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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00038 presentata da DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (FORZA ITALIA) in data 03/07/2006

Atto Camera Interpellanza 2-00038 presentata da SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA lunedì 3 luglio 2006 nella seduta n.017 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, il Ministro della salute, per sapere - premesso che: l'area dell'ex Gasometro di Bari, e attualmente caratterizzata dalla presenza di diverse sostanze inquinanti e pericolose, quali metalli pesanti, composti aromatici, idrocarburi leggeri e pesanti, presenti sia nel sottosuolo che nella falda sottostante, la cui concentrazione è superiore ai limiti previsti per un uso residenziale del suolo, come indicato dal decreto ministeriale del 25 ottobre 1999, n. 471 che stabilisce i criteri, le procedure e le modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati; il crescente livello di pericolosità è causato inoltre sia dal ritrovamento di sostanze inquinanti, anche nei vapori del suolo, che dall'inquinamento della falda che interessa anche una zona esterna al sito; tali sostanze inquinanti stanno provocando rischi inaccettabili per i residenti oltreché per coloro che accedono alle zone limitrofe dell'area in oggetto per ogni motivo, anche professionale, con seri pericoli per la salute tra cui la cancerogenesi, legata alla presenza di composti aromatici, senza contare di come la qualità della risorsa idrica sotterranea sia ormai totalmente compromessa; nell'ottobre 2004 è stato presentato insieme al «Progetto preliminare per la bonifica dell'area da edificare ex Gasometro», un documento di valore tecnico per una analisi di rischio, in base al quale furono esplicitamente confermati i gravi pericoli suesposti a cui i cittadini della zona erano e sono sottoposti, nonché il carattere di urgenza per un intervento di bonifica e messa in sicurezza del sito; all'interno del suddetto documento, è riportata una tabella di sintesi delle sostanze cancerogene che possono provocare seri rischi di malattie neoplastiche, cui sono esposti i residenti, che a seconda della sostanza cancerogena considerata, è da 560 a 17 volte maggiore del livello di rischio ritenuto accettabile (10 -6 ) dalla collettività internazionale e considerato come limite normativo in Italia fino alla fine di aprile 2006; inoltre il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante «Norme in materia ambientale» ha previsto un livello di rischio accettabile (10 -5 ) maggiore di quello precedente (10 -6 ) per cui le condizioni di esposizione a gravi rischi per la salute dei residenti dell'area dell'ex gasometro, sono tuttora da 56 a 1,7 volte superiore al massimo ritenuto ammissibile; fino ad oggi l'amministrazione comunale di Bari, ha omesso qualsiasi intervento efficace, al fine di tutelare la salute dei cittadini che vivono nelle zone limitrofe dell'ex Gasometro di Bari -: quali urgenti iniziative si intendano adottare per risolvere una situazione non più tollerabile che pone in una palese condizione di grave rischio la salute della popolazione residente nell'area limitrofa dell'ex Gasometro, considerando anche che le recenti norme in materia ambientale contenute nel decreto legislativo 3 aprile 2006, 152, prevedono dei livelli massimi di sostanze pericolose per la salute, che sono stati certamente superati nell'area in questione. (2-00038) «Di Cagno Abbrescia».





 
Cronologia
mercoledì 28 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 1 contrario, l'emendamento 1.1000, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.325 di conversione del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

martedì 4 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 1 contrario, l'emendamento 1.2000, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.379 di conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.