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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00184 presentata da MINARDO RICCARDO (FORZA ITALIA) in data 06/06/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00184 presentata da RICCARDO MINARDO martedì 6 giugno 2006 nella seduta n.009 MINARDO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: dalle dichiarazioni fatte dal Ministro delle infrastrutture su alcuni articoli di stampa si evince, ad avviso dell'interrogante, che il progetto di raddoppio della strada statale Ragusa-Catania è escluso dalle «grandi opere» che il Ministro intende attuare; si tratta di un'opera importantissima per la provincia di Ragusa il cui progetto è già stato approvato dal Cipe nel marzo scorso e che ad oggi ci troviamo in un fase che in pochi mesi avrebbe dovuto portare a stabilire le procedure d'appalto; si tratta di un'arteria pericolosa, teatro di gravi e mortali incidenti stradali, e per lunghi tratti impraticabile; il Ministro sconosce completamente il nostro territorio e non è forse in grado di comprendere l'importanza del raddoppio dell'arteria che è l'unica via di collegamento con le province di Catania e Siracusa; questo Governo sta ignorando in modo assoluto la Sicilia e la provincia di Ragusa, in particolare -: se il Governo intenda provvedere ad inserire il progetto di raddoppio della strada statale Ragusa-Catania tra le «grandi opere» del suo programma, rispondendo così ad una necessità che i cittadini attendono da troppo tempo e che nel contempo promuove lo sviluppo dei trasporti interni alla Regione. (4-00184)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 27 novembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 077 All'Interrogazione 4-00184
presentata da MINARDO Risposta. - In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta. L'Anas Spa fa conoscere che l'adeguamento dell'itinerario Ragusa-Catania è stato inserito nel primo programma della legge obiettivo. La società stradale ha predisposto il progetto preliminare e lo Studio di impatto ambientale che è stato trasmesso, in data 27 agosto 2004, al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, alla Regione Sicilia e agli altri enti competenti per l'approvazione ai sensi della legge obiettivo. Il ministero dell'ambiente ha espresso parere favorevole con prescrizioni in data 6 settembre 2005. Il Cipe in data 29 marzo 2006 ha approvato in linea tecnica con prescrizioni il progetto preliminare che prevede una strada di categoria «E» con due corsie per senso di marcia, spartitraffico centrale e banchine laterali e con svincoli a livelli sfalsati. L'importo totale dell'intervento ammonta a 1.269 milioni di euro, di cui 51,6 milioni di euro sono stati stanziati ai sensi dell'articolo 11 della legge n. 144 del 1999 e 100 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Sicilia con delibera del 29 settembre 2005. Il completamento della copertura finanziaria è previsto con i meccanismi della legge obiettivo da parte del Cipe trattandosi di opera strategica nazionale. Si fa presente, infine, sulla base della ricognizione effettuata nell'allegato «Infrastrutture» al DPEF 2007-2009, si sta procedendo ad effettuare una serie di incontri con le Regioni in modo da poter individuare congiuntamente gli interventi prioritari sui quali far convogliare le risorse disponibili nel prossimo triennio e di quelle che successivamente verranno rese disponibili. Lo scorso mese di settembre si è tenuto l'incontro con le Amministrazioni regionali siciliane nel corso del quale si sono confrontate le esigenze delle regioni e le effettive disponibilità finanziarie. In tale sede è stata altresì disposta l'apertura di un tavolo di confronto sulle infrastrutture e gli investimenti in Sicilia. Al momento, quindi, l'elenco puntuale degli interventi è in corso di predisposizione e la definitiva individuazione degli stessi scaturirà a seguito della conclusione del processo di condivisione con tutte le regioni italiane. Per quanto riguarda le infrastrutture tese a migliorare la mobilità in Sicilia, si evidenzia che il decreto-legge n. 262 del 3 ottobre 2006 ha previsto il trasferimento della partecipazione azionaria di Fintecna in Stretto di Messina spa ad Anas. Come noto, il capitale di entrambe le società è al 100 per cento di proprietà dello Stato. Queste importanti decisioni sono evidentemente finalizzate a garantire la realizzazione del programma di opere infrastrutturali di adduzione allo stretto, rendendosi necessario rimuovere l'elemento di rigidità costituito dalla previsione della riserva legale di cui alla legge 17 dicembre 1971, n. 1158 cedendo il relativo ramo di azienda ad Anas S.p.A., ferma restando la partecipazione al capitale sociale delle Regioni Sicilia e Calabria nonché di altre società controllate dallo Stato e di amministrazioni ed enti pubblici. Si vuol far riferimento in particolare alle cosiddette opere complementari, funzionali e compensative. Si prevede, inoltre, che le risorse finanziarie inerenti gli impegni assunti da Fintecna s.p.a. nei confronti di Stretto di Messina s.p.a. per la realizzazione del collegamento stabile viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente - una volta che le azioni della Stretto di Messina s.p.a. possedute da Fintecna s.p.a. siano state trasferite ad altra società controllata dallo Stato - saranno attribuite al ministero dell'economia e delle finanze ed iscritte in apposito capitolo del bilancio dello Stato denominato «Interventi per la realizzazione di opere infrastrutturali in Sicilia e in Calabria», il cui utilizzo è stabilito con decreto del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, di intesa con le Regioni Sicilia e Calabria. L'attivazione di tale meccanismo determina il rilancio del programma infrastrutturale nell'area di collegamento tra la Regione Sicilia ed il continente attraverso la realizzazione di opere di adduzione allo stretto, senza onere alcuno per lo Stato e con notevoli implicazioni occupazionali. È di tutta evidenza, quindi, che il Governo con la finanziaria ha puntato soprattutto a salvaguardare quanto era irrinunciabile per la realizzazione delle infrastrutture ritenute prioritarie, e nel contempo, ha rivolto la sua attenzione a quelle misure dirette a fornire copertura ad opere che, ancorché programmate ed in fase di avanzata esecuzione, erano tuttavia prive di risorse impiegabili. Il Ministro delle infrastrutture: Antonio Di Pietro.



 
Cronologia
lunedì 5 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Nassirya, in Iraq, un soldato italiano, impegnato nella missione militare “Antica Babilonia”, perde la vita in un attentato e altri quattro restano feriti.

martedì 13 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato respinge le tre mozioni presentate dall'opposizione contro la decisione del Ministro dell'Università e della ricerca Mussi di ritirare l'adesione italiana alla dichiarazione etica europea contro la ricerca sulle cellule staminali.