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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00277 presentata da RUSSO FRANCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 15/06/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00277 presentata da FRANCO RUSSO giovedì 15 giugno 2006 nella seduta n.012 FRANCO RUSSO, CANNAVÒ, DEIANA, PERUGIA e SMERIGLIO. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che: l'azienda Atesia di proprietà del signor Alberto Tripi, che attraverso Almaviva controlla anche la Cos e la Finsiel, ha usufruito di ingenti commesse pubbliche sia da parte dello Stato (per esempio la gestione dei sistemi informativi del Tesoro relativi al bilancio statale) sia di Amministrazioni regionali e locali, oltre che di commesse da parte di aziende controllate dal Ministero dell'economia e delle finanze; fa uso, secondo gli interroganti, ricattatorio di tutte le forme di flessibilità e di bassi salari, giunto fino a licenziamenti discriminatori soprattutto a danno dei membri del Collettivo precari dell'Atesia -: quale sia il numero di contratti tra organi dello Stato e delle Amministrazioni regionali e locali stipulati con aziende del gruppo Almaviva e in particolare con l'azienda Atesia; quale sia l'ammontare delle singole commesse; se tra le clausole contrattuali siano state previste particolari disposizioni a salvaguardia del rispetto dei contratti di lavoro nazionali e aziendali, e delle modalità della loro formazione.(4-00277)

 
Cronologia
martedì 13 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato respinge le tre mozioni presentate dall'opposizione contro la decisione del Ministro dell'Università e della ricerca Mussi di ritirare l'adesione italiana alla dichiarazione etica europea contro la ricerca sulle cellule staminali.

domenica 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    26 milioni di elettori (52 % degli aventi diritto) si recano alle urne per esprimere il proprio voto sul referendum costituzionale per la modifica della parte seconda della Costituzione. Il 61,29% degli elettori respinge la modifica.