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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/01043 presentata da DI TEODORO ANDREA (FORZA ITALIA) in data 21/01/2004

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-01043 presentata da ANDREA DI TEODORO mercoledì 21 gennaio 2004 nella seduta n. 410 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: i recenti gravi dissesti finanziari del gruppo Cirio e del gruppo Parmalat hanno colpito centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori, che avevano acquistato sul mercato azioni e bond obbligazionari delle due società quotate, spesso orientando le proprie decisioni di acquisto sulla base di report di banche, analisti finanziari, revisori dei conti ed enti di vigilanza e di certificazione dei bilanci, che nulla lasciavano trapelare circa lo stato di solidità degli emittenti; simili report hanno invece spesso occultato, o comunque sono stati incapaci di rivelare, come sta emergendo dalle inchieste in corso, clamorose falsificazioni contabili e di bilancio, ingenti esposizioni debitorie, disinvolte operazioni finanziarie finalizzate alla distrazione di fondi e così via; in questo contesto appare ancora non chiarita la diretta responsabilità di primari istituti di credito nazionali ed internazionali operanti in Italia, dal momento che gli inquirenti stanno delineando un complesso intreccio di solidarietà truffaldine che coinvolgerebbe le banche stesse; i principali enti pubblici di vigilanza, quali la Banca d'Italia e la Consob, sono apparsi del tutto inadeguati a svolgere un'effettiva azione di tutela preventiva del pubblico risparmio, mostrando la profonda necessità di una rivisitazione sistematica di competenze, attribuzioni, poteri sanzionatori, ispettivi e di controllo; alla luce di quanto esposto, appare particolarmente grave la notizia riportata da un noto quotidiano nazionale, secondo cui la Banca d'Italia sarebbe partecipata per una quota del 25 per cento circa da alcuni grandi gruppi bancari nazionali quali Unicredito, Capitalia, Banca Intesa e via dicendo -: se tale notizia corrisponda a verità; se, asseverato ciò, il Governo non ritenga contrario a tutti i princìpi di una corretta divisione dei ruoli tra controllore e controllato un simile stato di cose; se, di conseguenza, il Governo intenda assumere al riguardo idonee iniziative normative anche alla luce della discussione in atto sulla complessiva riforma delle autorità di vigilanza e controllo. (2-01043) «Di Teodoro, Azzolini, Bertolini, Campa, Cossiga, Deodato, Didonè, Fratta Pasini, Daniele Galli, Garagnani, Leccisi, Lo Presti, Mondello, Nan, Nuvoli, Pinto, Antonio Russo, Santori, Savo, Scherini, Schmidt, Sterpa, Verro, Vitali, Zanetta, Gioacchino Alfano, Licastro Scardino, Mauro, Palmieri, Paoletti Tangheroni, Ricciuti».





 
Cronologia
martedì 13 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara costituzionalmente illegittima la sospensione dei processi nei confronti delle cinque più alte cariche dello Stato, prevista dall'articolo 1, comma 2, della legge 140/03 (c.d. "lodo Schifani"), definendo la sospensione prevista come "generale, automatica e di durata non determinata" ed in contrasto con il principio di eguaglianza e il principio del diritto di difesa previsto dagli art. 2 e 24 della Costituzione (sentenza n. 24 depositata il 20 gennaio 2004).

mercoledì 28 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Gustavo Zagrebelsky è eletto Presidente della Corte costituzionale