Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00569 presentata da MIGLIORE GENNARO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 17/07/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00569 presentata da GENNARO MIGLIORE lunedì 17 luglio 2006 nella seduta n.026 MIGLIORE. - Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il centro diurno «Simona Carratù» di Aversa in provincia di Caserta ha assistito egregiamente fino ad oggi persone disabili in gravi e gravissime condizioni e le loro famiglie; questo centro fu fondato nel 2002 mediante un protocollo di intesa tra ASL Caserta 2 (CE/2), comune di Aversa e l'associazione di volontariato «comunità missioni» (iscritta al Registro regionale del volontariato con decreto n. 15984 del 4 novembre 1999); il direttore generale dell'ASL CE/2 era, allora, il dottor Franco Rotelli, il quale raccolse l'eredità di Franco Basaglia. Per la prima volta in Italia, e proprio nel centro Carratù, il dottor Rotelli introdusse una nuova metodologia di erogazione dei servizi di assistenza: i budget di cura - progetti terapeutico-riabilitativi individuali, un pacchetto di servizi modulato secondo le esigenze di ogni disabile. Si tratta dell'applicazione della legge n. 328 del 2000, che riunisce efficacemente le parti interessate: istituzioni, famiglie e un'associazione di volontariato straordinaria che, gratuitamente senza scopo di lucro, gestisce i budget e garantisce un servizio impeccabile attraverso volontari e professionisti esterni qualificati; nel maggio 2004 la direzione dell'ASL CE/2 di Aversa passò alla dottoressa Angela Ruggiero e quella realtà straordinaria e destinata a crescere e a proporsi come esempio anche per altre regioni, secondo l'interrogante, fu mortificata a causa dell'introduzione di una nuova struttura organizzativa voluta dal nuovo corpo dirigenziale dell'ASL CE/2 che non condivise l'utilizzo di strumenti così innovativi quali i budget di cura; infatti i budget di cura non vennero rinnovati, gli impegni vennero disattesi e le spettanze per i professionisti esterni non vennero liquidate per più di un anno; da maggio 2005 cominciarono le proteste e le manifestazioni da parte del comitato delle famiglie del centro fino allo sciopero della fame nel luglio 2005, per evitare che la nuova direzione dell'ASL CE/2 decretasse la chiusura del centro Carratù; a questo punto, pressata dall'opinione pubblica, vennero promossi progetti per rilanciare le attività del Centro diurno; promesse che si rivelarono infondate giacché i budget di cura-progetti individuali erano scaduti, i fondi non vennero mai erogati e il 3 luglio 2006 il centro diurno Carratù è stato chiuso; l'ASL CE/2 ha demandato alla finanziaria So.Re.Sa. S.p.A. il pagamento dei crediti verso il terzo settore, comprese le spettanze del centro diurno «Simona Carratù», per i servizi socio sanitari relativi all'anno 2005. Tale operazione appare all'interrogante impropria in quanto i capitoli di spesa dei «fondi budget di cura», costituiti con soldi dei vari enti tra cui i vari comuni, non possono essere gestiti dall'ASL CE/2 come fondi propri, dato che in tal modo si contravviene all'accordo di programma stipulato con il dottor Franco Rotelli; è da considerare inoltre che il comune di Aversa ha versato le proprie quote economiche all'ASL CE/2, ma essa non ha provveduto a pagare le spettanze dovute agli enti del terzo settore; l'ASL CE/2 nel periodo gennaio-giugno 2006 non ha rinnovato i contratti di 80 dipendenti che in base all'accordo di Programma erano impiegati nella gestione amministrativa dei budget, causando l'interruzione di tutti i budget di cura e paralizzando l'attività del centro diurno «Simona Carratù»; tale decisione dell'ASL CE/2 non è stata in alcun modo concertata con i comuni i quali contribuiscono con parte dei fondi per la gestione ed erogazione dei servizi socio-sanitari budget di cura -: se sia a conoscenza dei fatti descritti; se non ritenga necessario attivare i poteri ispettivi richiamati all'articolo 1, comma 172, della legge n. 311 del 2004 e in che modo intenda eventualmente intervenire. (4-00569)
Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 19 settembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 037 All'Interrogazione 4-00569
presentata da MIGLIORE Risposta. - La Prefettura - Ufficio territoriale del Governo di Caserta, ha comunicato che nel 2002 l'Asl CE/2, con determinazione dirigenziale n. 2006 del 2002, ha avviato una nuova metodologia di erogazione dei servizi integrati a favore di soggetti, portatori di problematiche che richiedono interventi di assistenza, cura e riabilitazione, basata sui «Progetti terapeutici riabilitativi individuali» (PTRI), sostenuti da specifici budget. È stato istituto a tale scopo un elenco di privati ritenuti idonei alla cogestione degli stessi PTRI, nel quale è stata ricompresa l'Associazione di volontariato «Comunità Missioni», che espleta le proprie attività assistenziali di concerto con il Distretto Sanitario n. 24 dell'Asl CE/2 ed il Comune di Aversa. Nell'anno 2003, il Direttore Generale pro-tempore dell'Asl suddetta ed il Comune stipularono con l'Associazione un protocollo d'intesa (determinazione del Direttore generale n. 1046 del 18 aprile 2003), il quale prevedeva l'assegnazione a titolo gratuito alla «Comunità Missioni», da parte dell'Azienda sanitaria, di locali siti in Aversa, in Viale Europa, originariamente destinati a sede di Residenza sanitaria assistita (RSA) in base all'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, per l'espletamento delle attività di un centro diurno per disabili, denominato «Simona Carratù», nonché per la cogestione di 4 progetti terapeutici individuali, procedendo al cofinanziamento delle attività statutarie dell'Associazione. Dopo la scadenza di tale protocollo, l'attuale Direttore generale della Azienda sanitaria ha avviato alcune iniziative, finalizzate a ridefinire i rapporti con l'associazione «Comunità Missioni», richiedendo il parere del competente ufficio regionale in merito alla possibilità di cambio di destinazione d'uso dei locali in cui era stato temporaneamente istituito il centro «Carratù». L'Asl CE/2 ha cercato di garantire la continuità degli interventi svolti dalla stessa Associazione a favore dei disabili, rimodulando e proseguendo la cogestione dei progetti individuali assegnati, il cui numero era stato incrementato fino a 13. Ai disabili che frequentano il centro diurno in questione, l'Ufficio di Piano dell'ambito territoriale C/3 ha garantito il servizio di trasporto, al fine di diminuire gli oneri a carico dei familiari e dell'Associazione «Comunità Missioni». Per individuare una soluzione in grado di assicurare la tutela degli assistiti ed il rispetto della normativa vigente, si sono svolti diversi incontri tra i rappresentanti dell'Asl CE/2 e dei Comuni competenti, al fine di reperire nuovi locali da adibite a sede del centro «Carratù». Il Sindaco di Aversa, nel corso di una riunione svolta presso la Prefettura di Caserta in data 10 giugno 2005, ha prospettato la soluzione, di acquistare, da parte dell'Amministrazione comunale, un immobile di proprietà dell'Asl l' ex Ospedale psichiatrico, in cui poter ospitare il centro diurno in questione. Tuttavia, poiché questo immobile deve essere acquisito e ristrutturato ad opera del Comune di Aversa, si devono ipotizzare tempi medio-lunghi per l'operatività di tali interventi. La Regione Campania, con nota n. 0720369 del 2 settembre 2005, ha segnalato l'impossibilità di mutare la destinazione d'uso dei locali in cui è ubicato il centro diurno dell'associazione «Comunità Missioni», invitando il Direttore generale dell'Asl CE/2 ed il Sindaco di Aversa a ricercare un'intesa, al fine di reperire luoghi alternativi idonei alla realizzazione delle attività del centro: a tale ipotesi, però, l'associazione non ha aderito. In merito ai PTRI cogestiti con l'associazione, l'Asl suddetta ha riferito che essi, hanno subito dei ritardi nelle procedure di rimodulazione e rinnovo solo dal mese di gennaio 2006, conseguenti alla scadenza al 31 dicembre 2005 dei contratti del personale a tempo determinato impegnato nelle attività socio-sanitarie integrate. L'Asl CE/2 ha ribadito nel Documento di Programmazione strategica nelle aree di integrazione socio-sanitaria (delibera del Direttore generale n. 558 del 5 dicembre 2005), la volontà di sostenere i percorsi di inclusione avviati. Ciò sembra trovare, conferma anche nel progressivo incremento del numero di PTRI cogestiti con l'associazione «Comunità Missioni», passati da 4 a 13 con due nuovi progetti avviati il 7 luglio 2006. In particolare, in merito a tali Progetti, il Distretto sanitario 34 dell'Asl CE/2 ha riferito quanto segue: due PTRI sono operativi dal 7 luglio 2006, per mesi 6; un altro PTRI, con scadenza alla data del 31 dicembre 2006, sarà rimodulato su richiesta dell'utente; quanto ai PTRI scaduti tra il 1 gennaio 2006, ed il 31 maggio 2006, per tre di essi sono state ultimate, da parte dell'Asl CE/2, le procedure di valutazione e si sta predisponendo la determinazione di riattivazione con riconoscimento del pregresso, mentre per un altro progetto è in atto la valutazione; per i PTRI scaduti tra il 1 giugno 2006, ed il 30 giugno 2006, sono in corso le procedure relative alla riattivazione; sono state liquidate tutte le fatture in giacenza relative a quattro PTRI in corso, sino al 31 marzo 2006; per le fatture riguardanti il mese di aprile 2006, sono in corso le procedure di controllo per la successiva fase di liquidazione. Il ministero della salute, nell'ambito della propria competenza istituzionale e tenuto conto delle indicazioni contenute nella legge 8 novembre 2000, n. 328 e nel recente Piano sanitario nazionale 2006 - 2008, (decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2006), conferma la propria attenzione sulla realizzazione dei progetti in atto e sulle ulteriori iniziative che verranno intraprese dall'Asl CE 2 a vantaggio degli assistiti. Il Sottosegretario di Stato per la salute: Antonio Gaglione.