Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00024 presentata da BUONTEMPO TEODORO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 31/05/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00024 presentata da TEODORO BUONTEMPO mercoledì 31 maggio 2006 nella seduta n.008 BUONTEMPO, ANTONIO PEPE e GERMONTANI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: fin dalla costituzione del nuovo Governo sono stati chiamati a collaborare, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ed in tutti i ministeri della Repubblica, numerosi ed autorevoli consiglieri di Stato e di TAR, i quali hanno assunto, nei vari «Uffici di diretta collaborazione», le funzioni di capi di gabinetto, capi uffici legislativi, consiglieri giuridici, eccetera; per la maggior parte dei predetti magistrati amministrativi non è stata neppure attivata la procedura per la relativa collocazione in posizione di fuori ruolo e che, pertanto, quest'ultimi, una volta ottenuta la semplice autorizzazione, da parte dell'Ufficio di Presidenza della Giustizia amministrativa, a svolgere part time le summenzionate funzioni, si troveranno in una oggettiva posizione di conflitto di interesse, dal momento che è evidente il fatto della commistione in capo ai singoli magistrati del ruolo di giudice e di consigliere del Governo e dell'Amministrazione; da molto tempo si discute, non solo a livello di dottrina pubblicistica, sulla necessità sia di introdurre una disciplina normativa più restrittiva in materia di incarichi governativi da conferire, ai magistrati amministrativi, sia di modificare la stessa Costituzione nella parte in cui cumula nel medesimo Consiglio di Stato la funzione consultiva e quella giurisdizionale; la garanzia dell'imparzialità del giudice esige che questi non sia «prevenuto» e che ogni suo convincimento sull'oggetto della causa si formi all'interno del processo e nel contraddittorio delle parti e che, pertanto, il persistente collegamento strutturale della magistratura amministrativa con il Governo si configura come una lesione delle posizioni giuridiche soggettive dei cittadini a fronte della loro esigenza di ottenere una piena tutela giurisdizionale nei confronti dell'Amministrazione; ciò che maggiormente può nuocere all'immagine stessa del giudice amministrativo è l'impiego troppo frequente ed esteso da parte del Governo del suo potere di conferimento di incarichi extragiudiziari ai magistrati amministrativi; come ebbe a rilevare molti anni fa un grande giurista, Aldo Sandulli, la prassi degli incarichi extragiudiziari mina l'indipendenza e l'imparzialità dei magistrati, dal momento che «sebbene questo pericolo sia bilanciato dalla probità dei magistrati, la moglie di Cesare non deve neppure essere sospettata»; una puntuale applicazione dei princìpi costituzionali soprattutto in materia di giusto processo esigerebbe che i giudici dell'Amministrazione non venissero in alcun modo utilizzati come ausiliari del potere o della pubblica amministrazione; in uno Stato democratico la legittimazione del giudice si fonda sulla fiducia dei cittadini per i quali è essenziale che il giudice, oltre ad esserlo, appaia imparziale -: quanti siano, da un punto di vista numerico, i magistrati del Consiglio di Stato e dei TAR chiamati a far parte dei vari «Uffici cli Gabinetto» dei Ministeri e quanti siano, invece, quelli che, a vario titolo, collaborano presso la Presidenza del Consiglio dei ministri; quale sia l'esatto costo finanziario che grava sul bilancio dello Stato derivante dal riconoscimento degli emolumenti aggiuntivi per tutti i numerosi magistrati amministrativi ai quali sono stati conferiti incarichi di governo nelle strutture di diretta collaborazione delle autorità politiche; quali opportune ed urgenti iniziative si intendano assumere per garantire che il contemporaneo svolgimento delle predette funzioni non si configuri come lesivo del principio costituzionale dell'imparzialità dell'azione amministrativa e dell'esercizio delle funzioni consultive e giurisdizionali, nel preciso momento in cui i medesimi soggetti, dopo aver curato, nelle competenti sedi governative, la predisposizione di atti amministrativi e normativi, ne vengano a conoscenza anche nelle aule di giustizia del Consiglio di Stato e dei TAR.(3-00024)

 
Cronologia
lunedì 22 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00002), presentata dai deputati Franceschini (Ulivo), Migliore (RC-SE), Donadi (IDV), Villetti (RosanelPugno), Sgobio (Com.it), Bonelli (Verdi), Fabris (Pop-Udeur), è approvata con 344 voti favorevoli e 268 contrari.

lunedì 5 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Nassirya, in Iraq, un soldato italiano, impegnato nella missione militare “Antica Babilonia”, perde la vita in un attentato e altri quattro restano feriti.