Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00001 presentata da MISURACA FILIPPO (FORZA ITALIA) in data 13/06/2006

Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00001 presentata da FILIPPO MISURACA martedì 13 giugno 2006 nella seduta n.010 La XIII Commissione, premesso che: L'Unione europea e gli Stati Uniti hanno firmato il 10 marzo 2006 a Londra un accordo bilaterale sul vino nel quale in particolare vengono accettate alcune pratiche enologiche attuate negli Stati Uniti, anche non coperte da deroghe comunitarie; la firma dell'accordo è giunta dopo diversi incontri spesso molto contrastati, anche perché in virtù del medesimo accordo si permette la libera circolazione in Europa dei vini americani invecchiati artificialmente con l'aggiunta di trucioli di legno, in luogo dell'invecchiamento tradizionale in barrique ; a seguito della sottoscrizione di tale accordo, la Commissione europea ha proposto l'introduzione di tale pratica enologica anche in Europa, sostenendo di voler rendere in questo modo più competitivo in termini di prezzo il vino europeo sui mercati internazionali, per di più non prevedendo neppure l'obbligo di menzionare in etichetta il ricorso all'utilizzo dei trucioli; da notizie di stampa si apprende che il «comitato di gestione vini UE» nella riunione del 2 maggio 2006 sembrerebbe aver raggiunto un accordo di massima tra la maggioranza dei delegati nazionali a favore di tale proposta di regolamento; tutte le normative comunitarie, ed in generale le politiche dell'Unione europea, vanno nella direzione di una maggior attenzione al consumatore e di valorizzazione della qualità dei prodotti agricoli e che dunque l'apertura della Commissione europea all'uso di nuove pratiche enologiche non tradizionali, in particolare l'invecchiamento con truciolato di legno, è incoerente e contraria alle politiche sopra citate; una simile autorizzazione renderebbe vani tutti i tentativi di qualificare le produzioni vitivinicole comunitarie di fronte alla sempre più agguerrita concorrenza internazionale; sul piano delle produzioni vinicole di massa, i paesi emergenti sottraggono a Francia e Italia ampie quote di mercato avvalendosi di costi contenuti legati alla modesta qualità e di grandi dimensioni aziendali che permettono politiche di marketing aggressive e ben organizzate; nel medio lungo periodo si aggiungerà la concorrenza ben più temibile dovuta a Cina e India, che hanno già cominciato a impiantare vigneti e stanno prendendo le misure di questo mercato, così come hanno già fatto per tutti gli altri grandi mercati di consumo; la difesa della qualità dei vini europei passa per la tutela delle tradizioni (alcune nostre aziende producono vino da sette secoli), della sapienza tecnica nata dalla esperienza sul vigneto e delle tecniche che hanno consentito finora di ottenere vini conosciuti e riconosciuti in tutto il mondo, vini della vecchia Europa, un unicum incomparabile con le produzioni similari degli altri continenti; impegna il Governo: a porre in atto tutte le misure ritenute opportune per difendere a livello comunitario le produzioni vitivinicole nazionali ottenute secondo le metodologie tradizionali; ed in particolare ad utilizzare tutti gli strumenti di cui disporre presso le competenti sedi comunitarie per evitare che l'Unione europea autorizzi l'invecchiamento dei vini attraverso l'uso dei truciolati di rovere. (7-00001) «Misuraca, Grimaldi, Licastro Scardino, Minardo, Paolo Russo, Carlucci, Giuseppe Fini, Iannarilli, Marinello, Romele».

 
Cronologia
lunedì 5 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Nassirya, in Iraq, un soldato italiano, impegnato nella missione militare “Antica Babilonia”, perde la vita in un attentato e altri quattro restano feriti.

martedì 13 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato respinge le tre mozioni presentate dall'opposizione contro la decisione del Ministro dell'Università e della ricerca Mussi di ritirare l'adesione italiana alla dichiarazione etica europea contro la ricerca sulle cellule staminali.

domenica 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    26 milioni di elettori (52 % degli aventi diritto) si recano alle urne per esprimere il proprio voto sul referendum costituzionale per la modifica della parte seconda della Costituzione. Il 61,29% degli elettori respinge la modifica.