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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00537 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (L' ULIVO) in data 13/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00537 presentata da ALESSANDRO NACCARATO giovedì 13 luglio 2006 nella seduta n.025 NACCARATO e COLASIO. - Al Ministro dell'istruzione. - Per sapere - premesso che: l'articolo 35, comma 5, della legge n. 289 del 2002 (Finanziaria 2003) prevede che il personale docente dichiarato inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, dalla commissione medica operante presso le aziende sanitarie locali, qualora chieda di essere collocato fuori ruolo o utilizzato in altri compiti, è sottoposto ad accertamento medico da effettuare dalle apposite commissioni ASL. Inoltre il personale docente collocato fuori ruolo o utilizzato in altri compiti per inidoneità permanente ai compiti di istituto può chiedere di transitare nei ruoli dell'amministrazione scolastica o di altra amministrazione statale o ente pubblico. Il predetto personale, qualora non transiti in altro ruolo, viene mantenuto in servizio per un periodo massimo di cinque anni dalla data del provvedimento di collocazione fuori ruolo o di utilizzazione in altri compiti. Decorso tale termine, si procede alla risoluzione del rapporto di lavoro sulla base delle disposizioni vigenti. Per il personale già collocato fuori ruolo o utilizzato in altri compiti, il termine di cinque anni decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge (1 o gennaio 2003); con la Circolare Ministeriale n. 231 del 24 gennaio 2003, il Ministero dell'istruzione (MIUR) ha previsto che le visite mediche di controllo per il personale di cui si tratta non si effettuino più presso le aziende sanitarie locali competenti per territorio ma bensì presso dalle commissioni mediche istituite dal Ministero dell'economia e delle finanze; le risultanze di tali visite di controllo determinano, nel caso di conferma della diagnosi, la modifica del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato con scadenza quinquennale, al più tardi il 31 dicembre 2007; in questo periodo il dipendente non sa se la ricerca di altri compiti sia lasciata alla sua iniziativa o sia assistita dal MIUR; se al termine del quinquennio il dipendente non sarà transitato ad altro incarico l'amministrazione provvederà alla risoluzione del contratto; sul punto si sono esercitati diversi Tribunali Amministrativi Regionali e, in seconda battuta, il Consiglio di Stato ha affermato che «l'esercizio del diritto al lavoro deve essere reso effettivo e non può essere rimesso alle valutazioni discrezionali dell'amministrazione (...)». I Tribunali di Roma e di Parma, Sezioni del Lavoro, hanno ritenuto di dover sottoporre alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 35 della Finanziaria 2003 rispetto agli articoli 2, 3 e 35 della Costituzione; attualmente, secondo la stima delle associazioni sindacali, i docenti che vivono in questa condizione di incertezza da oltre cinque anni sono più di seimila -: se il Ministro sia al corrente della situazione generata dalla norma di cui in premessa e se il Ministro intenda superare e risolvere le situazioni descritte con una circolare interpretativa o con altri specifici provvedimenti.(4-00537)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedì 28 dicembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 091 All'Interrogazione 4-00537
presentata da NACCARATO Risposta. - Nell'interrogazione parlamentare in esame, l'interrogante esprime preoccupazioni in merito all'applicazione dell'articolo 35, comma 5, della legge n. 289 del 2002 (Finanziaria 2003), riguardante il personale docente dichiarato inidoneo alla propria funzione per motivi di salute ma idoneo ad altri compiti. Le misure contenute nell'articolo 35, comma 5, della legge n. 289 del 2002 (Finanziaria 2003), riguardano, secondo le ultime rilevazioni effettuate, circa 7000 dipendenti che attualmente sono impegnati in compiti diversi dall'insegnamento, presso le istituzioni scolastiche e gli uffici dell'Amministrazione periferica. Le iniziative del Ministero volte a favorire il transito in altre Amministrazioni dei docenti inidonei, attivate col supporto del Ministero dell'economia e delle finanze e del Dipartimento per la funzione pubblica e attraverso la costituzione di tavoli di confronto con le Organizzazioni Sindacali, si sono rivelate subito problematiche. Tenuto conto dell'orientamento interpretativo espresso dal Consiglio di Stato - il quale, come è noto, ha affermato che «l'esercizio del diritto al lavoro deve essere reso effettivo e non può essere rimesso alle valutazioni discrezionali dell'Amministrazione» - e considerato altresì che la materia regolata dalla citata disposizione legislativa è riservata alla contrattazione collettiva, riguardando profili attinenti alla disciplina del rapporto di lavoro, il Ministero aveva avviato, con nota n. 807 del 13 dicembre 2004 diretta al responsabile del Dicastero della funzione pubblica, la procedura prevista dall'articolo 41, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 per definire l'apposito atto di indirizzo da inviare all'Aran. Tale procedura si è conclusa soltanto lo scorso 7 febbraio 2006 con l'approvazione finale, da parte dell'Organismo di coordinamento dei comitati di settore, del predetto atto di indirizzo. In esso sono stabilite le direttive a cui l'Aran deve attenersi per definire con le Organizzazioni Sindacali rappresentative di tutti i comparti di contrattazione le modalità ed i criteri per l'equiparazione professionale dei docenti inidonei, ai fini della mobilità prevista dalla norma finanziaria in esame. Poiché all'avvio della nuova legislatura il tavolo negoziale non risultava convocato da parte dell'Aran, e tenuto conto della circostanza che sono trascorsi quasi quattro dei cinque anni previsti dal legislatore per realizzare i processi di mobilità che consentirebbero al personale inidoneo di evitare la risoluzione del rapporto di lavoro, il Ministro Fioroni, con nota n. 467 del 3 luglio 2006, ha chiesto al responsabile del Dicastero per le riforme e l'innovazione nelle pubbliche amministrazioni di rinnovare la procedura di contrattazione sulla base dell'atto di indirizzo già approvato. Tale richiesta è stata positivamente riscontrata dalla nota n. 28848 del 27 luglio 2006 del predetto Dicastero con la quale si è invitata l'Aran ad aprire sollecitamente le trattative per la definizione dell'accordo di cui sopra. A ciò ha fatto seguito la convocazione, da parte della medesima Agenzia, del tavolo negoziale per il 6 settembre 2006. Nel contempo, nell'ambito degli interventi per il rilancio della scuola pubblica, contenuti nel disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, finanziaria 2007, è stata prevista la predisposizione di un piano organico di mobilità compartimentale e intercompartimentale presso gli uffici dell'Amministrazione scolastica nonché presso le altre amministrazioni pubbliche. La norma proposta cadenza temporalmente l'iter ai fini di una efficace soluzione del problema per garantire al personale in esame un sicuro approdo in un posto di lavoro coerente con le proprie aspettative. A tal fine è previsto che il piano venga definito entro e non oltre il 30 giugno 2007; conseguentemente è disposta la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2008, del termine fissato dalle disposizioni di cui all'articolo 35, comma 5 della legge 27 dicembre 2002, n. 289. Il Viceministro della pubblica istruzione: Mariangela Bastico.



 
Cronologia
mercoledì 12 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Medio Oriente, dopo l'uccisione di otto militari e il rapimento di altri due da parte di Hezbollah, Israele attacca il Libano.

giovedì 13 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva , con 334 voti favorevoli e 251 contrari, l'articolo unico del d.d.l. C.1287 di conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.