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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00578 presentata da ALLASIA STEFANO (LEGA NORD PADANIA) in data 18/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00578 presentata da STEFANO ALLASIA martedì 18 luglio 2006 nella seduta n.027 ALLASIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il quartiere San Salvario, a Torino, vive da anni una vera e propria emergenza criminalità a causa della massiccia presenza di immigrati, per lo più clandestini, dediti allo spaccio di stupefacenti ed alla prostituzione; le strade del quartiere sono sempre più spesso teatro di regolamenti di conti tra bande di spacciatori per il controllo del territorio e del mercato degli stupefacenti: nordafricani, senegalesi e nigeriani si affrontano a lanci di bottiglie e bastonate, creando seri e concreti pericoli per l'incolumità degli onesti cittadini; nella notte tra il 12 ed il 13 luglio 2006, in via Baretti angolo via Belfiore, hanno avuto luogo nuovi scontri tra immigrati, provocando la reazione dei cittadini. Un centinaio di residenti è sceso in piazza per affrontare una trentina di pusher di varie nazionalità: ed è solo per pura fortuna che nell'improvvisato regolamento di conti da Far West non vi sono stati feriti, dato che la situazione avrebbe potuto facilmente degenerare; in relazione alla situazione venutasi a creare nel loro quartiere, gli abitanti della zona hanno presentato in Comune e in Prefettura una petizione sottoscritta da numerose decine di persone per chiedere il ripristino della legalità; la massiccia presenza di phone center, che sorgono come funghi a distanza di pochi metri l'uno dall'altro, è sospettata di essere in stretta relazione con quanto accade nel predetto quartiere, giacché si tratta di esercizi che possono offrire coperture ad attività illecite, come il riciclaggio di denaro sporco, l'immigrazione clandestina e lo spaccio di sostanze stupefacenti -: se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti nella premessa; quali provvedimenti intenda adottare per ripristinare la legalità nel quartiere di San Salvario a Torino; se non si intenda avviare un progetto pilota speciale, che preveda l'impiego massiccio delle forze dell'ordine, per ripristinare il controllo pieno del territorio in questo quartiere. (4-00578)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 22 gennaio 2007 nell'allegato B della seduta n. 095 All'Interrogazione 4-00578
presentata da ALLASIA Risposta. - Come segnalato dall'interrogante, il 12 luglio 2006, in seguito ad una lite scatenatasi tra gli avventori extracomunitari di un locale del quartiere San Salvario, in Torino, circa centocinquanta residenti sono scesi in strada per protestare, anche al fine di ottenere una più capillare presenza delle Forze di polizia sul territorio. Il tempestivo intervento degli equipaggi di alcune volanti ha impedito il degenerare della situazione. È noto che il quartiere in parola, anche per la vicinanza alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, costituisce un'area metropolitana definita «a rischio», in quanto caratterizzata dalla consistente presenza di cittadini extracomunitari, molti dei quali tossicodipendenti e dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle ore pomeridiane e serali, si registra anche la presenza di gruppi di extracomunitari che sono soliti consumare bevande alcoliche, i cui contenitori vuoti, spesso bottiglie di vetro, vengono abbandonati vicino ai cassonetti dei rifiuti o direttamente sul manto stradale. Pertanto, con ordinanza del Prefetto di Torino del 29 maggio 2006, nell'area in questione è stata vietata la vendita per asporto, il consumo e la detenzione in luogo pubblico di bevande in contenitori idonei a recare offesa alla persona. Ciò ha determinato effetti positivi sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, grazie soprattutto all'impegno profuso dalle Forze dell'ordine nel fare osservare detto provvedimento. La situazione del quartiere San Salvario è seguita con molta attenzione dalle Autorità di pubblica sicurezza e dalle Forze di polizia, le cui strategie di prevenzione e di contrasto dei reati sono andate ben oltre le ordinarie attività di controllo del territorio. Infatti, ai quotidiani servizi di prevenzione generale, volti al mantenimento della pacifica coesistenza tra i cittadini ed al tranquillo svolgimento di tutte le attività economiche presenti nella zona, si aggiungono, con programmazione periodica, servizi straordinari che, svolti con l'ausilio di unità di rinforzo del Reparto mobile e del Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato, sono finalizzati alla repressione di qualsiasi attività illecita, nonché alla individuazione e all'allontanamento degli stranieri irregolari. Tali operazioni hanno consentito alla Polizia di Stato, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e di ottobre del corrente anno, l'identificazione di 900 persone - 68 delle quali sono state arrestate, mentre altre 86 sono state deferite all'autorità Giudiziaria in stato di libertà - ed il sequestro di circa 67 Kg di sostanze stupefacenti. Vengono, altresì, sottoposte a costanti verifiche, con elevazione di contravvenzioni per le irregolarità amministrative eventualmente riscontrate, i numerosi esercizi commerciali e i «phone center» distribuiti nel quartiere in parola. In particolare, si segnala che precise disposizioni dell'Amministrazione comunale, specificatamente adottate per finalità di prevenzione generale, limitano gli orari di apertura e di chiusura di detti esercizi nella fascia oraria compresa tra le ore 9,00 e le ore 20,00. Concorre a vigilare sull'osservanza di dette disposizioni amministrative la competente Polizia municipale. Si segnala infine, secondo quanto riferito dal Questore, che dette misure hanno certamente migliorato la percezione di sicurezza dei residenti, tanto che sia il locale «comitato spontaneo», sia singoli cittadini hanno in più occasioni esternato la loro soddisfazione per l'operato delle Forze dell'ordine. Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.



 
Cronologia
sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.

mercoledì 19 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La Commissione europea apre una procedura di infrazione contro l'Italia per contestazioni avanzate sulla legge 3 maggio 2004, n. 112 (“legge Gasparri”), in quanto lesiva della concorrenza.