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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00016 presentata da PELLEGATTA MARIA AGOSTINA (INSIEME CON L'UNIONE VERDI - COMUNISTI ITALIANI) in data 18/05/2006

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-00016 presentata da PELLEGATTA martedì 18 maggio 2006 nella seduta n.004 PELLEGATTA,
TIBALDI, ROSSI Fernando. - Al Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca. Premesso che: risulta
agli interroganti che in data 10 aprile 2006 l'allora Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, on.le Letizia Moratti, abbia
disposto la nomina del dr. Aldo Fumagalli a direttore generale dell'Ufficio
scolastico regionale del Veneto; tale
decisione da parte del Ministro è avvenuta a Governo dimissionario
e durante la campagna elettorale per il Comune di Milano dove l'on.le
Letizia Moratti è candidata alla carica di Sindaco; l'Ufficio
scolastico regionale del Veneto ha cambiato così il quarto direttore
generale in cinque anni e tre su quattro, escluso l'attuale, provenivano
da regioni diverse dal Veneto, pur in presenza di qualificati dirigenti
già in servizio presso l'Ufficio scolastico regionale; contestualmente
al sopra citato provvedimento di nomina non è invece avvenuto il
completamento dell'organico dei dirigenti che ad oggi è in
difetto di 3 unità per i centri servizi amministrativi e in assenza
del responsabile per l'area finanziaria; in
data 13 aprile 2006, la CGIL, la CISL, la UIL e lo SNALS hanno congiuntamente
denunciato l'episodio in premessa come «operazione politica»,
chiedendo alle istituzioni della Regione Veneto di intervenire; per
quanto consta agli interroganti il dr. Aldo Fumagalli, già destinatario
di un avviso di garanzia per concussione e peculato, è stato iscritto
altresì nel registro degli indagati per presunto favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina e successivamente si è dimesso
dalla carica di Sindaco di Varese; l'incarico
di direttore di Ufficio scolastico regionale (dirigente generale), proprio
per la delicatezza e l'importanza che riveste, necessita di una figura
che, oltre ad essere di indubbia trasparenza e capacità, sappia
collaborare a pieno titolo con le istituzioni del territorio, si chiede
di sapere: se
il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione descritta in
premessa; se
ritenga che l'Ufficio scolastico regionale del Veneto possa continuare
in questa situazione la propria attività amministrativa; quali
iniziative di competenza intenda adottare per ristabilire i principi che
devono essere alla base di un incarico dirigenziale nella pubblica amministrazione. (4-00016)

Atto Senato Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 013 all'Interrogazione 4-00016
presentata da PELLEGATTA Risposta.
– In relazione all'interrogazione parlamentare concernente la
dirigenza dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto, si comunica
quanto segue. Per quanto
riguarda la proposta formulata alla fine della passata legislatura dal
Ministro pro tempore per l'affidamento dell'incarico di
direttore generale del suddetto Ufficio scolastico alla persona menzionata
nell'atto di sindacato ispettivo, la questione è superata;
infatti, con nota ministeriale del 23 giugno 2006 si è provveduto
al ritiro di tale proposta. In merito
alla segnalata carenza di dirigenti di seconda fascia nel Veneto, va detto
che, invero, la situazione di carenza è presente anche in altre
regioni, sia del Nord che del Centro e del Sud. Circa le cause
della carenza, va rilevato che l'elevata età media dei dirigenti
dell'amministrazione scolastica da qualche anno sta determinando un
considerevole numero di collocamenti a riposo, mentre il blocco delle assunzioni
– che, salvo qualche annualità, perdura fin dal 1988 –
non consente di procedere alle relative sostituzioni. Soltanto in
parte è stato possibile colmare la carenza di personale dirigenziale
avvalendosi delle possibilità offerte dalle norme dei commi 5- bis e 6 dell'articolo 19 del decreto legislativo 165/2001, e successive
modificazioni e integrazioni. Queste norme, come è noto, consentono
di conferire incarichi dirigenziali a tempo determinato entro i limiti
percentuali della dotazione organica dei dirigenti appartenenti alla seconda
fascia indicati dalle norme stesse, e precisamente: entro il 5 per cento
della dotazione organica a dirigenti non appartenenti ai ruoli dell'amministrazione
ed entro l'8 per cento dell'organico a persone di particolare
e qualificata qualificazione professionale. In applicazione
delle norme suddette, il Ministro pro tempore , con proprio decreto,
autorizzò quasi ogni Ufficio scolastico regionale a conferire incarichi
a tempo determinato, per un numero di unità variabili e corrispondenti
alle necessità segnalate. Per le esigenze dell'Ufficio scolastico
regionale del Veneto furono autorizzati 7 incarichi, tra dirigenti amministrativi
e tecnici. Allo stato,
la copertura dei posti dirigenziali vacanti potrà avvenire a seguito
dell'espletamento degli appositi concorsi. A quest'ultimo
proposito, per completezza di quadro espositivo, va fatto presente che
nell'autunno del 2005 il Ministero dell'istruzione, dell'università
e della ricerca ottenne dalla Presidenza del Consiglio dei ministri l'autorizzazione
a bandire concorsi per 20 posti di dirigente amministrativo; venne quindi
pubblicato il relativo bando che, tuttavia, è stato successivamente
ritirato in conseguenza della sopraggiunta istituzione di due distinti
Ministeri – il Ministero della pubblica istruzione ed il Ministero
dell'università e della ricerca – disposta dal decreto-legge
18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio
2006, n. 233. Resta il concorso
dirigenziale indetto dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione,
che prevede 30 posti di dirigente amministrativo per l'ex MIUR; tuttavia,
per la determinazione del contingente spettante al Ministero della pubblica
istruzione, è necessario raccordarsi con il Ministero dell'università
e della ricerca. Appena saranno
concluse le procedure di concorso, le esigenze dell'Ufficio scolastico
regionale del Veneto saranno tenute ben presenti, comparativamente con
le esigenze degli altri Uffici scolastici regionali interessati. Il Ministro della pubblica istruzione Fioroni



 
Cronologia
mercoledì 17 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Prodi scioglie positivamente la riserva e forma il suo secondo Ministero, sostenuto dalla coalizione dell'Unione, formata da DS, DL, PRC, RnP, IdV, FdV, UDEUR e PDCI.

giovedì 18 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio presenta il Governo alle Camere e ne illustra le linee programmatiche. Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00004), presentata dai senatori Finocchiaro (Ulivo), Russo Spena (RC-SE), Palermi (IU-Verdi-Com), Peterlini (Misto), Cusumano (Misto-Pop-Udeur) e Formisano (Misto-IDV), è approvata con 165 voti favorevoli e 155 contrari.

lunedì 22 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00002), presentata dai deputati Franceschini (Ulivo), Migliore (RC-SE), Donadi (IDV), Villetti (RosanelPugno), Sgobio (Com.it), Bonelli (Verdi), Fabris (Pop-Udeur), è approvata con 344 voti favorevoli e 268 contrari.