Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01710 presentata da BANTI EGIDIO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 27/02/2003
Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01710 presentata da EGIDIO BANTI giovedì 27 febbraio 2003 nella seduta n. 273 BANTI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: organi di stampa della Liguria hanno riportato negli ultimi giorni la notizia secondo la quale, a Genova e altrove nella regione, nel prossimo anno scolastico 2003-2004 non saranno attivate tutte le classi a tempo pieno ed a tempo prolungato nella scuola dell'obbligo che dovrebbero essere istituite sulla base delle richieste presentate dalle famiglie interessate nelle settimane scorse; tale orientamento sarebbe stato assunto dall'autorità scolastica regionale per ragioni connesse ai tagli degli organici sulla base delle indicazioni pervenute al ministero, e del tutto indipendentemente dal fatto che le famiglie hanno presentato la domanda; secondo quanto riportato dal Secolo XIX il 26 febbraio 2003 un rappresentante dell'autorità scolastica avrebbe addirittura commentato la situazione con la seguente, testuale frase: «Sarebbero guai se cominciamo ad allargare le maglie nella scuola primaria»; l'eventuale non attivazione delle classi a tempo pieno od a tempo prolungato a Genova e in Liguria provocherebbe contraccolpi molti seri sul tenore di vita di molte famiglie nelle quali entrambi i genitori o l'unico genitore presente lavorano anche nel pomeriggio, non potendo pertanto accudire diversamente i figli di età scolare. In un tale contesto, il tempo pieno e quello prolungato non sono un lusso (peraltro previsto dall'ordinamento, senza numero chiuso), bensì un servizio indispensabile per molte famiglie -: quali sia il numero delle classi a tempo pieno ed a tempo prolungato che saranno attivate nelle quattro province della Liguria nel prossimo anno scolastico, e se tale numero corrisponda alle richieste presentate dalle famiglie nel momento stabilito dal ministero; se il Governo non intenda operare affinché qualificati rappresentanti dell'amministrazione evitino di rilasciare ai giornali dichiarazioni quali quella sopra richiamata, che contribuiscono a creare disagio tra le famiglie e tra il personale della scuola, laddove dovrebbe essere invece ribadito l'impegno a far sì - pur nelle attuali difficoltà di bilancio - che le esigenze delle famiglie vengano soddisfatte puntualmente e nella loro interezza, essendo quest'ultima una condizione non secondaria per il livello di qualità dell'istruzione pubblica. (5-01710)