Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00226 presentata da STRADIOTTO MARCO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 29/01/2002

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-00226 presentata da MARCO STRADIOTTO martedì 29 gennaio 2002 nella seduta n. 088 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: la Legge Finanziaria 2002 sta creando numerose difficoltà agli Enti locali, in particolare per quanto riguarda il rispetto del patto di stabilità interno per province e comuni. Molti Comuni in questi giorni stanno predisponendo i bilanci di previsione e in numerosi casi si riscontrano gravi difficoltà nell'adeguamento ai vincoli previsti dai commi 2 e 4 dell'articolo 24; diversamente dalle precedenti leggi finanziarie che imponevano dei vincoli sul saldo fra entrate e spese correnti e sul saldo di cassa, per il 2002 la legge finanziaria oltre a definire che il tetto del disavanzo non sia superiore a quello del 2000 aumentato del 2,5% (articolo 24, comma 1), prevede che il complesso delle spese correnti, al netto degli interessi passivi e di quelle finanziate da programmi comunitari, non possa superare l'ammontare degli impegni assunti a tale titolo nell'anno 2000 aumentato del 6% (articolo 24, comma 2); la ridefinizione delle modalità di calcolo del saldo programmatico che impone ai municipi un tetto di crescita alle spese correnti del 2002 pari al 6% delle uscite del 2000 (e non a quelle del 2001) è impresa pressoché impossibile e anche ingiusta in quanto i parametri relativi alla spesa corrente non sono programmabili e in alcuni casi incidono anche i pagamenti relativi ai residui degli anni precedenti; ciò mette in grossa difficoltà i Comuni e penalizza soprattutto quelli che hanno avuto maggiori entrate proprie e che nel corso del 2001 e 2002 hanno istituito nuovi servizi e operato nuove assunzioni, nel pieno rispetto delle norme in vigore al momento in cui queste scelte sono state fatte; i Comuni che devono onorare i contratti di lavoro o di servizio sono pertanto impossibilitati a rispettare i vincoli previsti, tenendo anche conto che molti Comuni già nel 2000 hanno «esternalizzato» il servizio di raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani, affidando il servizio ad aziende esterne e sostituendo la tassa rifiuti soldi urbani (Tarsu) con la tariffa di igiene ambientale (Tia) e proprio questi Comuni sono quelli che oggi hanno più difficoltà, proprio perché non hanno più nulla da «esternalizzare»; alcuni Sindaci, pur rispettando i vincoli previsti dai commi 1 e 2 dall'articolo 24, prevedono di sforare rispetto al 2000 del 10-15% sul parametro dei pagamenti e sono preoccupati per le conseguenze inedite previste; qualora l'ente non rispetti i limiti anzidetti si prevede infatti una penalizzazione sull'importo dei trasferimenti per l'anno successivo, pari alla differenza tra gli obiettivi derivanti per lo stesso ente dall'osservanza dei vincoli imposti e i risultati conseguiti (comma 9 dell'articolo 24); il comma 2 dell'articolo 24 della legge finanziaria sconvolge quel principio di autonomia anche tributaria che consente ad ogni ente locale di decidere e programmare gli interventi di spesa anche attraverso un'autonoma imposizione tributaria che non va ad incidere sul disavanzo pubblico generale; l'articolo 24 della legge finanziaria è in contrasto con l'avvenuta riforma costituzionale di modifica del Titolo V della Costituzione; il rischio è che misure così restrittive finiscano per penalizzare l'ente locale più vicino ai cittadini il quale subisce le scelte effettuate a livelli più alti e che il taglio dei trasferimenti statali metta fortemente in crisi i bilanci comunali, danneggiando anche quelle amministrazioni comunali che, spendendo maggiormente risorse proprie, hanno aumentato e migliorato i servizi ai cittadini -: come valuti il Governo tali situazioni e se non ritenga di dover intervenire urgentemente e in tempo utile (il termine per la chiusura dei bilanci revisionali 2002 è fissata per il 28 febbraio 2002) per superare la situazione descritta che rischia di mettere in ginocchio numerose amministrazioni comunali. (2-00226) «Stradiotto, Lusetti, Fioroni, Annunziata, Banti, Bressa, Burtone, Cardinale, Ciani, Colasio, De Franciscis, Delbono, Fistarol, Franceschini, Gentiloni Silveri, Iannuzzi, Letta, Santino Adamo Loddo, Mantini, Marcora, Mattarella, Mazzuca Poggiolini, Merlo, Micheli, Milana, Molinari, Morgando, Ostillio, Pistelli, Reduzzi, Ruggieri, Ruta, Santagata, Squeglia, Tuccillo, Carra, Fanfani, Frigato, Giachetti, Lettieri, Meduri, Mosella, Realacci, Tanoni».





 
Cronologia
domenica 6 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro degli esteri Ruggiero si dimette per divergenze con le critiche espresse dai ministri Bossi, Martino e Tremonti all'euro. Il Presidente del Consiglio Berlusconi, dopo aver tentato una mediazione, assume l'interim del dicastero.

giovedì 21 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Dopo il rifiuto del Governo di stralciare la riforma dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalla più generale riforma del mercato del lavoro i sindacati si dividono: la CGIL si dichiara indisponibile a proseguire le trattative.