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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00520 presentata da FRANZOSO PIETRO (FORZA ITALIA) in data 12/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00520 presentata da PIETRO FRANZOSO mercoledì 12 luglio 2006 nella seduta n.024 FRANZOSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il decreto ministeriale 27 marzo 2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2006 prevede che il termine ultimo, e quindi perentorio, entro cui i comuni sono tenuti ad approvare il bilancio di previsione per l'anno 2006 è fissato al 31 maggio 2006; il prefetto di Taranto, in data 1 o giugno 2006, ha regolarmente diffidato sindaco, presidente del consiglio e consiglieri comunali del comune di Grottaglie (Taranto) a provvedere in merito entro e non oltre 20 giorni dalla data di ricezione delle diffida medesima; per un'anomala circostanza la nota spedita dalla prefettura di Taranto è stata protocollata in data 6 giugno 2006; il Consiglio di Stato, sezione VI, con sentenza n. 4657 del 4 settembre 2001, ha sancito che «la data di ricezione di un atto inviato a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, è quello risultante dalla cartolina di ritorno e non quella successiva di assunzione a protocollo della posta in arrivo, da parte della pubblica amministrazione destinataria, stante la natura interna del protocollo e l'inidoneità a costituire da solo mezzo di prova in favore della stessa pubblica amministrazione che lo gestisce, in contrasto con la certificazione proveniente dall'ufficio postale»; nella diffida inviata dal prefetto di Taranto al sindaco, al presidente del consiglio e a tutti i consiglieri comunali è prescritto tassativamente che il consiglio comunale avrebbe dovuto approvare il bilancio di previsione 2006 entro e non oltre i 20 giorni dalla data di ricevimento della stessa, adempimento che quindi, tenendo conto della data di protocollo, sarebbe dovuto essere approvato entro il 26 giugno ultimo scorso; la prefettura di Taranto pare non abbia mai fornito, in quanto non avrebbe potuto fornire, alcuna proroga in merito all'approvazione del bilancio di previsione; avvenuta la proclamazione degli eletti al nuovo consiglio comunale di Grottaglie, il sindaco convocava lo stesso in data 28 giugno 2006, ignorando il termine abbondantemente scaduto per l'approvazione del bilancio di previsione 2006; il Consiglio di Stato, con decisione n. 666 del 2000, ha chiarito che il consiglio comunale trascorso resta in carica fino alla proclamazione degli eletti e ben può deliberare il bilancio di previsione anche se composto da membri non più eletti nella tornata elettorale successiva; né è peraltro plausibile una diversa determinazione della decorrenza del termine a far tempo dalla proclamazione degli eletti, tanto che i nuovi consiglieri non hanno ricevuto diffida alcuna da parte del prefetto di Taranto; il signor prefetto di Taranto, informato - a mezzo telegramma inviatogli in data 27 giugno 2006 - di quanto in premessa, non si è ancora espresso sul merito -: se e quali interventi intenda adottare il Ministro in indirizzo e se intenda invitare il signor prefetto di Taranto ad esprimersi in merito a quanto in premessa e, qualora il caso lo richieda, a valutare lo scioglimento del consiglio comunale del Comune di Grottaglie (Taranto), ai sensi e per gli effetti dell'articolo 141 del Testo unico, n. 267 del 2000.(4-00520)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata mercoledì 17 gennaio 2007 nell'allegato B della seduta n. 093 All'Interrogazione 4-00520
presentata da FRANZOSO Risposta. - La procedura di approvazione del bilancio preventivo del comune di Grottaglie (Taranto), avvenuta comunque il 28 giugno scorso, è una complessa vicenda che si innesta nel procedimento elettorale del 28 e 29 maggio, che ha visto l'elezione del sindaco di quel comune ed il rinnovo dell'organo consiliare. A seguito della mancata approvazione dello strumento di bilancio entro il termine previsto del 31 maggio 2006, il prefetto di Taranto il 1 o giugno 2006 con raccomandata a.r., che perveniva al Comune in data 5 giugno e veniva protocollata il giorno successivo, provvedeva a diffidare il sindaco ed i consiglieri uscenti perché adottassero il documento economico-contabile. Nello stesso giorno il sindaco neo-eletto comunicava che, con atto n. 232 del 27 aprile 2006, la giunta comunale uscente aveva provveduto ad adottare lo schema di bilancio 2006 aggiungendo, contestualmente, che la chiusura della sessione di bilancio coincideva con lo svolgimento delle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio u.s., per cui l'amministrazione uscente - nella riunione dei Presidenti dei Gruppi consiliari - riteneva di dover temporaneamente soprassedere rimandando l'adempimento di un atto, doveroso per legge, al nuovo consiglio che si sarebbe insediato nei giorni successivi. Solo il successivo 15 giugno 2006 veniva notificata ai 30 consiglieri uscenti la diffida contenuta nella prefettizia del 1 o giugno 2006, mentre il giorno successivo l'Ufficio centrale di quel comune provvedeva a proclamare i nuovi consiglieri ed il Consiglio comunale veniva convocato per la convalida degli eletti e per l'approvazione bilancio 2006 per il 28 giugno. A seguito dell'adozione del provvedimento consiliare n. 10 del 28 giugno 2006 di approvazione del bilancio preventivo per l'esercizio 2006, sono automaticamente caducati gli effetti conseguenti al provvedimento di diffida che, peraltro, non risulta mai notificato ai nuovi consiglieri, atteso che gli stessi - come precisato - sono stati proclamati eletti il giorno successivo alla data di notifica del medesimo provvedimento ai consiglieri uscenti. In considerazione della peculiare situazione venutasi a determinare, il Ministero dell'interno, a seguito di specifico quesito del prefetto di Taranto, ha ritenuto necessario attendere l'insediamento dei nuovi organi ai fini dell'attivazione delle procedure previste dall'articolo 141, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Ciò in quanto la natura interlocutoria dell'atto di diffida ed il carattere sanzionatorio della successiva, eventuale fase di scioglimento del consiglio comunale andavano rivolti nei confronti di un unico destinatario, pienamente legittimato in virtù del rinnovo elettorale. Alla luce di tale orientamento la Prefettura ha ritenuto che, nel caso di Grottaglie, non si è determinato un inadempimento in capo all'organo neoeletto ed il bilancio approvato esplica i suoi effetti giuridici ove non sia eventualmente deciso diversamente dall'autorità giurisdizionale. Al riguardo, per completezza s'informa che la delibera di approvazione del bilancio di previsione 2006, del bilancio pluriennale 2006/2008 e degli atti connessi è stata impugnata davanti al TAR di Lecce con due distinti ricorsi presentati da altrettanti consiglieri comunali. I ricorsi sono stati trattati alle udienze del 6 settembre e 8 novembre scorso ma, secondo quanto riferito dalla Prefettura di Taranto, a tutt'oggi non si conoscono le determinazioni dell'autorità giurisdizionale adita. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alessandro Pajno.



 
Cronologia
martedì 11 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Franco Bile è eletto Presidente della Corte costituzionale.

mercoledì 12 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Medio Oriente, dopo l'uccisione di otto militari e il rapimento di altri due da parte di Hezbollah, Israele attacca il Libano.

giovedì 13 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva , con 334 voti favorevoli e 251 contrari, l'articolo unico del d.d.l. C.1287 di conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.