Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00522 presentata da CIMA LAURA (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 30/10/2002

Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00522 presentata da LAURA CIMA mercoledì 30 ottobre 2002 nella seduta n. 214 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: mercoledì 23 ottobre 2002 un gruppo di uomini armati, riconducibili alle fazioni ribelli cecene, fanno irruzione nel teatro Dubrovka, alla periferia di Mosca, prendendo in ostaggio circa 800 persone; il gruppo di terroristi, chiede che le truppe russe pongano fine alla guerra entro una settimana e che cessino tutte le ostilità in Cecenia minacciando di far saltare il teatro se le loro richieste non verranno accolte, e dichiarandosi disposti anche a morire pur di ottenere la fine della guerra; la televisione araba Al Jazira mostra un video che ritrae i componenti del commando ceceno, fra cui cinque donne vedove cecene kamikaze con il volto coperto, ognuna di loro con indosso cinture di esplosivo; il presidente Putin accusa apertamente il presidente indipendentista ceceno Aslan Maskhadov di essere il mandante dell'attacco e dichiara che si tratta di «un'azione pianificata col contributo di centri internazionali del terrorismo», dicendosi pronto a «qualsiasi contatto per salvare la vita agli ostaggi»; il presidente Maskhadov, che fino ad oggi rappresentava per la Russia l'unico possibile interlocutore, condanna l'azione del commando e si dice convinto che l'operazione sia stata organizzata da coloro che non vogliono la pace in Cecenia; opinione vicina a quella di Brzezinski, ex consigliere alla sicurezza nazionale Usa e autore di un piano per la Cecenia sostenuto dalla Casa Bianca ma respinto dal Cremlino, che prevedeva la rinuncia dell'indipendenza in cambio di una larga autonomia e un ruolo centrale per Mashadov, che suggerisce l'ipotesi che l'operazione sia stata organizzata dai ceceni in combutta con chi «nelle strutture del potere russo» non vuole la pace; la situazione in Cecenia rischia di essere paragonata, per il trattamento subito dalla sua popolazione, a quella dei curdi nell'Iraq settentrionale per i quali Saddam Hussein è colpevole di crimini contro l'umanità; l'assalto al teatro Dubovka ha fatto riaccendere i riflettori su un conflitto dimenticato, quello in atto da oltre otto anni in Cecenia, ma che ha origini molto più remote e che è probabilmente dovuto all'accanita resistenza cecena alla colonizzazione da parte della Russia, interessata a quella regione per la presenza di petrolio, ma soprattutto a sedare il contagio indipendentista che potrebbe allargarsi a tutto il Caucaso; dal 1994 il conflitto ha causato decine di migliaia di morti, ha portato all'esodo di oltre 200 mila profughi, e ha azzerato completamente la sua economia; nelle ore che seguono l'attacco dei terroristi vengono rilasciati a più riprese circa 170 ostaggi e alcuni riescono a fuggire; il capo del commando Movsar Barayev si dichiara estraneo al terrorismo internazionale e comunica che gli ostaggi saranno uccisi a partire dalle sei di sabato mattina; i parenti degli ostaggi inviano una petizione a Putin pregandolo di non ordinare l'assalto al teatro, e un centinaio di loro manifesta sulla Piazza Rossa in favore della pace in Cecenia; sabato verso le 2.00 di notte si sente una violenta esplosione seguita da una sparatoria; dopo circa un'ora si avvertono altre due esplosioni e i soldati hanno fatto irruzione nel teatro; alle 5.00 le autorità comunicano che con un blitz le forze di sicurezza hanno liberato tutti gli ostaggi; la versione ufficiale dice che le forze speciali russe sarebbero intervenute perché il commando di terroristi aveva iniziato a giustiziare gli ostaggi in anticipo sull'ultimatum dato precedentemente; le teste di cuoio, per neutralizzare i sequestratori prima dell'intervento armato, avrebbero usato gas speciali passati attraverso il sistema di ventilazione di cui fino ad oggi il Governo russo non ha reso nota la natura; dalle dichiarazioni ufficiali e dai video resi pubblici, i terroristi sarebbero stati tutti uccisi dal gas o in seguito a scontri a fuoco, anche se sulle modalità verte il più profondo silenzio e nonostante si continui a cercare tra i ricoverati qualche cellula terrorista scappata al blitz; anche sulla morte delle donne kamikaze rimane il mistero di come tutte non abbiano avuto il tempo di azionare almeno un esplosivo, e soprattutto se siano state giustiziate dopo essersi addormentate dal gas, in questo caso sarebbe palese la violazione dei diritti umani; 118 ostaggi morti durante e dopo l'intervento delle forze speciali, ad eccezione di uno colpito con arma da fuoco, circa 405 ricoverati in ospedale, 46 persone in fin di vita, questi gli effetti del gas micidiale del quale non è stato detto il composto neanche ai medici che li hanno soccorsi; secondo esperti americani, la decisione russa di impiegare potenti agenti chimici per mettere fine al sequestro, dimostra che i ricercatori russi siano andati molto più avanti degli americani e di altre nazioni, nella ricerca nel campo dei gas nervini, poiché l'adesione alla Convenzione sulle armi chimiche nel 1997 ha determinato la fine della ricerca in questo campo; questo è un macigno che pesa sulla decisione presa dai Presidente Putin, che insieme ai messaggi di complimenti, stima, solidarietà e cordoglio per le vittime, ha ricevuto dai governi e dalle istituzioni internazionali avvertimenti e invito al dialogo con la Cecenia; per mettersi al sicuro da critiche più aspre, il Servizio di sicurezza federale russo ha reso noto all'agenzia Novosti, che il blitz è stato deciso con la consulenza di esperti antiterrorismo di trenta servizi segreti stranieri, tra i quali figura anche l'Italia, e di aver chiesto a loro un parere su come affrontare l'emergenza; purtroppo, ci si è preoccupati poco degli interventi da attuare subito dopo l'irruzione, la mancanza di ambulanze e il conseguente uso improprio di autobus, l'insufficienza di sieri anti-gas e di personale medico in grado di effettuare interventi respiratori, ha determinato il ritardo degli aiuti agli ostaggi, molti dei quali sono morti per soffocamento; se corrispondesse a verità la dichiarazione del Servizio di sicurezza federale russo, quale sia stata la posizione del Governo italiano, quale sia stato il suo contributo tecnico-scientifico e in che modo ha offerto la sua collaborazione; se in seguito alle notizie frammentarie rese note dal Governo russo, il Governo abbia richiesto per via diplomatica maggiori dettagli circa la natura del gas usato, l'esatta procedura dell'irruzione all'interno del teatro Dubrovka e il modo con il quale sono stati uccisi tutti i terroristi ceceni. (2-00522) «Cima, Zanella, Cento».

 
Cronologia
sabato 19 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Con un secondo referendum, gli irlandesi si pronunciano a favore del Trattato di Nizza.

mercoledì 30 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge: Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro (AC 3193), che sarà approvato dal Senato il 5 febbraio 2003 (legge 14 febbraio 2003, n. 30).

giovedì 31 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Un terremoto colpisce il Molise. A San Giuliano di Puglia nel crollo di una scuola perdono la vita 27 bambini e una maestra.