Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00908 presentata da FIORONI GIUSEPPE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 30/09/2003
Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00908 presentata da GIUSEPPE FIORONI martedì 30 settembre 2003 nella seduta n. 364 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: nel corso di un'intervista radiofonica a Radio Padania Libera svoltasi in data 25 settembre c.a. il Ministro per le Riforme istituzionali, Umberto Bossi, ha rilasciato dichiarazioni di evidente e palese gravità oltre ogni ragionevole dubbio; «l'Italia - ha detto - è un Paese fallito, per l'enorme debito pubblico accumulato, la cui responsabilità va a quei "criminali" che sono stati democristiani, socialisti e comunisti e ai sindacati che minacciano lo sciopero contro la riforma della previdenza ma sono "corresponsabili" dello stato del debito»; il Ministro ha poi detto che «È la conseguenza di un Paese fallito, guidato da comunisti, democristiani e socialisti e sindacati i quali portarono al fallimento il Paese, al debito pubblico enorme e si è salvato perché era esatto fare la secessione. Davanti ad un paese che fallisce che cosa devi fare? Bisogna ripartire ex novo »; il Ministro sempre nel corso della stessa intervista ha testualmente affermato che «La gente che votava i democristiani, i socialisti e i comunisti, e che va avanti a votarli invece di spazzarli via a calci in culo, questi partiti che fecero fallire il paese, merita anche quello per cui ha agito, per cui ha votato. Questa era gente da tirar giù, da portare in piazza e fucilare, perché quando uno fa fallire un paese lo si fucila»; queste esternazioni vengono a cadere in un contesto di forte tensione sociale dovuto in principal modo alle proposte di riforma del sistema previdenziale, della crisi economica e del calo del potere di acquisto per lavoratori e pensionati; il Ministro dell'interno continua a ripetere nell'ambito dei propri interventi e delle interviste rilasciate ai principali organi di informazione che l'Italia è un Paese a rischio terrorismo e che l'eversione può colpire; le dichiarazioni del Ministro Umberto Bossi non possono far altro che alimentare un crescente livello di tensione che sta superando i limiti della fisiologica dialettica tra poli politici contrapposti mettendo in dubbio persino le rappresentanze istituzionali in un pericoloso gioco condotto ai limiti della resistenza del tessuto sociale e istituzionale del Paese -: quali iniziative intenda adottare immediatamente il Presidente del Consiglio a censura delle parole del Ministro delle Riforme Istituzionali per istigazione alla violenza. (2-00908) «Fioroni, Meduri, Burtone».