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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/05264 presentata da GIBELLI ANDREA (LEGA NORD FEDERAZIONE PADANA) in data 10/01/2006

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-05264 presentata da ANDREA GIBELLI martedì 10 gennaio 2006 nella seduta n. 727 GIBELLI, RIZZI, PAROLO, DARIO GALLI, CAPARINI, GUIDO GIUSEPPE ROSSI, LUCIANO DUSSIN, BALLAMAN, DIDONÈ, GUIDO DUSSIN, ERCOLE, FONTANINI, GIANCARLO GIORGETTI, LUSSANA, FRANCESCA MARTINI, PAGLIARINI, POLLEDRI, RODEGHIERO, SERGIO ROSSI, STUCCHI e VASCON. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nella città di Como si protrae oramai da più di due mesi una particolare situazione di disagio e di rischio per l'ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini, a causa delle continue azioni di contestazione messe in atto dalla presente comunità islamica per protestare contro la chiusura della moschea di via Pino e la decisione presa dall'amministrazione comunale di negare la richiesta di concessione di uno spazio pubblico da adibire a moschea; nel corso di queste azioni di protesta, il giorno 4 dicembre 2005 il consiglio comunale di Como è stato occupato da una cinquantina di persone appartenenti alla comunità islamica della zona, capeggiate dall' imam Sawat El Sisi; la seduta del consiglio comunale, che ha avuto inizio lo stesso anche se la sede era stata occupata, si era riunita in un minuto di silenzio e di raccoglimento per commemorare le vittime dell'attentato di matrice terroristica islamica che il giorno prima aveva insanguinato la città israeliana di Netanya (gemellata con il comune di Como); durante il minuto di raccoglimento i rappresentanti della comunità islamica, che in modo abusivo si assiepavano all'interno della sede comunale, hanno deciso, dimostrando, in questo particolare caso, intolleranza e mancanza di umanità anche dinnanzi a tragedie di tali proporzioni, di non alzarsi e di non scoprire il capo in segno di rispetto verso le vittime dell'attacco terrorista; il portavoce della comunità islamica, da quanto si apprende dagli organi di stampa, ha dichiarato che i precetti dell' Islam vietano al fedele di alzarsi in piedi per chiunque fosse, anche se si dovesse trattare di un martire musulmano, e ha aggiunto che i musulmani presenti in Italia non sono disposti a svendere la propria dottrina; anche dopo questi fatti la comunità islamica, in aperta contrapposizione con l'amministrazione comunale di Como, ha continuato ad attivarsi, mettendo in pratica nuove azioni provocatorie, occupando ripetutamente luoghi pubblici allo scopo di svolgere la rituale preghiera del venerdì; l'ennesima provocatoria occupazione di spazio pubblico da parte della comunità islamica si è verificata in data 23 dicembre 2005 in prossimità del lungo lago, in una zona centralissima di Como; tale situazione, secondo gli interroganti, sta assumendo connotati insostenibili, vergognosi ed inaccettabili da parte dei cittadini di Como; risulta agli interroganti che la comunità islamica, guidata dai rappresentanti del centro islamico in questione, avrebbe più volte minacciato ritorsioni di vario genere nei confronti di un'eventuale sgombero, rilasciando dichiarazioni agli organi di stampa locali, nelle quali si preannunciavano atti dimostrativi palesemente violenti ed illegali; è noto che la moschea, oltre ad essere sede di attività religiosa, diventa anche centro della vita sociale, politica e militare della comunità musulmana; ben tre capi spirituali della stessa moschea sono stati oggetto di espulsione con decreto da parte del Ministro interrogato per giustificati motivi di ordine pubblico e sicurezza; nella provincia di Como è stata individuata, a seguito delle indagini sul terrorismo di matrice islamico fondamentalista, una cellula terroristica di estrema pericolosità; mentre oramai, secondo gli interroganti, è palese che anche in Italia all'interno delle comunità islamiche si annidi la presenza di gruppi eversivi (basti pensare alle vicende giudiziarie che hanno investito il centro islamico di viale Jenner a Milano, la moschea di Cremona e quella di Gallarate), allo stesso tempo non è, invece, facilmente riscontrabile una collaborazione con le forze dell'ordine e la magistratura da parte di quei musulmani che si dichiarano moderati e che continuano a chiedere diritti, dimostrando la volontà di volersi integrare nella nostra società; questi episodi, secondo gli interroganti, dimostrano ancora una volta che il buonismo, il lassismo e l'esasperata ricerca di un dialogo non pagano e sono assolutamente inutili con quei soggetti che sistematicamente violano le leggi e i più elementari comportamenti di rispetto presenti e in vigore nel nostro Paese; suscita, inoltre, grande preoccupazione il fatto che in questi giorni ricorre la Aid el Adha , festa del sacrificio (che ricorda il miracolo di Allah, che sostituisce con un montone il figlio che Abramo gli stava offrendo in sacrificio), nella quale la comunità islamica dà vita ad un vero e proprio massacro di agnelli, ovviamente seguendo la prescrizione della macellazione rituale, nella maggior parte dei casi senza alcun rispetto delle normali regole igieniche e sanitarie -: quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare affinché comportamenti di tale gravità non abbiano più a ripetersi. (3-05264)





 
Cronologia
giovedì 29 dicembre
  • Politica, cultura e società
    L'economista Mario Draghi è nominato governatore della Banca d'Italia.

mercoledì 18 gennaio
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