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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01287/017 presentata da ALLASIA STEFANO (LEGA NORD PADANIA) in data 13/07/2006

Atto Camera Ordine del Giorno 9/1287/17 presentato da STEFANO ALLASIA giovedì 13 luglio 2006 nella seduta n.025 La Camera, premesso che: in sede di costituzione del nuovo Governo sono stati nominati diciotto ministri con portafoglio e sette senza. Poiché però i ministeri erano in tutto quattordici, con un decreto-legge approvato dal primo Consiglio dei ministri ne sono stati creati quattro nuovi tra i quali il Ministero del commercio internazionale; il cosiddetto «spacchettamento» di diversi ministeri attuato dal Governo ha portato alla nascita del Ministero del commercio internazionale: di fatto è stato ripristinato il vecchio Ministero per il commercio con l'estero, peraltro arricchito dalle competenze che nel precedente esecutivo facevano capo al Ministero delle politiche comunitarie; quanto previsto dal decreto-legge in esame è una ulteriore sconfessione della «riforma Bassanini», la quale, tra i vari accorpamenti, aveva unito il commercio estero al Ministero dell'industria, sulla base del presupposto che le politiche commerciali costituissero una parte sempre più rilevante delle politiche industriali di un paese, negli altri paesi, le competenze delle politiche commerciali sono assegnate per lo più ai ministeri dell'industria e in qualche altro caso ai ministeri degli esteri. L'importanza che il commercio estero riveste in un paese come l'Italia, nonché la complessità del nostro sistema istituzionale, fa sì che la scelta di un ministero a se stante debba necessariamente essere considerata una soluzione inefficiente; in questi ultimi anni si è assistito a una poderosa crescita del numero degli attori pubblici impegnati a vario titolo nell'attività di promozione all'estero, con nove enti e con ben sette ministeri che svolgono azioni in favore dell'internazionalizzazione del paese. A livello locale, poi, l'attivismo intorno a eventi promozionali ha assunto caratteri patologici: non solo le regioni con proprie agenzie e spesso con sportelli all'estero, ma anche province e comuni, per non parlare delle camere di commercio locali; l'attuale assetto giuridico-amministrativo che governa le istituzioni deputate allo scopo porta ad avere un processo decisionale eccessivamente lento e caratterizzato da numerosi e spesso inutili passaggi burocratici: tavoli, commissioni, cabine di regia vengono istituite a livello ministeriale con troppa frequenza finendo per rallentare e complicare decisioni che per loro natura dovrebbero essere agili e tempestive. Inoltre, meccanismi decisionali basati su modalità di tipo «concertativo» rendono più difficile scelte selettive e strategiche favorendo, al contrario, meccanismi

inerziali basati su una distribuzione a pioggia delle risorse su un numero elevato di azioni promozionali; quando nello stesso decreto si spezzettano le competenze del dipartimento delle politiche di sviluppo tra Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero dello sviluppo economico e Presidenza del Consiglio dei ministri, ci si chiede quali sono le conseguenze per i processi di programmazione degli investimenti pubblici, se vi sia stata una analisi in merito e soprattutto se siano stati sentiti i principali attori della politica stessa (le regioni, ad esempio). La problematica è che allontanando le decisioni in materia di investimenti dalla gestione del bilancio sarà molto più difficile rispettare i programmi di spesa, impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative volte a potenziare il coordinamento delle strutture operanti nella promozione internazionale, facendo in modo che le regioni contribuiscano comunque alla definizione delle linee guida nazionali, al fine di potere competere liberamente nell'attrazione degli investimenti dall'estero e nel marketing territoriale, chiarendo il limite netto che esiste tra le competenze in materia di assistenza e promotion e quelle della diplomazia economica, attività indispensabili per lo sviluppo di una decisa strategia di sistema paese che, come altri paesi europei nostri competitors , riesca ad esprimere una massa critica realmente di peso. 9/1287/17. Allasia.

 
Cronologia
mercoledì 12 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Medio Oriente, dopo l'uccisione di otto militari e il rapimento di altri due da parte di Hezbollah, Israele attacca il Libano.

giovedì 13 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva , con 334 voti favorevoli e 251 contrari, l'articolo unico del d.d.l. C.1287 di conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.