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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00184 presentata da GRANDI ALFIERO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 12/12/2002

Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00184 presentata da ALFIERO GRANDI giovedì 12 dicembre 2002 nella seduta n. 239 La VI Commissione, premesso che: la VI Commissione, con risoluzione approvata il 21 novembre 2001 ha esaminato la riforma del catasto, fondata sulla costituzione dell'Agenzia del territorio e sul decentramento di compiti fondamentali ai Comuni, e ha confermato che questa scelta politica vada non solo salvaguardata ma accelerata; il processo di trasformazione deve essere completato entro l'inizio del 2004 e che pertanto la realizzazione di tale obiettivo comporta il rispetto delle tappe di un percorso preciso, atto a consentire all'Italia di realizzare la necessaria e profonda riforma dell'attuale catasto, la cui disorganizzazione e il cui ritardo costituiscono un vero e proprio vincolo negativo per il paese; prime esperienze di decentramento sono in corso di attuazione e recentemente la Commissione finanze ha svolto un'audizione con cui è stata aggiornata dell'esperienza in corso nella provincia di Bologna, (nella quale l'amministrazione provinciale, in accordo con i Comuni, ha individuato le linee di un progetto di decentramento dei poteri in materia di catasto che ha il pregio di evitare la frantumazione del processo tale da evitare l'aumento di personale e lo spreco di risorse) e nella regione Emilia Romagna; l'ipotesi di realizzare la gestione diretta da parte dei Comuni associati del catasto appare di grande valore e può costituire un utile ed importante esempio, cui possono fare riferimento altre realtà nel territorio nazionale, come del resto dimostra l'interesse manifestato dall'ANCI; la necessità della piena realizzazione degli obiettivi indicati, con particolare riferimento allo smaltimento definitivo degli arretrati del catasto e l'esigenza di mettere effettivamente i Comuni, in forme associate, in grado di gestire la parte dei compiti che la riforma loro affida; va sottolineato il prezioso ruolo di coordinamento che possono svolgere le province anche con il necessario supporto delle Regioni nella realizzazione di un catasto moderno, all'altezza, anche per l'uso strategico dell'innovazione tecnologica, di un paese moderno e civile come l'Italia e che deve essere fondato sul ruolo di coordinamento, guida e garanzia dell'Agenzia del Territorio e sulla gestione diretta in capo ai Comuni che può avvenire o per assunzione diretta dei compiti o per convenzione con l'Agenzia; lo scopo della riforma in oggetto - come afferma la legge che la promuove - non può che essere quello di semplificare il rapporto con il cittadino, il cui rapporto con l'amministrazione pubblica verrebbe in questo modo reso più agevole, meno burocratico, mentre i Comuni avrebbero la possibilità in questo modo di operare la ricongiunzione di aspetti di conoscenza e gestione in rapporto all'esigenza di ricondurre ad essi la sovranità della tassazione nel territorio; impegna il Governo a procedere con decisione nel completamento della riforma del catasto e ad informare periodicamente il Parlamento dei risultati ottenuti; a fissare nella convenzione tra Governo e Agenzia del territorio le condizioni necessarie per garantire ai Comuni che, anche in forma associata, utilizzeranno la facoltà di gestione diretta la garanzia della fornitura delle risorse umane; a predisporre le risorse materiali necessarie nel quadro delle disponibilità e in ogni caso di indicare con chiarezza gli onorari relativi alle convenzioni per la gestione tramite l'Agenzia del territorio. (7-00184) «Grandi, Lettieri, Jannone, Stradiotto, Santagata, Nannicini, Benvenuto, De Brasi, Scherini, Mauro, Cennamo, Leo, Tolotti, Cento».

 
Cronologia
venerdì 6 dicembre
  • Politica, cultura e società
    Si apre a Roma il congresso costitutivo dell'UDC, che raggruppa il CCD, il CDU e Democrazia europea. Presidente del partito è Marco Follini.

venerdì 13 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Consiglio europeo di Copenhagen stabilisce che i dieci Paesi candidati Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria aderiranno all'Ue il 1° maggio 2004. L'adesione della Bulgaria e della Romania è rinviata al 2007.