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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00615 presentata da CASSOLA ARNOLD (VERDI) in data 19/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00615 presentata da ARNOLD CASSOLA mercoledì 19 luglio 2006 nella seduta n.028 CASSOLA, BORGHESI, POLETTI, MURA e EVANGELISTI. - Al Ministro dell'interno . - Per sapere - premesso che: il fenomeno dilagante della violenza sui minori nonché della loro scomparsa, impone un sempre maggiore impegno locale, nazionale e internazionale; solo in Italia, le Forze dell'ordine avviano circa 3000 ricerche di minori scomparsi, e anche se l'80 per cento dei casi si risolve ogni anno, il fenomeno è socialmente rilevante ed anche difficile da classificare. Un minore, infatti, può «scomparire» per tutta una serie di motivi: dal rapimento vero e proprio operato da un estraneo, alla sottrazione attuata da un familiare, alla fuga volontaria, e dietro la scomparsa c'è quasi sempre una violenza ai suoi danni; il nostro Paese è fra i primi otto al mondo con la piaga dei bambini scomparsi o vittime di pedofilia; il massimo organo competente in Europa in materia di scomparsa e abuso minorile è la European Federation for missing and sexually expoited children, di cui fanno parte Child Focus del Belgio, nata dopo il caso Dutroux e lo scandalo pedofilia, e le altre associazioni nazionali dei paesi dell'Unione europea, tutte con lo stesso obiettivo di tenere alta l'attenzione dopo i casi di scomparsa, e fare «rete» per trovare i bambini e aiutare le famiglie delle vittime; in Italia l'associazione accreditata secondo gli standard di questo organismo europeo, è l'Associazione «Aurora» costituita nel marzo del 2001 e molto attiva in questo campo; nonostante una tendenziale maggiore sensibilità delle istituzioni internazionali a questo drammatico fenomeno, l'Italia è l'unico Paese in Europa non ancora dotato di un Centro nazionale per bambini scomparsi o che hanno subito violenza -: se non intenda adoperarsi per l'istituzione di un Centro di coordinamento nazionale per minori scomparsi e sessualmente abusati, che possa compiutamente operare in collaborazione con le Istituzioni e in aiuto alle famiglie. (4-00615)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 27 novembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 077 All'Interrogazione 4-00615
presentata da CASSOLA Risposta. - La casistica delle denunce di scomparsa di minori che pervengono alle forze di polizia è varia e va dai casi di allontanamento volontario dall'abitazione o da comunità di affidamento a quelli di sottrazione da parte di uno dei genitori, fino alle situazioni più allarmanti di sequestro. La procedura per l'immediata attivazione delle ricerche prevede l'inserimento del nominativo del minore nella Banca dati delle Forze di polizia e l'estensione delle indagini in campo internazionale attraverso i canali Interpol; viene, altresì, trasmessa una comunicazione agli Uffici territoriali di polizia che, nel riportare le notizie disponibili sul minore e sulle presumibili cause della scomparsa, indica, caso per caso, le strategie da adottare nelle ricerche. Dal marzo 2000, nell'ambito del progetto internazionale « Missing Children », è attivo il sito italiano per i bambini scomparsi, gestito dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, che rende noti i dati relativi alla sparizione, la fotografia del minore ed ogni altra notizia utile per le ricerche. Sebbene oltre l'ottanta per cento dei casi si risolva positivamente, la Polizia di Stato, considerata la particolare pericolosità del fenomeno, connesso anche al rischio di abusi sessuali, si è da tempo dotata di strutture e di servizi specializzati nella ricerca dei minori, nonché nella prevenzione e nel contrasto delle diverse forme di reato ai loro danni. Fin dal 1996 sono stati costituiti gli «Uffici minori» delle questure, con funzione di «pronto soccorso» per le esigenze dei giovani e delle loro famiglie in difficoltà, nonché di raccordo con gli altri soggetti che si occupano di problematiche dell'infanzia, quali enti locali e servizi socio assistenziali, Tribunali dei minorenni, centri per la giustizia minorile e, tra le organizzazioni non governative, associazioni di volontariato. Questo approccio al problema, denominato «Progetto arcobaleno», è coordinato dal Dipartimento della pubblica sicurezza che, sempre nel 1996, ha istituito un'apposita «Sezione minori», in seno alla predetta Direzione centrale, con il compito di monitorare il fenomeno sul territorio nazionale e di assicurare il costante scambio di informazioni tra Uffici centrali e periferici. Nel 1998 sono state poi costituite le «Sezioni specializzate» presso le Squadre mobili delle questure, che si occupano, in particolare, delle indagini sui reati a sfondo sessuale ai danni di minorenni, quali sfruttamento della prostituzione, pornografia e turismo sessuale. Il contrasto della pedo-pornografia su internet è svolto attraverso costanti servizi di monitoraggio condotti dai Compartimenti della Polizia postale e delle comunicazioni, con il coordinamento di un Servizio centrale. La legge 269/1998 ha a tal fine previsto la possibilità, per gli operatori della specialità, di agire «sotto copertura», utilizzando siti «civetta» e simulando l'acquisto di materiale pedo-pornografico. La legge 36/2006 ha previsto ulteriori strumenti di contrasto: da un lato i fornitori dei servizi di comunicazione elettronica - « internet providers » - sono obbligati alla denuncia, alla conservazione dei dati di traffico ed al filtraggio dei siti, dall'altro è stata prevista l'istituzione presso il Dipartimento della pubblica sicurezza di un Centro nazionale per il controllo della pedo-pornografia sulla rete, con il compito di provvedere alla raccolta e al monitoraggio sistematico dei siti che diffondono materiale pedo-pornografico, con il diretto coinvolgimento dei citati fornitori di servizi, degli istituti di credito e degli intermediari finanziari che prestano servizi a pagamento. La Polizia delle comunicazioni si è recentemente dotata di un'importante ed innovativa tecnologia messa a disposizione dalla «Microsoft» per combattere il fenomeno della pedo-pornografia via internet. Il nuovo sistema consentirà di indagare con maggiore efficacia individui e siti sospetti, permettendo quindi ai giovani di navigare nella Rete con maggiore sicurezza. Sotto il profilo investigativo, la Polizia di Stato ha portato a termine numerose operazioni di polizia giudiziaria su abusi sessuali in danno di minori, con l'esecuzione di molte decine di arresti. Di non minore rilievo è stata l'attività dei Carabinieri. Relativamente all'auspicato maggiore coinvolgimento di organizzazioni non governative, si precisa che le menzionate attività di prevenzione e di repressione sono attuate dalle Forze dell'ordine in un ampio contesto di cooperazione ed interscambio di informazioni con operatori quali Telefono azzurro, Telefono rosa, ECPAT-Italia. In particolare nel 2004 è stato stipulato un protocollo d'intesa tra il Ministero dell'interno e Telefono azzurro per la gestione del numero 114 di emergenza per l'infanzia; tale numero è operativo dal 1 o gennaio 2006 sull'intero territorio nazionale e ad esso rispondono operatori dotati di formazione specifica. Riceve in media circa 4000 chiamate al giorno ed ha finora dato seguito ad oltre 1000 interventi di emergenza. Il protocollo, in un'ottica di sicurezza partecipata, prevede l'attivazione di una rete di prevenzione e cooperazione sociale nel cui ambito le prefetture, anche tramite conferenze permanenti ed in collaborazione con il gestore del servizio, promuovono il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati interessati, con particolare riferimento all'elaborazione di protocolli comuni di intervento, alla circolazione delle informazioni, al monitoraggio e alla valutazione delle diverse forme di abuso, nonché alla diffusione di una cultura per la tutela dell'infanzia. Inoltre, il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato collabora con l'Organizzazione mondiale per le migrazioni, mediante la realizzazione di diversi programmi di formazione in ambito europeo. Con riferimento alle considerazioni dell'interrogante sull'opportunità di istituire un centro di coordinamento nazionale per minori scomparsi e sessualmente abusati che operi compiutamente in collaborazione con le istituzioni e in aiuto delle famiglie, si rileva che all'interno dei Comitato interministeriale di coordinamento per la lotta alla pedofilia presso il Ministero delle pari opportunità (cui partecipa anche un rappresentante del citato servizio centrale) è già operante un «Osservatorio» con il compito di acquisire dati e informazioni, a livello nazionale e internazionale, sulle strategie di contrasto e le attività di prevenzione, nonché di provvedere all'assistenza legale delle famiglie; esso costituisce sede privilegiata di raccordo di diversi livelli di informazione dei vari Dicasteri interessati al contrasto alla pedofilia. Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.



 
Cronologia
sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.

mercoledì 19 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La Commissione europea apre una procedura di infrazione contro l'Italia per contestazioni avanzate sulla legge 3 maggio 2004, n. 112 (“legge Gasparri”), in quanto lesiva della concorrenza.

martedì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 53 contrari, l'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.741 di conversione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.