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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00221 presentata da INTINI UGO (MISTO-SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI) in data 23/01/2002

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-00221 presentata da UGO INTINI mercoledì 23 gennaio 2002 nella seduta n. 085 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: la situazione in medio oriente sta precipitando di ora in ora con il rischio, sempre più concreto, che non esista più una via di ritorno e che la violenza diventi l'unico strumento di dialogo tra palestinesi e israeliani; la recente occupazione militare di Tulkarem e l'entrata dei carri armati, avvenuta il 22 gennaio 2002, nella periferia di Nablus rappresentano un' escalation militare che rischia di far piombare tutta l'area del medio oriente in una spirale di odio e di guerra; l'assedio nella sua residenza a Ramallah del Presidente dell'Anp, Yasser Arafat, la distruzione della sede dell'emittente radio televisiva palestinese e l'occupazione militare di intere città, in aperta violazione degli accordi di Oslo, rappresentano una logica aberrante che rischia solamente di chiudere per sempre la via al dialogo, unica strada possibile per sperare in una pace duratura in un'area del mondo che, da troppi anni, vede solo ingiustizie e morti; è notizia dell'ultima ora che l'organizzazione integralista islamica «Hamas», dopo i fatti accaduti a Nablus, con la morte di alcuni suoi militanti, ha dichiarato la fine immediata della tregua che, fino ad oggi su richiesta di Arafat, aveva rispettato e ciò può solo far presagire nuovi attacchi suicidi e nuove violenze; lo stesso ministro degli affari esteri egiziano, Ahmed Maher, ha rivolto un monito a Israele affinchè levi il suo assedio ad Arafat e non tenti di impedire al Presidente palestinese di partecipare al vertice arabo in programma, a marzo, a Beirut, ricordando al Governo israeliano che se Arafat, dovesse scomparire dalla scena, l'intera area «entrerà in ebollizione» con i risultati che tutti possiamo immaginare; in ultimo, ma non per importanza, va ricordata la forte critica che il Segretario generale dell'ONU, Kofi Annan, ha pronunciato nei confronti del Governo di Israele dopo l'occupazione di Tulkarem e la distribuzione della radio televisione palestinese che è stata costruita, tra l'altro, con i fondi dell'Unione europea-: se non ritengano urgente e necessaria un'iniziativa politico diplomatica del Governo italiano, in collaborazione con i capi di Governo europei, affinchè, facendo valere il peso dell'Europa in termini politici ed economici, si convincano le parti a riavviare il dialogo, ripristinando immediatamente la libertà di movimento per il Presidente del popolo palestinese, Yasser Arafat, così come lo stesso ha richiesto alla comunità internazionale; se non ritengano che la ripresa immediata del dialogo tra le parti e l'invio di osservatori internazionali nei territori palestinesi occupati siano due elementi essenziali, non solo per ridare pace a questa area tormentata del mondo, ma anche per dare un duro colpo al terrorismo che, troppo spesso, ha usato la causa della Palestina per dare credibilità alle proprie azioni e che, di conseguenza, forte debba essere l'impegno, in questo senso, di chi ritiene fondamentale colpire non solo i terroristi ma anche le cause che determinano questo fenomeno. (2-00221) «Intini, Boselli, Buemi, Albertini, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Pappaterra, Villetti, Cento, Lion, Cima, Zanella, Collè, Frigato, Meduri, Damiani, Tanoni, Mosella, Lettieri, Fanfani, Carra, Brugger, Carbonella, Zeller, Detomas, Loiero, Monaco, Calzolaio, Benvenuto, Rizzo, Siniscalchi, Innocenti, Mancini, Milioto, Bonito, Pecoraro Scanio, Boato, Craxi».





 
Cronologia
domenica 6 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro degli esteri Ruggiero si dimette per divergenze con le critiche espresse dai ministri Bossi, Martino e Tremonti all'euro. Il Presidente del Consiglio Berlusconi, dopo aver tentato una mediazione, assume l'interim del dicastero.

giovedì 21 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Dopo il rifiuto del Governo di stralciare la riforma dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalla più generale riforma del mercato del lavoro i sindacati si dividono: la CGIL si dichiara indisponibile a proseguire le trattative.