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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/01337 presentata da VIOLANTE LUCIANO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 12/10/2004

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-01337 presentata da LUCIANO VIOLANTE mercoledì 13 ottobre 2004 nella seduta n. 526 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: l'Ordine Mauriziano, posto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ente di diritto pubblico previsto dalla XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione, svolge la propria attività ed attua i propri fini istituzionali ai sensi della legge speciale 15 novembre 1962, n. 1596, approvata in attuazione della citata disposizione costituzionale; le successive leggi di riforma sanitaria, a partire dalla legge n. 833 del 1978, hanno sempre ribadito la natura pubblica dell'Ente, la collocazione nell'ambito della sanità pubblica delle prestazioni erogate dagli ospedali mauriziani, la natura obbligatoria del rapporto convenzionale da parte della Regione Piemonte; le stesse leggi di riforma sanitaria hanno sempre fatto salvo l'ordinamento giuridico che regola il funzionamento dell'Ordine, imponendo a quest'ultimo l'applicazione nella normativa riguardante le Aziende sanitarie locali ed ospedaliere, solo «in quanto compatibile», proprio per la dovuta salvaguardia della legge speciale regolante l'attività dell'Ordine; la rilevanza pubblica dell'Ente è oltremodo sottolineata dalla disposizione della citata legge speciale che attribuisce al Ministero dell'interno e al Ministero del Tesoro il controllo su alcuni atti assunti dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente; numerose sentenze del Consiglio di Stato hanno riaffermato, nel corso degli ultimi anni, l'unitarietà dell'Ente, pur nella pluralità dei compiti affidati, garantendo al Mauriziano una tutela derivante dalla configurazione costituzionale e dal ruolo del Patronato esercitato dalla Presidenza della Repubblica; in considerazione del grave stato di disavanzo manifestatosi nei bilanci dell'Ente, con decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2002, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 12 ottobre 2002, n. 240, si è provveduto allo scioglimento degli organi ordinari dell'Ordine Mauriziano ed è stato nominato, per una durata di sei mesi, commissariato straordinario il prefetto dott.ssa Anna D'Ascenzo; successivamente, con il decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 2003, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 15 maggio 2003, n. 111, si è provveduto alla proroga del suddetto incarico commissariale, sino al 30 aprile 2004; in data 27 aprile 2004, risulta essere stato adottato un decreto del Presidente del Consiglio di cui, per altro, non risulta ancora la data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - disattendendo in tal modo quanto previsto al riguardo dall'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092 - con il quale si dispone la nomina ex novo del succitato prefetto D'Ascenzo a commissario straordinario dell'Ente Ordine Mauriziano; la situazione di grave dissesto finanziario dell'Ente risulta originato da vari fattori, già evidenziati nei verbali del Collegio dei revisori dei Conti per l'esercizio dell'anno 1997, regolarmente inviati al Ministero dell'interno e del tesoro, in cui si evinceva tra l'altro lo stato di conflittualità con la Regione Piemonte ed il conseguente disavanzo dell'Ente. Fattori che in qualche modo sono sembrati accentuarsi nel corso degli ultimi due anni; in particolare, nonostante l'Ente sia sempre stato inserito dalla Regione Piemonte nei programmi di ripiano dei deficit sanitari, finanziati dallo Stato, a partire dal 1998 ne è stato inopinatamente escluso senza alcuna motivazione inviata all'Ente, seppur nel corso di quegli stessi anni gli ospedali mauriziani abbiano erogato prestazioni di eccellenza, unanimemente riconosciute dalla popolazione piemontese e dalla stessa Regione Piemonte (le tabelle ufficiali regionali collocavano negli anni 2000, 2001, 2002 gli ospedali mauriziani nei primissimi posti per qualità e quantità delle prestazioni, tra gli ospedali piemontesi), abbiano raggiunto alti livelli di qualificazione professionale e abbiano coperto settori nei quali la Regione Piemonte era da anni in grave ritardo, come nei casi di cardiochirurgia e oncologia; sempre a partire dal 1998 l'Ente risulta essere stato rimborsato, per le prestazioni pubbliche erogate a favore della Regione stessa, come una struttura privata, per cui i due concomitanti fattori, esclusione dal ripiano e rimborsi impropri, hanno determinato lo sbilancio accumulato dall'Ente negli anni 1999-2002 -: se risponda al vero che il Commissario straordinario dell'Ente, dr.ssa Anna Maria D'Ascenzo, abbia inviato una lettera (datata 18 novembre 2002, prot. Comm.S. 257) alla Regione Piemonte e per conoscenza al Ministero dell'interno, tesoro e salute, con la quale riconosceva e difendeva le legittime ragioni dell'Ordine nei confronti della Regione Piemonte, addirittura ricorrendo contro la stessa, come aveva già fatto il precedente Consiglio d'Amministrazione, salvo poi, per ragioni inspiegabili, fare marcia indietro ed addirittura proporre, nella relazione finale della prima fase del Commissariamento, lo scioglimento dell'Ente ed il ritiro dei ricorsi avanti il Tar Piemonte, ritiro rigettato dal Presidente del Tar stesso, per cui verranno discussi il prossimo 21 dicembre 2004; se risponda al vero che la convenzione stipulata nel maggio 2004 tra Regione Piemonte e Commissario dell'Ordine Mauriziano (richiesta dal precedente Consiglio d'Amministrazione sin dal 1998 e mai sottoscritta dalla Regione) in realtà confermi, anche per il periodo passato, la collocazione, dell'attività sanitaria prestata dagli ospedali dell'Ordine nell'area pubblica, come sempre Sostenuto dal precedente Consiglio d'Amministrazione; se risponda al vero che nel periodo di vigenza del Commissariamento, il disavanzo del Mauriziano sia ulteriormente aumentato, anche in misura maggiore di quella registrata negli anni precedenti; se risponda al vero che gli emolumenti dei quattro componenti l'Organo Commissariale, raggiungano cifre esorbitanti, ben superiori a quelle erogate nel complesso ai precedenti vertici dell'Ente; se non ritenga che il provvedimento con il quale si è provveduto, in data 27 aprile 2004, alla nuova nomina del prefetto D'Ascenzo a commissario straordinario - seppur legittimo nella natura, alla luce di quanto disposto dal decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419 - risulti viziato dalla mancata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale , nonché viziato nella sostanza, in quanto surrettiziamente volto ad aggirare il vincolo di durata della gestione commissariale prevista dall'articolo 12 dello statuto dell'Ente stesso e fissata in 18 mesi, stante il primo provvedimento di nomina datato 19 settembre 2002; infine, quali siano i dettagli della proposta del Ministero dell'interno, apparsa sui giornali torinesi il giorno 18 settembre 2004, che pare sia finalizzata allo smembramento di un Ente secolare come l'Ordine Mauriziano, sostenendone la non attualità, la rischiosa alienazione del suo enorme patrimonio immobiliare, l'assorbimento da parte della Regione Piemonte delle attività sanitarie, il tutto in palese violazione della Costituzione, della legge speciale 1596/1962, della normativa vigente in materia sanitaria, di numerose sentenze delle Supreme Corti. (2-01337) «Violante, Benvenuto, Buemi, Buglio, Chianale, Cima, Dameri, Lucà, Merlo, Morgando, Panattoni, Provera, Rava, Turco, Vertone, Nigra».





 
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