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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00636 presentata da RAVA LINO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 14/02/2002

Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00636 presentata da LINO RAVA giovedì 14 febbraio 2002 nella seduta n. 098 RAVA, ROSSIELLO, SEDIOLI, PREDA, BORRELLI, NANNICINI, FRANCI, SANDI, OLIVERIO e STRAMACCIONI. - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che: la tutela della sicurezza dei generi alimentari in generale rientra nei compiti dello Stato che deve preoccuparsi di proteggere la salute dei suoi cittadini contrastando le frodi alimentari, le contraffazioni, le adulterazioni e quant'altro, e finanziariamente è coperta dalla fiscalità generale; allo scopo lo Stato conta sull'apporto professionale di veterinari, di laboratori di controllo e di Forze di Polizia, cioè su un coacervo di mezzi, strutture e uomini che gli interroganti non ritengono che il Ministro interrogato pensi di accrescere fidando sulle entrate finanziarie dei tickets; se si accettasse la logica del ticket sulla carne bovina si creerebbe il precedente per cui si dovrebbe parimenti applicare il ticket sulle carni di pollo, di suino, ma, generalizzando, su qualsiasi altro prodotto alimentare che pure potrebbe essere soggetto a metodi di produzione non corretti; il pagamento di ticket non può essere di per sé garanzia di qualità. Nulla vieta infatti che esso possa risolversi in una forma mascherata di aumento dei prezzi senza alcuna ricaduta positiva per il consumatore. Del resto è il mercato che valorizza la qualità. Saranno quindi gli operatori, dai produttori ai trasformatori ai venditori, che valuteranno come organizzare la filiera della carne ed i relativi costi da scaricare sui prezzi al consumo, con l'attenzione di non buttarla fuori mercato, ma di mantenerla appetibile per i consumatori; l'emergenza BSE ha annullato il mercato delle farine animali come integratori di mangimi. Ma la loro produzione continua al ritmo di circa 400.000 tonnellate l'anno, di cui, statisticamente, il 20 per cento circa è a rischio. Se non si provvede alla loro distruzione esse possono rappresentare un pericolo molto alto per la sicurezza della produzione della carne bovina, ma anche di altre carni, dal momento che non si riesce a controllarne la destinazione e potrebbero illecitamente tornare ad essere usate nell'alimentazione animale; è preoccupante la sottovalutazione della necessità di rimuovere il vero pericolo di inquinamento di tutta la filiera della carne costituito dalle farine animali. Già la legge finanziaria 2002 ha trascurato questo problema. Ma anche il decreto-legge n. 4 del 25 gennaio 2002 destina ad esso risorse finanziarie del tutto inadeguate, ed addirittura dal 1 o maggio pone l'onere dello stoccaggio delle farine a carico dei conferenti. Come pensa il Ministro di controllarne le movimentazioni non è dato sapere -: se non ritenga iniquo addebitare i costi per garantire la sicurezza alimentare ai soli consumatori; quali provvedimenti intenda assumere per rendere più efficiente ed efficace l'insieme dei controlli sulla filiera della carne; se, infine, il ticket indicativo nella misura di 5 centesimi di euro per chilo di carne s'intenda applicabile al prodotto al consumo oppure ad ogni suo passaggio nella filiera. (5-00636)