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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVE DI DIBATTITO 8/00153 presentata da DE LAURENTIIS RODOLFO (UDC UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO (CCD-CDU)) in data 24/01/2006

Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 8-00153 presentata da RODOLFO DE LAURENTIIS martedì 24 gennaio 2006 pubblicata nel bollettino n. 744 Le Commissioni IX e XI, considerato che: al personale dipendente dalla società Poste Italiane spetta, per il servizio prestato dal momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della trasformazione dell'Ente Poste Italiane in Società per azioni -, l'indennità di buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23 dicembre 1973; l'indennità di buonuscita viene calcolata per tutti i dipendenti pubblici avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua collocazione in quiescenza; il calcolo dell'indennità di buonuscita avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori; per i lavoratori postelegrafonici l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni... al personale della società medesima spettano il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»; alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio prestato in Poste Italiane fino al 28 febbraio 1998 provvede, all'atto del pensionamento dei lavoratori, una gestione commissariale istituita presso l'IPOST, Istituto postelegrafonici; la liquidazione dell'indennità di buonuscita ai lavoratori di cui sopra viene tuttavia effettuata, a causa di un'interpretazione letterale ma, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo fuorviante, del comma 6 di cui sopra, avendo a riferimento la retribuzione percepita dal lavoratore nel mese di febbraio 1998 (trasformazione dell'Ente poste in SpA) e non quella percepita al momento del collocamento in quiescenza; il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori interessati, e cioè a tutti i dipendenti di poste assunti prima di tale data, che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti; in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il contenzioso giudiziario ha avuto finora esito favorevole ai lavoratori nei tribunali di Pisa, Latina, Torino, Trieste, Ragusa che hanno condannato la Gestione Commissariale dell'IPOST al pagamento in favore dei ricorrenti dell'indennità di buonuscita determinata in base all'ultima retribuzione percepita prima della pensione; il contenzioso giudiziario rischia di provocare un danno economico alle casse pubbliche di gran lunga superiore a quello che il corretto calcolo dell'indennità in questione produrrebbe; in un caso analogo (personale dipendente ex OMNI trasferito presso Enti locali) la Corte costituzionale, con sentenza del 9-29 marzo 1989, n. 164, ha affermato il principio che l'indennità di buonuscita per il servizio prestato alle dipendenze dell'OMNI doveva essere calcolata sulla base della retribuzione percepita all'atto della definitiva cessazione del rapporto di lavoro presso l'Ente locale e non su quella percepita all'atto del passaggio all'Ente locale stesso, impegnano il Governo ad adoperarsi perché sia trovata in tempi brevi una soluzione adeguata a questa vicenda, anche - se necessario - attraverso iniziative normative volte a chiarire i termini di esatta interpretazione del citato comma 6 dell'articolo 53 della legge n. 449 del 1997 a garanzia dei lavoratori interessati ed allo scopo di risolvere il contenzioso in materia nel rispetto della decisione della Corte costituzionale che dovrà pronunciarsi. (8-00153) «De Laurentiis, Testoni, Meroi, Giuseppe Gianni, Zanetta, Dell'Anna».

 
Cronologia
venerdì 20 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Ciampi rinvia alle Camere, per una nuova deliberazione, ildisegno di legge: Modifiche al codice di procedura penale, in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento (AC 4604) (Doc. I, n. 7).

martedì 7 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 307 voti favorevoli e 207 contrari, la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge AC 6297, di conversione del D.L. 30 dicembre 2005, n. 272, recante Misure urgenti per garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell'Amministrazione dell'interno. Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi.