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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00372 presentata da BORRELLI LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 16/02/2004

Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00372 presentata da LUIGI BORRELLI lunedì 16 febbraio 2004 nella seduta n. 424 La XIII Commissione, premesso che: a partire dal mese di agosto del 2000 si sono verificati focolai di febbre catarrale degli ovini, inizialmente in Sardegna e poi in molte regioni meridionali e centrali; con ordinanza ministeriale 11 maggio 2001 il Ministro della sanità, in attuazione della direttiva 2000/75/CE del Consiglio del 20 novembre 2000 e delle decisioni della Commissione europea 2001/138/CE e 2001/141/CE, disponeva un programma obbligatorio di controllo della febbre catarrale degli ovini basato su misure di profilassi e principalmente sulla vaccinazione pianificata sia degli ovini che dei bovini allevati nei territori sottoposti a rischio di propagazione dell'infezione; la legge n. 388 del 2000 all'articolo 129, come modificato dalla legge n. 448 del 2001, ha disposto il finanziamento di 10,329 milioni di euro per ciascuno degli anni 2002 e 2003 per interventi strutturali, di indennizzo e di prevenzione per gli allevamenti siti nelle zone dove sia accertata la presenza dell'infezione, invece per il corrente anno non risulta alcuna disponibilità nella legge finanziaria 2004; le campagne di vaccinazione che si sono susseguite e che hanno interessato sia gli ovini che i bovini, secondo quanto denunciato dagli allevatori e dalle loro organizzazioni, hanno provocato gravissimi effetti collaterali, evidentemente non attesi, che hanno, però, causato notevoli danni alle aziende zootecniche in termini di aborti, riduzione della produzione, morte degli animali e blocco della movimentazione degli animali, che ha prodotto effetti particolarmente gravi alle aziende zootecniche bovine; il sottosegretario Senatore Cursi, nel corso dell'audizione in Commissione agricoltura il 10 dicembre 2003, ha fornito dati sconcertanti, affermando che in seguito alla vaccinazione contro la blue tongue , i servizi veterinari hanno segnalato per il 2001 n. 21 aborti tra gli ovini e n. 318 tra i bovini, mentre per il 2002 si sono registrati n. 32 aborti tra gli ovini e n. 121 tra i bovini; i dati forniti dal Governo sono in totale contrasto con quanto denunciato dagli allevatori, e dimostrano in maniera evidente che il fenomeno sfugge totalmente alle rilevazioni delle autorità veterinarie a causa di procedure inadeguate e penalizzanti per gli allevatori già danneggiati dai postumi della vaccinazione; la totale dissonanza tra i dati forniti dal Governo e quelli diffusi dai media nazionali sconcertano e disorientano l'opinione pubblica, che invece, proprio sui temi della qualità e della sicurezza alimentare avrebbe bisogno di certezze e rassicurazione; le campagne di vaccinazione condotte nei due anni passati hanno mirato essenzialmente a coinvolgere la totalità degli animali presenti nel territorio, indipendentemente dal loro stato di salute in termini di debilitazione, stato di gravidanza, di allattamento, periodo precedente alla rimonta; la vaccinazione è stata condotta utilizzando un vaccino vivo attenuato e quindi dotato di particolare forza, ha generato fondati sospetti di sieroconversione, e quindi di propagazione della malattia a causa proprio della vaccinazione; il vaccino utilizzato è raccomandato per i soli ovini, non risulta testato sui bovini, è privo della autorizzazione dell'Unione europea, ed è privo, addirittura, dell'obbligatorio foglio illustrativo contenente le controindicazioni; la nuova campagna di vaccinazione, già prevista per lo scorso dicembre e di imminente avvio, deve essere condotta secondo un protocollo d'uso del vaccino che tenga in debito conto delle osservazioni dei veterinari del sevizio pubblico e di quelli aziendali, degli allevatori e degli altri Istituti zooprofilattici, oltre quello di referenza nazionale, e secondo criteri precauzionali a salvaguardia del patrimonio zootecnico, del benessere animale, della salute pubblica e della tutela dell'equilibrio economico delle aziende zootecniche; impegna il Governo: a reperire risorse finanziarie adeguate per sostenere le aziende zootecniche che risultano danneggiate, sia direttamente che indirettamente, in seguito alla vaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini; ad accelerare le procedure di liquidazione dei danni subiti dalle aziende in seguito alle precedenti campagne di vaccinazione; ad avviare un costruttivo confronto con gli allevatori, oggi messi in ginocchio anche a causa dei danni subiti in conseguenza della vaccinazione, volto al rilancio della zootecnia di qualità, a partire dalle razze autoctone fino alla chiusura del processo di filiera; ad intensificare gli sforzi per rendere disponibile al più presto vaccini inattivati; a disporre, d'intesa con gli Istituti zooprofilattici e con le organizzazioni degli allevatori, un approfondito monitoraggio sull'intero territorio interessato dalle precedenti campagne vaccinali al fine di accertare l'effettiva situazione nelle aziende zootecniche; tenendo conto della necessità di combattere la endemizzazione della malattia, a sottoporre al più presto alla Commissione europea una proposta di cambiamento delle attuali direttive in materia di movimentazione di animali, con particolare riferimento alla rimozione di alcune restrizioni penalizzanti per la zootecnia del nostro Paese, ad ulteriore modifica di quanto già previsto dalla decisione CE del 25 novembre 2003, previa istituzione di uno specifico sistema di sorveglianza; a sviluppare e migliorare la collaborazione tra tutti gli Istituti zooprofilattici per contrastare con maggiore efficacia la blue tongue ; a provvedere allo studio entomologico e ad avviare un programma di lotta contro gli insetti vettori, anche tramite la formazione degli operatori interessati, destinando allo scopo apposite risorse finanziarie; a definire un nuovo protocollo d'uso del vaccino che tenga conto, per la somministrazione, dello stato di salute degli animali in termini di debilitazione, dello stato di gravidanza o di allattamento, del periodo precedente alla rimonta, rinviando la vaccinazione di quegli animali che, a giudizio del servizio veterinario e dei veterinari aziendali, non dovessero trovarsi nelle condizioni di benessere tale da poter sopportare le conseguenze della vaccinazione; di conseguenza, a sospendere la campagna di generalizzata vaccinazione fino alla definizione del nuovo protocollo d'uso del vaccino e al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per far fronte ai danni arrecati alle aziende zootecniche, fatta salva la vaccinazione richiesta dagli allevatori che volontariamente o per stato di necessità, devono ricorrere alla movimentazione del bestiame. (7-00372) «Borrelli, Rava, Preda, Franci, Sedioli, Rossiello, Oliverio, Sandi, Crisci, Raffaella Mariani, Marcora, La Grua».

 
Cronologia
martedì 10 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Norme in materia di procreazione medicalmente assistita (AC 47-B), approvata dal Senato l'11 dicembre 2003 (legge 19 febbraio 2004, n. 40).

lunedì 16 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 328 voti favorevoli e 230 contrari, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge AC 4645 di conversione del D.L. 24 dicembre 2003, n. 352, Disposizioni urgenti concernenti modalità di definitiva cessazione del regime transitorio della legge 31 luglio 1997, n. 249.

giovedì 11 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Madrid dieci zaini carichi di esplosivo vengono fatti esplodere su quattro treni locali in quattro stazioni diverse della capitale spagnola. I morti sono 191 e oltre duemila i feriti. Gli attentati inizialmente attribuiti dal premier Aznar all'ETA, saranno rivendicati da al-Qaeda, la rete terroristica di Osama bin Laden.