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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00710 presentata da FUGATTI MAURIZIO (LEGA NORD PADANIA) in data 26/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00710 presentata da MAURIZIO FUGATTI mercoledì 26 luglio 2006 nella seduta n.032 FUGATTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, l'Italia è impegnata, come del resto tutto il mondo occidentale, in una lunga guerra al terrorismo internazionale di matrice islamica fondamentalista; il terrorismo internazionale «Jihadista» ha messo sotto scacco l'Europa con gli attentati terroristici di Madrid dell'11 marzo 2004 e l'ultimo gravissimo episodio avvenuto a Londra il 7 luglio 2005; è necessario ricordare che nella rivendicazione degli attentati di Londra si fa esplicito richiamo all'Italia indicando il nostro Paese come prossimo obiettivo per una operazione di tenore se possibile ancora più eclatante di quelle di Madrid e Londra; stiamo vivendo giorni di grande preoccupazione per l'acuirsi del conflitto in medio oriente e per le possibili conseguenze geopolitiche internazionali; nel nostro Paese, le indagini sul terrorismo internazionale, hanno portato a numerosi arresti e hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, la presenza in Italia di cellule eversive del terrorismo islamico legate al movimento di Al Qaeda; da quanto si apprende dalle notizie pubblicate da alcuni organi di stampa a tiratura locale, in data 25 luglio, un medico di origine libanese che esercita la propria professione presso il pronto soccorso dell'ospedale San Maurizio di Bolzano ha inviato un messaggio sulla posta elettronica interna dell'ospedale per inneggiare alla guerra santa; riportiamo letteralmente uno stralcio tratto dal testo della missiva in questione e pubblicato su un quotidiano locale di Bolzano, in quanto, esaustivo per mettere in luce la gravità delle affermazioni presenti nell'email: «Col nome d'Iddio Altissimo, sono oramai più di 60 anni che l'entità criminale autoproclamatosi (Stato d'Israele) va disseminando di stragi e rovine il vicino Oriente anzi il mondo intero, dato che le sue azioni terroristiche hanno oramai assunto dimensioni planetarie. Ma nel vicino Oriente non certo di terrorismo che possiamo parlare, ma bensì di qualcosa di ben più grave, di genocidio, che viene perpetrato sotto lo sguardo benevolo del regime razzista e guerrafondaio statunitense, e dei suoi servitorelli europei»; lo «stimato» medico del pronto soccorso accortosi del clamore che aveva suscitato la sua iniziativa ha deciso di rivolgere le sue scuse a tutti i colleghi per aver urtato, involontariamente, la loro sensibilità e giustificandosi ha dichiarato di avere, soltanto, d'impulso girato un messaggio pubblicato sul sito dell'associazione islamica «Imam Mahdi»; sempre da quanto ci dato sapere dalle notizie stampa il caso già al vaglio della Digos; mentre oramai è palese che anche in Italia all'interno di talune comunità islamiche si annidi la presenza di gruppi eversivi, (basti pensare alle vicende giudiziarie che hanno investito il centro islamico di viale Jenner a Milano e la moschea di Cremona), questo caso specifico lascia sbigottiti in quanto coinvolge direttamente un medico pienamente integrato nella nostra società e che svolge una professione che lo vede impegnato quotidianamente in modo diretto con i cittadini; secondo l'interrogante, una politica buonista, superficiale e poco attenta alle vicende internazionali ha permesso il radicamento del fondamentalismo islamico anche nel nostro Paese -: vista la drammatica escalation di attentati da parte del terrorismo islamico che non può e non deve essere sottovalutata, quali provvedimenti il ministro intenda prendere per non permettere il verificarsi di tali situazioni nel nostro Paese; se il Ministro non ritenga opportuno prevedere delle misure atte alla immediata espulsione di tutti i possibili fiancheggiatori di Al Qaeda presenti in Italia, procedendo a controlli severi anche sugli ingressi temporanei nei confronti di chi proviene da Paesi islamici; e inoltre se non ritenga indispensabile che vengano predisposti controlli approfonditi in tutte le moschee e centri islamici presenti sul territorio italiano e se non sia necessario arrivare anche alla chiusura precauzionale di quelli al cui interno si riscontrano presenze eversive.(4-00710)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 19 dicembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 088 All'Interrogazione 4-00710
presentata da FUGATTI Risposta. - Il medico dell'ospedale di Bolzano menzionato nell'atto di sindacato ispettivo è entrato per la prima volta in Italia nel 1984 ed in passato è stato sottoposto più volte a perquisizioni domiciliari e ad attenti servizi di controllo, essendo egli ritenuto in contatto con cittadini mediorientali simpatizzanti di gruppi estremisti di matrice sciita. Già nel 2001, tuttavia, in sede di informazioni per il rilascio della cittadinanza italiana, ottenuta nel 2005, è risultato che il medico aveva abbandonato da tempo tali frequentazioni e che esercitava la sua professione, con l'apprezzamento dei colleghi di lavoro, presso il Pronto Soccorso dell'ospedale generale di Bolzano. Nel luglio 2006 aveva inviato una e-mail , tramite un computer dell'Azienda sanitaria di Bolzano, a circa 100 medici del locale nosocomio, condannando con aspre espressioni l'«aggressione» israeliana al Libano, lanciando pesanti insulti ed accuse allo Stato ebraico. Il medico, sentito al riguardo dalla Digos di Bolzano che sulla vicenda sta svolgendo accertamenti, ha affermato di avere inviato un messaggio trasmessogli dall'Associazione Islamica Imam Mahdi (indirizzo di posta elettronica avuto all'atto di un'iscrizione ad un sito che pubblicizzava la vendita di libri), negando però qualunque rapporto con il sodalizio. Lo stesso si è comunque scusato riferendo di aver agito in maniera istintiva e non corretta sull'onda di ciò che stava accadendo nel suo Paese d'origine manifestando nel contempo l'intenzione di astenersi per il futuro da simili iniziative. Per quel che concerne più in generale l'azione di contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice integralista islamica, si sta procedendo attivamente, oltre che sul fronte giudiziario, anche sul versante della prevenzione con l'adozione dal 1 o gennaio 2006 di numerosi provvedimenti di espulsione, adottati dal Signor Ministro dell'interno, nei confronti di stranieri dimoranti nel nostro Paese, aventi un ruolo di rilievo nel panorama dell'integralismo islamico presente nel territorio nazionale. Inoltre, nell'ambito di attuazione della medesima strategia preventiva sono stati implementati i servizi di controllo dei luoghi di aggregazione delle comunità musulmane. Atteso infine lo stato di gravissima tensione internazionale connesso al riacutizzarsi della crisi arabo-israeliana, è stato impresso il massimo impulso all'attività di approfondimento informativo, in chiave eminentemente preventiva, in direzione di quei soggetti segnalati per la loro organicità o contiguità a gruppi mediorientali di matrice islamico-nazionalista. Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.



 
Cronologia
martedì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 53 contrari, l'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.741 di conversione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

mercoledì 26 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In un vertice a Roma sul conflitto tra Israele e Libano si giunge alla richiesta di invio in tempi rapidi di una forza internazionale di pace e all'apertura di un corridoio umanitario che consenta di aiutare le popolazioni civili. Il Ministro degli esteri D'Alema annuncia la disponibilità dell'Italia a far parte della forza internazionale.

giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante concessione di indulto (C. 525-bis), che sarà approvato dal Senato il 29 luglio (legge 31 luglio 2006, n. 241).