Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00560 presentata da BIANCO GERARDO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 27/11/2002
Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00560 presentata da GERARDO BIANCO mercoledì 27 novembre 2002 nella seduta n. 230 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per la funzione pubblica, per sapere - premesso che: a seguito del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 attuativo della legge del 15 marzo 1997, n. 59 Bassanini 1, è stata introdotta la facoltà per il Governo di procedere alla nomina di alti dirigenti della pubblica amministrazione e che la legge del 15 luglio 2002, n. 145, recante «Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'interazione fra pubblico e privato» (d'ora in poi «legge») e la connessa circolare interpretativa del Dipartimento della funzione pubblica del 31 luglio 2002, recante «Modalità applicative della legge sul riordino della dirigenza pubblica», hanno ulteriormente ampliato queste possibilità» -: il numero dei dirigenti della pubblica amministrazione preposti ad ufficio dirigenziale di livello generale che non sono stati confermati nell'incarico che svolgevano precedentemente; in base a quali criteri tali dirigenti non sono stati confermati nelle posizioni originarie; a quanti dirigenti è stato conferito un altro incarico ai sensi dell'articolo 3, comma 7, quinto periodo della legge, e a quanti dirigenti è stato conferito un incarico di studio, ai sensi dell'articolo 3, comma 7, sesto periodo della medesima legge; in base a quale valutazione è stato stabilito il mancato possesso delle «idonee qualità professionali», quale presupposto per la non riconferma; quanti dirigenti di seconda fascia siano stati costretti alla rotazione prevista dall'articolo 7, comma 3, terzo periodo della legge, ed in base a quali criteri; quale sarà la sorte del dirigente non confermato a cui sia stato attribuito l'incarico di studio, della durata massima di un anno, allo scadere dello stesso; in particolare si chiede a quanti dirigenti esterni siano stati conferiti incarichi e di quali competenze tecnico-professionali se essi siano in possesso e quali siano i percorsi formativi sostenuti; a quanti dirigenti di seconda fascia è stato conferito un incarico di ufficio generale ed in base a quali criteri; quale sia la sorte del dirigente che non abbia raggiunto l'accordo sulla parte retributiva e, in generale, quale sarà la sorte dei dirigenti ai quali non verrà conferito un incarico, attesa l'abrogazione del ruolo unico delle amministrazioni dello Stato che prevedeva un meccanismo di messa a disposizione degli stessi dirigenti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri nell'attesa di una nuova collocazione presso altre amministrazioni del ruolo unico; se il numero dei dirigenti dello Stato sia diminuito a seguito delle riforme di cui alla legge n. 59 del 1997 e, in particolare, a seguito del decentramento di funzioni dello Stato alle regioni ed agli enti locali nonché a seguito dei processi di privatizzazione e se, contestualmente siano state coerentemente incrementate le competenze, i poteri, l'autonomia e le responsabilità degli stessi dirigenti; come si intenda coprire, agli effetti finanziari, l'aggravio economico derivante dai nuovi incarichi dirigenziali allo scadere dell'anno di studio dei dirigenti collocati in tale posizione se non confermati, poiché l'amministrazione nel caso di continuazione del rapporto dopo l'anno di studio sarebbe costretta a retribuire due dirigenti per un unico posto coperto; nell'ipotesi di compensazione negli incarichi si domanda se non sia altamente pregiudizievole per il buon andamento della pubblica amministrazione protrarre la situazione di congelamento e di mancata copertura di posti di funzione dirigenziale, che deve essere necessariamente transitoria per non incidere sull'efficienza e sull'efficacia dell'azione amministrativa; il numero dei dirigenti della pubblica amministrazione che godono di contratti individuali ripartiti per ministero; i livelli netti di stipendio e gli oneri lordi per lo Stato derivanti dalla stipulazione dei contratti di lavoro individuali dei dirigenti e, in particolare, a quanto ammontano gli stipendi, ivi compreso il trattamento accessorio, dei capi dipartimento, dei segretari generali dei ministeri, dei capi degli uffici legislativi dei ministeri e dei dirigenti preposti ad ufficio dirigenziale generale ivi compresi quelli nominati ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 per i quali è prevista la corresponsione di un'indennità aggiuntiva al trattamento fondamentale ed accessorio; quali siano i criteri sulla base dei quali il Governo ed i singoli Ministri hanno determinato le remunerazioni contrattuali. (2-00560) «Gerardo Bianco, Bressa, Pinza».