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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00793 presentata da ALESSANDRI ANGELO (LEGA NORD PADANIA) in data 01/08/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00793 presentata da ANGELO ALESSANDRI martedì 1 agosto 2006 nella seduta n.035 ALESSANDRI, FAVA e ALLASIA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: da quando è stata liberalizzata la produzione di energia elettrica, una buona parte delle centrali termoelettriche ha modificato il sistema di raffreddamento dei loro impianti, sostituendo all'acqua marina quella dolce; a titolo di esempio, quattro delle cinque centrali presenti nell'Emilia Romagna sono dotate di potenzialità di circa 800 MW e funzionano 24 ore su 24; ogni giorno prelevano dal Po circa 50 milioni di litri d'acqua, il 66 per cento dei quali viene utilizzato per il raffreddamento degli impianti e conseguentemente disperso nell'atmosfera; quindi ben 31 milioni di litri di acqua vengono trasformati in vapore acqueo -: se e come il Governo intenda affrontare questo problema, per trovare una soluzione alternativa onde evitare un tale sperpero d'acqua, evento particolarmente grave in un periodo di siccità come questo.(4-00793)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 17 ottobre 2006 nell'allegato B della seduta n. 053 All'Interrogazione 4-00793
presentata da ALESSANDRI Risposta. - Le centrali termoelettriche presenti sul territorio nazionale sono da suddividersi, dal punto di vista dell'utilizzo di acqua per il raffreddamento del condensatore, in centrali ubicate sulle coste, che utilizzano quindi acqua marina, e centrali all'interno, che utilizzano acqua dolce in genere prelevata da corsi d'acqua naturali. A seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, concernente l'attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, secondo quanto risulta ai competenti Uffici del ministero dello sviluppo economico, non si è registrato alcun cambiamento rispetto al quadro di utilizzo dell'acqua per il raffreddamento dei condensatori sopra prospettato. In relazione alle «cinque centrali presenti nell'Emilia-Romagna», cui si fa riferimento nell'atto in esame, queste appaiono riguardare le centrali termoelettriche site nel territorio dei Comuni di Sarmato, di Castel San Giovanni, di Piacenza, di Ostiglia, di Sermide e Carbonara di Po, pur se i predetti ultimi due impianti sono localizzati sulla sponda lombarda del fiume Po. Gli impianti sopra richiamati, tutti lontani dalla costa, utilizzano acqua prelevata, direttamente o indirettamente, dal fiume Po per il raffreddamento dei condensatori. Ad eccezione della centrale di Sarmato, dagli impianti sopra citati viene restituita a valle dei relativi siti la medesima quantità di acqua prelevata, a meno di trascurabili quantità dovute a perdite e trafilamenti dai condotti. Infatti il processo utilizzato prevede che l'acqua di raffreddamento lambisca la superficie esterna del condensatore, senza alcun contatto con il fluido vapore/acqua proveniente dalle turbine delle sezioni termoelettriche e, quindi, in assenza di fenomeni di vaporizzazione. Con riferimento alla centrale di Sarmato, per la quale l'acqua di raffreddamento viene prelevata dal canale di scarico della centrale di Castel San Giovanni e restituita nell'alveo di rivi locali al fine del riutilizzo per scopi irrigui, si registra un maggior consumo di acqua dovuto ai necessari reintegri al sistema di raffreddamento contemplante «torri evaporative ad umido». Comunque, tale maggior consumo è di molto inferiore alla quantità citata nell'interrogazione di cui trattasi (66 per cento dell'acqua prelevata). Si ritiene, pertanto, che il paventato sperpero di risorse idriche non trova alcuna conferma nell'esercizio concreto delle sopra citate centrali termoelettriche. Il Ministro dello sviluppo economico: Pier Luigi Bersani.



 
Cronologia
giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli, l'articolo 2 e del disegno di legge S. n. 845 recante disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nella seduta del 28 luglio il Senato approva il disegno di legge nel suo complesso sul quale il Governo ha posto la fiducia, con 161 voti favorevoli.

mercoledì 2 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri D'Alema riferisce alla Camera sulla crisi mediorientale.