Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00174 presentata da NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 06/06/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00174 presentata da ANGELA NAPOLI martedì 6 giugno 2006 nella seduta n.009 ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'istruzione - Per sapere - premesso che: alla fine dello scorso mese di maggio 2006 è stata data notizia dell'avvenuto blocco del decreto n. 775/2006 relativo alla sperimentazione scolastica del secondo ciclo a partire dal 1 o settembre 2006; il blocco del decreto è avvenuto ancor prima della data del 1 o giugno 2006 fissata dal Tar Lazio per trattare l'istanza cautelare, prodotta da alcune Regioni, contro l'avvio della sperimentazione decretata dal ministro dell'istruzione della precedente legislatura; il blocco del decreto agevola certamente le Regioni ricorrenti, tutte guidate da Amministrazioni di centro-sinistra, nel loro comportamento processuale, giacché le stesse ricorreranno in tempi brevi direttamente alla trattazione di merito della causa; non v'è dubbio che il blocco del decreto in questione ha creato viva preoccupazione e grande incertezza ai numerosi istituti scolastici che in tutta Italia si sono già attivati per la sperimentazione; l'avvio della sperimentazione scolastica del secondo ciclo aveva avuto espresso parere positivo da parte delle Commissioni permanenti Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica ed il blocco del decreto n. 775/2006 intacca decisamente le prerogative e la libertà di scelta del Parlamento italiano, favorendo esclusivamente le Organizzazioni Sindacali della Scuola e le Regioni ideologicamente avverse al nuovo sistema di istruzione e di formazione; le bloccate richieste di sperimentazione per un buon numero di Istituti scolastici, certamente superiore a quello indicato dal ministro dell'istruzione, creeranno grandi disagi tra i numerosi studenti che avevano già optato per quella scelta, alle loro famiglie ed ai docenti che avevano deliberato favorevolmente alla sperimentazione; peraltro, la decisione del ministro dell'istruzione è avvenuta senza la richiesta di un nuovo motivato parere espresso dalle Commissioni parlamentari competenti, così come richiesto dalla legge n. 53/2003 -: quali saranno i successivi interventi utili a garantire agli studenti un sistema di istruzione e di formazione che, mantenendo salda l'autonomia delle singole istituzioni scolastiche, sia competitivo e garante degli accordi siglati in ambito europeo. (4-00174)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 19 settembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 037 All'Interrogazione 4-00174
presentata da ANGELA NAPOLI Risposta. - Si risponde alla interrogazione parlamentare in esame con la quale l'interrogante lamenta la sospensione del decreto ministeriale 31 gennaio 2006 n. 775, con il quale questo Ministero aveva promosso il «progetto di innovazione» mirato a sperimentare, fin dall'anno scolastico 2006-2007, aspetti significativi della riforma del secondo ciclo di istruzione, prevista dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, la cui entrata a regime è fissata dal medesimo decreto al 1 settembre 2007. In merito alle osservazioni formulate al riguardo dall'interrogante si fa presente che il decreto ministeriale n. 4081 del 31 maggio 2006, con il quale sono stati sospesi gli effetti del decreto ministeriale n. 775 del 31 gennaio 2006, è stato emanato dopo una concreta analisi del contenuto dei progetti presentati dalle scuole e trasmessi al Ministero dagli uffici scolastici regionali. L'esame dei suddetti progetti ha, infatti, evidenziato aspetti di marcata riduttività, se non di vera e propria estraneità, rispetto all'impianto della riforma. Si prospettava dunque una situazione che, se attuata nel concreto, avrebbe prodotto gravi disagi e incertezze negli alunni e nelle loro famiglie con riguardo, in particolare, alla reale natura del titolo conclusivo da rilasciare agli allievi che avessero concluso con esito positivo la frequenza dei corsi proposti in via sperimentale. Si respingono decisamente le affermazioni espresse dall'interrogante circa la volontà dell'amministrazione di consentire alle regioni ricorrenti, attraverso la sospensione della sperimentazione, tempi più rapidi di decisione dei gravami da parte del giudice amministrativo; dette decisioni, infatti, sono di esclusiva competenza degli organi giudiziari e non è riconducibile all'amministrazione alcuna influenza. È comunque volontà dell'amministrazione scolastica creare un clima di dialogo e di confronto istituzionale con gli enti territoriali. Con riguardo poi alla osservazione, che l'avvio della sperimentazione aveva avuto il parere positivo da parte delle Commissioni permanenti cultura della Camera dei deputati e istruzione del Senato della Repubblica e, conseguentemente, per la sospensione del progetto avrebbe dovuto essere nuovamente acquisito il parere delle stesse commissioni parlamentari, si fa presente che la legge n. 53 del 28 marzo 2003, recante delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli, essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, prevede l'acquisizione di detto parere sui decreti legislativi di attuazione e non sugli adempimenti di natura amministrativa successivi alla loro emanazione. Il Decreto ministeriale 31 gennaio 2006 n. 775, sospeso dal Ministro della pubblica istruzione, è stato adottato sulla base di quanto previsto dall'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, alla cui procedura, trattandosi di attività amministrativa, è estranea ogni forma di interpello delle commissioni parlamentari. L'indicazione data dalle commissioni parlamentari, in linea di massima favorevole ad un avvio sperimentale della riforma, costituisce, pertanto, una mera pronuncia accessoria, rispetto all'oggetto principale sul quale le commissioni parlamentari erano chiamate a pronunciarsi. Il Viceministro della pubblica istruzione: Mariangela Bastico.



 
Cronologia
lunedì 5 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Nassirya, in Iraq, un soldato italiano, impegnato nella missione militare “Antica Babilonia”, perde la vita in un attentato e altri quattro restano feriti.

martedì 13 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato respinge le tre mozioni presentate dall'opposizione contro la decisione del Ministro dell'Università e della ricerca Mussi di ritirare l'adesione italiana alla dichiarazione etica europea contro la ricerca sulle cellule staminali.