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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/04289 presentata da MONTECCHI ELENA (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 01/03/2005

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-04289 presentata da ELENA MONTECCHI martedì 1 marzo 2005 nella seduta n. 594 MONTECCHI, INNOCENTI, RUZZANTE, BUFFO, CAPITELLI, CARLI, CHIAROMONTE, GIULIETTI, GRIGNAFFINI, LOLLI, MARTELLA, SASSO e TOCCI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: oggi più che mai siamo testimoni dell'esigenza di un processo di integrazione culturale al quale tutta la società non può sottrarsi; la scuola, in primo luogo, rappresenta il momento e l'istituzione in cui il fine dell'integrazione culturale e linguistica deve essere perseguito con coerenza e continuità, impegnando e utilizzando le opportune risorse economiche e professionali necessarie per far fronte, soprattutto in alcune realtà territoriali, al crescente fenomeno delle classi multietniche; come ci ha autorevolmente ricordato il Presidente della Repubblica in occasione della cerimonia per l'inizio dell'anno scolastico, «oggi alla scuola è affidato l'ulteriore compito di integrare i figli dei lavoratori stranieri, che, studiando nelle nostre scuole a fianco dei nostri ragazzi, creano per sé e per le proprie famiglie le fondamenta più solide di una futura cittadinanza»; le attuali stime parlano di un fenomeno che interessa poco meno di 300.000 studenti stranieri, pari al 3,5 per cento della popolazione scolastica a livello nazionale. Tuttavia, ci sono alcune realtà regionali, quali quella emiliana, piemontese, lombarda o veneta, dove, nella scuola dell'obbligo, tali valori percentuali oscillano mediamente tra il 10 e il 40 per cento, determinando situazioni di concentrazione e coesistenza di plurime esigenze formative e linguistiche, che finiscono per compromettere la reale capacità e opportunità di apprendimento linguistico e didattico, tanto dei bambini stranieri quanto di quelli italiani; a tal fine la figura del mediatore linguistico e culturale riveste certamente un ruolo centrale nel contesto scolastico e nella costruzione dei progetti didattico-linguistici, nonché dell'integrazione in generale, essendo chiamato ad affrontare problemi connessi alla diversità di lingua, di usi, di costumi e di sistema pedagogico, agendo, inoltre, da tramite tra gli insegnanti e i genitori del bambino e verificando le conoscenze del bambino per poterle rapportare al giusto grado di insegnamento che egli dovrà ricevere in Italia; nonostante le molteplici dichiarazioni di autorevoli dirigenti del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca relativamente all'individuazione di apposite risorse finanziarie aggiuntive finalizzate a sostenere tale supporti e progetti didattici ed educativi, la politica dei tagli agli organici del personale scolastico praticati dal Governo nel corso degli ultimi anni, a fronte di un contestuale aumento del numero degli studenti, ha prodotto una contrazione del sostegno ministeriale a progetti di integrazione linguistica, con effetti ancora più accentuati per quanto riguarda il funzionamento di specifiche figure addette alla mediazione linguistica. Tale impostazione sembra confermata dalla legge finanziaria per il 2005, dove, nello specifico, il tema dell'integrazione scolastica risulta totalmente ignorato; nel corso degli ultimi anni larga parte dello sforzo organizzativo e didattico è stato, quindi, sostenuto dalla buona volontà e creatività dei singoli insegnanti e dalle iniziative e dai progetti di integrazione finanziati dagli enti locali. Nonostante tali sforzi, in quelle realtà dove la presenza di cittadini extracomunitari ha percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale, l'integrazione scolastica rischia di rimanere una formula vuota ed un'opportunità mancata. Risulta, pertanto, compromesso il regolare ed omogeneo svolgimento delle attività didattiche e vengono frustrate le legittime aspettative degli studenti e delle famiglie, alimentando al contempo incomprensioni e divaricazioni sociali tra cittadini italiani e stranieri; certamente l'istituzione di un ufficio per l'integrazione degli studenti stranieri, iniziativa annunziata dal Ministro interrogato, non può ritenersi soddisfacente se non accompagnata da un contestuale lavoro di coinvolgimento delle regioni e degli enti locali, così come delle organizzazioni sindacali, nonché dall'approntamento delle necessarie risorse finanziarie da segnare alle diverse realtà territoriali, non più in base al semplice e grossolano criterio di ripartizione percentuale in ragione delle quote di popolazione scolastica straniera -: quali risorse finanziarie siano state assegnate negli ultimi tre anni e quante se ne intendano destinare nel 2005 per organizzare e gestire le attività legate all'integrazione scolastica dei bambini extracomunitari e alla specifica formazione del personale docente nelle seguenti regioni: Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte. (3-04289)





 
Cronologia
mercoledì 16 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Entra in vigore il trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale, sottoscritto nella città giapponese di Kyōto l'11 dicembre 1997, da più di 160 paesi nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Protocollo di Kyoto).

venerdì 4 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Nicola Calipari, un funzionario del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare, viene ucciso in Iraq da soldati americani, durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.