Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00897 presentata da TRANTINO ENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 08/05/2002
Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00897 presentata da ENZO TRANTINO mercoledì 8 maggio 2002 nella seduta n. 140 TRANTINO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: l'Asils rappresenta circa 35 scuole private diffuse su tutto il territorio nazionale, la maggior parte delle quali riconosciute dal Ministero dell'istruzione, università e ricerca, la cui funzione contribuisce in maniera determinante alla promozione e alla diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, offrendo ai fruitori dei corsi di lingua italiana in Italia la possibilità di godere della ricchezza culturale, monumentale e paesaggistica dell'intero Paese in una cornice di studio e di approfondimento; i suddetti Istituti si trovano in una situazione di generale incertezza riguardo ai parametri richiesti per il rilascio dei visti per motivi di studio da parte delle nostre autorità consolari e d'Ambasciata in quanto una circolare del Ministero degli Affari Esteri per il rilascio suddetto esige: a) buona conoscenza della lingua italiana; b) limitazione del visto a 4 mesi; c) richiesta del visto per motivi di studio anche per soggiorni inferiori ai 3 mesi; d) apertura di un conto corrente bancario in Italia come garanzia economica; risulta evidente l'incoerenza della richiesta con l'oggetto dello studio (apprendimento della lingua italiana a partire dai livelli principiante assoluto ed elementare), inoltre non è previsto nessun criterio oggettivo ed accademicamente riconosciuto per la definizione di «buona conoscenza della lingua italiana», conditio sine qua non per l'ottenimento del visto per motivi di studio; se si intende bloccare l'immigrazione clandestina, si fa presente che la maggior parte degli studenti delle scuole di italiano che richiedono il visto per motivi di studio, proviene da paesi particolarmente ricchi (Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia) ed in genere si tratta di adulti, professionisti, benestanti, apportatori di valuta pregiata e amanti della nostra cultura, e grandi consumatori, anche nel loro paese, del prodotto Italia, contribuendo notevolmente ai processi di fidelizzazione verso il nostro Paese; se si vuole favorire gli istituti italiani di cultura e le «società Dante Alighieri» all'estero, è noto che il numero dei sopraddetti istituti è talmente esiguo da non permettere a nessun cittadino straniero non residente in una città sede di un istituto italiano di cultura di poter seguire un corso di italiano, inoltre si potrebbero ravvisare gli estremi per concorrenza sleale e comportamenti lesivi della libertà di impresa; la limitazione del visto ad un massimo di 4 mesi, è un tempo predefinito in maniera arbitraria, senza nessun presupposto di ordine normativo, ed è altresì inspiegabile anche il tempo di un solo mese superiore alla possibilità di permanenza concessa con il visto per turismo, inoltre l'obbligo del visto per motivi di studio, anche per soggiorni inferiori ai 3 mesi per chi proviene da paesi che non fanno parte dell'elenco dei paesi summenzionati soggetti ad obbligo di visto, sembra avere un carattere discriminatorio rispetto a chi, titolare di un visto per turismo, (al di sotto dei 3 mesi è possibile venire a studiare con visto per turismo in ottemperanza a tutti i requisiti previsti dalla legge) ha la possibilità di muoversi liberamente sul territorio nazionale, fare acquisti, visitare musei, ma non può frequentare un corso di italiano durante il periodo della sua permanenza «da turista» in Italia, e, infine, quando il visto per motivi di studio (superiore ai 3 mesi) non è rilasciato, è necessario motivare, per iscritto, le ragioni del rifiuto, come richiesto dalla legge; la richiesta apertura di un conto corrente bancario in Italia, come garanzia economica, è estremamente difficile per chi si trova all'estero, fra l'altro i cittadini fruitori dei corsi usano viaggiare utilizzando la carta di credito per tutti i loro pagamenti, a tal proposito si può suggerire, nei casi di rilascio di visto per motivi di studio, per un periodo superiore ai 3 mesi, l'esibizione di una lettera di garanzia emessa dalla banca titolare della carta di credito, fra la documentazione richiesta per il rilascio del visto; le scuole di italiano come seconda lingua soffrono di questi contrasti normativi e amministrativi, e si sentono ingiustamente discriminate per la vacatio legis sulla materia, pur svolgendo una fondamentale opera per la diffusione e la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo; se non ritenga necessario ed opportuno intervenire per adottare i seguenti suggeriti provvedimenti: a) una maggiore responsabilizzazione delle scuole riconosciute, in termini di responsabilità civile del gestori/direttori che omettano la segnalazione alle Autorità competenti della mancata frequenza per più di 48 ore di uno studente al quale è stato concesso il visto per motivi di studio; b) informare puntualmente in forma scritta e plurilingue dell'obbligo di recarsi presso la Questura per l'ottenimento del necessario permesso di soggiorno; c) la creazione di un albo delle scuole autorizzate e riconosciute dal Ministero degli affari esteri e diffuso alle Ambasciate, ai Consolati e agli istituti italiani di Cultura; d) l'elaborazione congiunta dei requisiti per ottenere l'autorizzazione/riconoscimento delle scuole; e) la creazione di un apposito ufficio all'interno della Direzione Generale per la promozione e la cooperazione culturale del Mae, d'intesa con il Ministero della pubblica istruzione e il Ministero per i beni culturali, al fine di creare una sinergia d'intenti e di azione per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo; f) l'inserimento nella Commissione Nazionale per la promozione della cultura italiana all'estero, di un rappresentante dell'Associazione delle Scuole di italiano come lingua seconda (Asils).(5-00897)