Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04967 presentata da GIULIETTI GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 14/01/2003
Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04967 presentata da GIUSEPPE GIULIETTI martedì 14 gennaio 2003 nella seduta n. 246 GIULIETTI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro della salute, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che: il comune di Assisi ha concesso in affitto dieci aree pregiate del centro storico e delle frazioni a società di telecomunicazioni per la installazione di impianti radioelettrici; si tratta delle seguenti: Assisi-piazza del Comune, un locale e lo spazio nelle aperture delle bifore del piano campane della Torre Civica, S. Maria degli Angeli, Stadio Comunale, Assisi, piazza Matteotti, Assisi Porta S. Pietro, sull'arco della Porta, uno spazio interno all'arco e lo spazio nella sommità dello stesso arco di Porta Nuova, Assisi, Palazzo Vallemani, all'interno e nella facciata, Assisi, Piazza S. Chiara, S. Maria degli Angeli, uno spazio all'interno del Palazzo del Capitano del Perdono e sulla facciata prospiciente Piazza Garibaldi, Assisi, via S. Francesco Palazzo Bernabei e lo spazio nella facciata dello stesso, Assisi, via della Cooperazione, Assisi, Piazza del Comune, ex Palazzo delle Poste, Assisi, Piazza Inferiore di S. Francesco, Assisi, parcheggio del Cimitero, Assisi, parcheggio Piazza Unità d'Italia, Assisi, parcheggio Piazza Matteotti, Assisi, parcheggio Porta S. Giacomo, Assisi, parcheggio S. Vetturino, Assisi, parcheggio Porta Nuova, Assisi, San Damiano; appare evidente come si sia scelta una logica di insediamento degli impianti priva di un disegno organico, assenza di un qualsiasi piano regolatore delle antenne per radiotelefonia, come invece raccomandato dai più illustri urbanisti, e utilizzando a tale fine siti culturali di pregio, spesso soggetti a vincolo, sia urbanistico o, quale bene culturale; nei pressi di alcuni dei siti prescelti, ad esempio a Piazza Matteotti, si trova il convitto che ospita le scuole elementari, le medie, il liceo scientifico e l'istituto alberghiero; in tutte le aree individuate si sono levate forti proteste da parte della popolazione costituitasi in comitati contro l'installazione delle antenne; è sorprendente come l'amministrazione comunale di Assisi, città riconosciuta quale patrimonio mondiale da parte dell'Unesco, oltre a polverizzare i siti relativi l'installazione degli impianti, giustifichi tale operazione come redditizia per le casse comunali senza prendere in considerazione la possibilità, praticata da altre amministrazioni umbre di definire un vero e proprio piano regolatore delle telecomunicazioni riducendo i siti ed individuando luoghi al di fuori del centro storico e delle aree abitate, è il caso delle città di Perugia e Orvieto; tali autorizzazioni, non sono state minimamente verificate in sede di partecipazione con i comitati cittadini costituitisi in Assisi -: se non ritengano i Ministri interrogati di intervenire attraverso gli organismi competenti in materia di beni culturali, per tutelare i beni storici interessati dall'installazione di detti impianti. (4-04967)
Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 26 aprile 2004 nell'allegato B della seduta n. 456 all'Interrogazione 4-04967 presentata da GIULIETTI Risposta. - In ordine all'interrogazione in esame, riguardante la localizzazione di antenne per radiotelefonia nel comune di Assisi, interpellati gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue. La soprintendenza per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Perugia ha ritenuto opportuno precisare che gli impianti radioelettrici, per i quali è stata richiesta l'autorizzazione ad una loro installazione, si riferiscono essenzialmente a «microcelle». In proposito, la stessa ha reso noto che non sono state autorizzate le proposte di collocazione di tali antenne in corrispondenza dei prospetti delle porte storiche - Porta San Pietro e Porta Nuova - in quanto ritenute di eccessivo impatto visivo, nonché quelle che avrebbero interessato i palazzi storici - quali Palazzo Vallemani, Palazzo Bernabei, Palazzo del Capitano del Perdono, ex Palazzo delle Poste - considerata la loro valenza storica e architettonica. Per quanto riguarda, invece, la richiesta di ubicazione in prossimità del limite di Piazza Santa Chiara, si rende noto che la Soprintendenza competente ha espresso parere favorevole a condizione - utilizzando pali di sostegno già presenti - in quanto ha ritenuto che il posizionamento di tali «microcelle» e la loro ridotta dimensione non avrebbero interferito a livello visivo. La stessa Soprintendenza segnala, infine, che la collocazione dell'impianto nell'area di San Damiano ha interessato uno spazio non compreso nella zona storica e che non è apprezzabile visivamente, mentre per quanto attiene quella all'interno della cella campanaria della Torre civica, l'ufficio suddetto ne sta attualmente valutando la compatibilità con la struttura storica. Per quanto di competenza del ministero della salute, lo stesso ha comunicato che l'A.R.P.A. - attuale organismo preposto al controllo degli impianti radioelettrici -, in base all'istruttoria tecnica effettuata sugli impianti autorizzati dal comune di Assisi, non ha riscontrato condizioni di superamento dei limiti di campo previsti dalla normativa nazionale e regionale, nemmeno in fase di verifica strumentale effettuata dopo l'attivazione degli stessi. In merito alla questione concernente le scelte di localizzazione dei suddetti impianti, si precisa che, anche secondo quanto riferito dal ministero delle comunicazioni, i comuni, fermi restando i vincoli previsti dalla normativa vigente a tutela della salute, dell'ambiente e del patrimonio culturale nonché il loro potere autorizzatorio alle installazioni, hanno anche il potere di definire, ai sensi della legge 22 febbraio 2001, n. 36, i luoghi e le aree di minimizzazione delle emissioni elettromagnetiche. Al riguardo, si segnala, infine, che risulta che tutti gli impianti sono muniti delle relative autorizzazioni. Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali: Nicola Bono.