le esperienze del passato; nel consiglio di amministrazione della Ge.T.I. furono nominati ben tre consiglieri di amministrazione dell'INPS, uno dei quali con funzioni di presidente, nonostante la direttiva del Ministero del lavoro che vietava tale ipotesi; la Ge.T.I. Spa rivendicò la gestione diretta degli stabilimenti, ma non disponendo né di risorse economiche per le pesanti ristrutturazioni ed adeguamenti, né del necessario know-how , si vide costretta a stipulare un contratto fino al 31 dicembre 2000 con le società affidatarie, pretendendo dalle stesse un corrispettivo complessivo di lire 1.600.000.000 + IVA; le stesse società, fortemente penalizzate dall'entità del corrispettivo preteso, non riuscirono a fare alcun investimento e per giunta redigendo bilanci di esercizio insoddisfacenti anche per l'insufficiente entità delle tariffe convenzionate; in data 24 ottobre 2000 è stata promulgata la legge 323 del 2000 che, all'articolo 5, comma 4, stabilisce che «al fine di rilanciarne e svilupparne l'attività, gli stabilimenti termali di proprietà dell'INPS sono trasferiti ai sensi dell'articolo 22 della legge 15 marzo 1997 n. 59 e successive modificazioni»; tale legge, approvata all'unanimità dal Parlamento, intende con tale articolo ripristinare quanto già previsto dall'articolo 36 della legge 833 del 1978, che, rimasta inattuata, vide l'INPS riacquisire il patrimonio già oggetto di trasferimento ai sensi dell'articolo 15 della legge 412 del 1991; i comuni e le regioni, sedi degli stabilimenti termali, hanno per intero adempiuto alla prescritta redazione dei piani di rilancio, senza alcun onere aggiuntivo a carico del bilancio dello Stato, che il Ministero dell'economia e delle finanze, ha provveduto a verificare accertandone la validità ed emanando, di concerto con il Ministro del lavoro, i decreti di trasferimento agli enti locali a titolo gratuito della piena proprietà degli stessi e di ogni relativa pertinenza; gli enti locali rivendicano pertanto lo scioglimento della Ge.T.I. Spa da parte dell'INPS, in quanto tale società non ha mai svolto alcuna attività, salvo percepire dalle società affidatarie lire 1.600.000.000 per l'anno 2000 e lire 1.400.000.000 per il 2001 e costituisce inoltre oggettivo impedimento all'immediato trasferimento dei beni con conseguenze gravissime sull'occupazione, sull'economia dei territori, nonché per l'immediata attuazione dei Piani di Rilancio previsti -: se, nonostante le direttive del Ministro del lavoro che vietava la partecipazione di membri del consiglio di amministrazione dell'INPS, si possa considerare corretta la decisione dello stesso Istituto di nominare tre dei suoi membri nel consiglio di amministrazione della Ge.T.I. Spa, uno dei quali con funzione di Presidente nella persona dell'avvocato Emiliano Amato; quanto denaro abbia percepito la Ge.T.I. Spa dall'INPS, dalle società affidatarie, come lo stesso sia stato utilizzato, e se l'INPS abbia tratto vantaggi economici da tale società; quale attività la stessa società abbia espletato dalla sua costituzione ad oggi, se abbia affidato e a chi e con quale costo incarichi di consulenza e l'entità degli eventuali emolumenti corrisposti ai consiglieri e per l'espletamento di quali incarichi; se corrisponda al vero che la Ge.T.I. Spa ha affidato allo Studio Gallo & C. di Milano l'incarico per una consulenza per la redazione di un piano di rilancio dei 5 stabilimenti per un importo di oltre 100 milioni di lire; se corrisponda al vero che il consiglio di amministrazione della Ge.T.I. Spa si è riunito al di fuori della sede sociale corrispondendo rimborsi spese ai consiglieri ed ai sindaci senza che l'esigenza di tali riunioni fuori sede fosse necessitata da alcun motivo; se corrisponda al vero che la Ge.T.I. Spa, pur non svolgendo di fatto alcuna attività operativa, abbia organizzato un ufficio con distacco del personale dell'istituto; quali siano i motivi che ostano all'immediato scioglimento da parte dell'INPS di tale società; se il magistrato della Corte dei conti presente presso l'Istituto abbia sollevato questioni di regolarità rispetto alle iniziative poste in essere sia dal consiglio di amministrazione dell'Istituto che dalla Ge.T.I.; se risponda al vero che la procura della Corte dei conti ha avviato un'indagine sull'intera questione; se nelle proprie relazioni la Corte dei conti abbia mai sollevato obiezioni e rilievi e di quale natura; quali iniziative le intendano adottare, qualora le gravi questioni segnalate risultassero effettivamente accadute, per porre rimedio alle situazioni di illegittimità e, al tempo stesso, far recuperare all'istituto le somme impropriamente ed indebitamente spese dalla Ge.T.I. Spa.(4-01832)