Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01672 presentata da LABATE GRAZIA (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 03/12/2002
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01672 presentata da GRAZIA LABATE martedì 3 dicembre 2002 nella seduta n. 233 LABATE, VIOLANTE, MONTECCHI, INNOCENTI, RUZZANTE, AGOSTINI, BOGI, CALZOLAIO, MAGNOLFI, NICOLA ROSSI, GRILLINI, BATTAGLIA, GRIGNAFFINI, TURCO, ZANOTTI, DI SERIO D'ANTONA, GIACCO, BOLOGNESI, LUCÀ, CAPITELLI, SASSO, CARLI, CHIAROMONTE, GIULIETTI, LOLLI, MARTELLA e TOCCI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: domenica 1 o dicembre 2002 è stata la giornata mondiale per la lotta all' aids ; l'Unaids (agenzia dell'Onu per la lotta all' aids) ha lanciato un vero e proprio grido di allarme in occasione della presentazione del suo rendiconto annuale, in cui si evidenzia che sono quarantadue milioni, tra adulti e bambini, le persone sieropositive e che nel solo 2002 cinque milioni di persone sono state contagiate; le donne rappresentano il 50 per cento del numero globale dei sieropositivi, determinando così la grande novità del rapporto di quest'anno; in Italia, il fenomeno aids , con gli oltre 50.271 casi segnalati al 30 giugno 2002, continua ad essere un'emergenza, con i 935 nuovi casi notificati al centro operativo aids ; le regioni più colpite dall' aids sono la Lombardia, la Liguria, il Lazio, l'Emilia Romagna e la Campania; il 71,7 per cento del totale dei casi si concentra nella fascia d'età compresa tra i 25 ed i 39 anni; il serbatoio di infezione è ancora ampio e si stima che i sieropositivi nel nostro Paese siano tra gli 80 ed i 110 mila casi; i sistemi di sorveglianza delle nuove diagnosi da infezioni da Hiv, per ora attivi solo in alcune regioni, mostrano che è necessario non abbassare la guardia e rafforzare a livello nazionale i sistemi di sorveglianza delle nuove infezioni da Hiv, senza enfatizzare l'istituzione di registri che aprono problematiche non indifferenti per la tutela della privacy dei cittadini. l'interruzione della precedente fattiva collaborazione tra Commissione nazionale aids e Consulta del volontariato per l' aids comporta la perdita di sinergie fondamentali per una capillare azione informativa, preventiva e di reinserimento sociale, soprattutto dei sieropositivi, a livello territoriale in tutto il Paese; recenti notizie di stampa hanno evidenziato che l'opuscolo informativo messo a punto congiuntamente dal ministero della salute e da quello dell'istruzione, dell'università e della ricerca, secondo quanto affermato dai due più eminenti immunologi ed infettivologi del nostro Paese non sia efficace né dal punto di vista della corretta informazione, né dal punto di vista della conoscenza di tutti gli strumenti esistenti in termini preventivi per contrastare l'infezione da Hiv; ancorché volto ai giovani delle scuole dell'obbligo e superiori, l'opuscolo richiama metodi di prevenzione che nulla hanno a che vedere con ciò che, unanimamente, la scienza sollecita da oltre 20 anni per prevenire l'infezione, e cioè l'uso del profilattico nel caso di rapporti occasionali o a rischio, ma introduce una concezione etica di parte che non si addice alla conoscenza corretta di tutti i mezzi preventivi oggi a disposizione -: se non ritengano opportuno ritirare l'opuscolo approntato, affinché non si presti ad interpretazioni lesive dello sviluppo armonico della personalità dei giovani e non corrette dal punta di vista informativo e preventivo, e sviluppare, in accordo con la Commissione nazionale dell' aids e la Consulta per la lotta all' aids , un'azione capillare di informazione e di prevenzione, in particolare modo rivolta alle giovani generazioni.(3-01672)