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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01288/001 presentata da BARANI LUCIO (DEMOCRAZIA CRISTIANA-PARTITO SOCIALISTA) in data 19/07/2006

Atto Camera Ordine del Giorno 9/1288/1 presentato da LUCIO BARANI mercoledì 19 luglio 2006 nella seduta n.028 La Camera, premesso che: i recenti drammatici avvenimenti che insanguinano il Medio Oriente, coinvolgendo Israele ed il Libano, indicano un salto di qualità estremamente preoccupante nella strategia di aggressione da parte delle forze collegate alle centrali del terrorismo; non si tratta, come del resto non si trattava prima, di presunti «resistenti» che reagivano alla cosiddetta presenza imperialista dell'Occidente, ma di un'alleanza tra alcuni stati della regione, che organizzano forze irregolari in altri paesi, con l'unico obbiettivo di assumere il controllo geopolitico dell'intera regione; al fenomeno del terrorismo, come forma di aggressione contro ogni tentativo di sviluppare un assetto democratico, quale antidoto al fossato del sottosviluppo e dell'assolutismo politico, l'Europa deve contrapporsi, sviluppando un'intensa azione di carattere politico e diplomatico, all'insegna del multilateralismo, accompagnata tuttavia dalla necessaria fermezza sul piano militare indispensabile per rendere credibile la sua azione in difesa della pace; una parte, seppure esigua, della maggioranza parlamentare si attarda ancora in visioni del passato che rischiano, aldilà di qualsiasi altra considerazione, di trasformarsi - ad avviso dei presentatori - in un sostegno passivo alla strategia terroristica, nel tentativo di confondere le acque e disarmare il Paese rispetto ai pericoli più imminenti; questo equivoco indebolisce l'azione del Governo italiano in un momento in cui la sua capacità di dialogo con tutte le parti
coinvolte nel conflitto dovrebbe essere piena ed incondizionata: di conseguenza sostenuta dalla più ampia maggioranza che legittimi gli interessi di tutta la Nazione; finora l'azione dello Stato italiano si è ispirata a principi che hanno, comunque, ricevuto l'avallo dell'ONU, rispetto al quale le forze armate italiane hanno dato il loro contributo fattivo, anche in termini di sangue. Sacrificio che non può essere rinnegato; la missione militare in Iraq è giunta al termine, per cui il conseguente disimpegno dovrà essere concordato con gli altri alleati ed il legittimo Governo di quel Paese, in un contesto di rinnovata cooperazione economica e finanziaria rivolta alla ricostituzione di quel Paese; in Afghanistan l'impegno assunto, in attuazione del mandato del Consiglio di sicurezza dell'ONU, previsto dalla risoluzione 1386 e successivi accordi internazionali, deve essere potenziato per contrastare le forze ostili ad uno sviluppo democratico di quel Paese, per allargare le zone liberate dalla presenza del terrorismo, per continuare nell'opera di riorganizzazione della governance ; per circoscrivere sempre più il traffico degli stupefacenti, fonte di finanziamento non secondaria delle azioni terroristiche; per allargare gli spazi di libertà, di pace, di sicurezza e di progresso civile nelle zone ancora non «pacificate», al fine di garantire il pieno rispetto degli accordi di Bonn; lo stesso impegno dovrà continuare negli altri scacchieri internazionali (regione del Darfur, Sudan, Somalia, confine Etiopia - Eritrea, Palestina, Sinai, Libano, Kashmir, Albania, missioni di Bosnia e Macedonia) in cui sono minacciate le libertà fondamentali dell'uomo moderno; appaiono stigmatizzabili - ad avviso dei presentatori - tutti i comportamenti opportunistici, la cui strumentalità appare evidente, impegna il Governo ad insistere nell'azione di politica estera intrapresa, nel solco delle decisioni già assunte, e nel rispetto di quella continuità che caratterizza l'azione dello Stato, che non può coincidere con l'orizzonte più limitato della semplice azione di governo, onde evitare bruschi cambiamenti di direzione ed il ripetersi di errori che, nel passato, hanno minato la credibilità della Nazione; a ricercare, in Parlamento, la massima convergenza possibile lasciando ad una sparuta minoranza delle forze politiche italiane la responsabilità di una scelta osteggiata dalla grande maggioranza del Paese; a riferire in Parlamento sugli esiti e gli sviluppi dell'azione diplomatica rivolta a costruire una posizione di pace non sulla base di cedimenti, ma nel rispetto delle regole condivise, che costituiscono il cemento effettivo della convivenza internazionale. 9/1288/1. Barani, Del Bue, Cirino Pomicino.

 
Cronologia
sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.

mercoledì 19 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La Commissione europea apre una procedura di infrazione contro l'Italia per contestazioni avanzate sulla legge 3 maggio 2004, n. 112 (“legge Gasparri”), in quanto lesiva della concorrenza.

martedì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 53 contrari, l'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.741 di conversione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.