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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00788 presentata da CASTAGNETTI PIERLUIGI (L' ULIVO) in data 01/08/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00788 presentata da PIERLUIGI CASTAGNETTI martedì 1 agosto 2006 nella seduta n.035 CASTAGNETTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: occorre intensificare le iniziative politiche e diplomatiche per raggiungere il più rapidamente possibile un accordo, che assicuri in Medio Oriente una tregua duratura e ponga fine alla escalation di violenza in Libano, a cui stiamo assistendo impotenti da settimane; a quasi tre settimane dall'inizio dell'intervento militare israeliano in territorio libanese, provocato dall'aggressione degli Hezbollah, la situazione della popolazione è definita gravissima da tutte le fonti ufficiali. Sono già alcune centinaia i morti da parte libanese e oltre un migliaio i feriti, nella quasi totalità civili. Domenica 30 luglio, un raid aereo dell'aviazione israeliana sulla città di Cana ha provocato una sessantina di vittime civile, tra cui decine di bambini; secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, circa 700mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni a causa del conflitto. L'Unicef stima che il 45 per cento degli sfollati siano bambini, di cui molti bisognosi di acqua potabile, servizi igienici funzionanti e medicine; l'Associazione delle ONG italiane (http://www.ongitaliane.it/), che comprende 11 ONG impegnate in progetti di cooperazione in Libano, alla vigilia del Summit di Roma, del 26 luglio scorso, dopo aver ribadito il proprio sostegno alle iniziative del Governo italiano per un cessate il fuoco immediato e per una soluzione pacifica in Medio Oriente, ha chiesto al Governo «un impegno sul fronte umanitario altrettanto grande e proporzionato alla gravità della crisi», mettendo a disposizione risorse e canali di finanziamento -: quali iniziative umanitarie siano allo studio per fronteggiare adeguatamente l'emergenza in Libano e portare la necessaria assistenza ai profughi e a tutte le vittime del conflitto, quali siano le risorse finanziarie disponibili.(4-00788)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 27 novembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 077 All'Interrogazione 4-00788
presentata da CASTAGNETTI Risposta. - In merito a quanto segnalato dall'interrogante nel presente atto parlamentare, si forniscono i seguenti elementi di risposta. Il Governo italiano, fin dall'inizio delle ostilità, ha assunto un ruolo di primo piano nella ricerca di una composizione stabile del conflitto israelo-libanese, anche nell'ambito del più generale impegno europeo. La Conferenza organizzata a Roma il 26 luglio 2006 ha rappresentato un momento cruciale per riaffermare la volontà della comunità internazionale di aiutare il Libano e di trovare una soluzione durevole alla più ampia crisi in Medio Oriente. Dopo la Conferenza si sono moltiplicate le iniziative politiche e diplomatiche del Governo italiano in favore del Libano. Il Ministro degli Esteri D'Alema si è recato in Israele il 31 luglio 2006, discutendo con il Primo Ministro israeliano Olmert ed il Ministro degli Esteri Livni sulla possibilità di un passaggio dalla tregua di 48 ore - decisa dopo i fatti di Cana citati dall'Onorevole interrogante - ad un «cessate il fuoco stabile». Anche grazie al ruolo trainante svolto dall'Italia, è stato possibile raggiungere il «cessate il fuoco» previsto dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'ONU, la revoca del lungo blocco aereo e navale imposto al Libano dall'inizio del conflitto e l'avvio del processo di normalizzazione del Paese. La Cooperazione italiana, in particolare, è attiva in Libano da molti anni ed attualmente è in corso di realizzazione un programma bilaterale di interventi del valore di 82 milioni di euro in crediti di aiuto - impiegati in progetti nei settori idrico, agro-industriale, della protezione dell'ambiente e del patrimonio culturale - e di 4 milioni di euro a dono, impiegati nei settori sanitario ed agricolo. Inoltre, al fine di alleviare la gravissima crisi umanitaria causata dal conflitto israelo-libanese, l'Italia ha immediatamente approntato diverse attività di emergenza. Il 23 luglio 2006, con la nave della Marina militare San Giorgio, sono arrivati a Beirut i primi aiuti della Comunità internazionale. Tra luglio e agosto la Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri (DGCS) ha inviato aiuti umanitari consistenti in generi di prima necessità, per un valore complessivo di oltre 1,35 milioni di euro (tra cui anche materiali raccolti dalle Regioni, dalla Protezione civile e dalla Croce Rossa italiana). La stessa Direzione Generale ha inoltre autorizzato, a valere sul canale multilaterale (fondi bilaterali di emergenza presso Organismi, internazionali), finanziamenti in favore dell'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), del PAM (Programma alimentare mondiale) e di OCHA ( United Nation Office for the Coordination of Humanitarian Affairs ), per un valore complessivo di 540.000 euro. Infine, in risposta agli appelli lanciati dalle Nazioni unite per fare fronte all'emergenza umanitaria in Libano e alle richieste di aiuto avanzate dal Governo Libanese, il Governo italiano, dopo la missione a Beirut, lo scorso 14 agosto, del Ministro D'edema, ha stanziato 30 milioni di euro per programmi a sostegno della popolazione colpita dal conflitto. Questo stanziamento è stato annunciato, in occasione della Conferenza dei Donatori per il Libano, che si è svolta a Stoccolma lo scorso 31 agosto 2006, quale primo contributo dell'Italia alla ricostruzione del Paese. In attesa che il decreto con il quale sono stati stanziati i fondi sia convertito in legge, il Ministero degli Affari Esteri, per il tramite della DGCS, sta approntando un programma di interventi di pari valore nei settori della sanità, dell'educazione, dell'ambiente e della tutela dei minori e delle donne. Il programma prevede anche una serie di attività per il ripristino di servizi di base ed infrastrutture danneggiati a seguito degli eventi bellici, e per la riattivazione del tessuto socio-economico libanese. Tale programma sarà realizzato, in parte, attraverso Agenzie specializzate delle Nazioni unite ed in parte direttamente in Libano con il supporto di Organizzazioni non governative (ONG) italiane operanti nel Paese. L'Italia - che insieme alla Francia è il principale Paese donatore - ha, da ultimo, ribadito al Governo libanese il suo forte sostegno agli sforzi per la ricostruzione del Paese, in occasione della recentissima visita a Beirut del Presidente del Consiglio Prodi (10-17 ottobre 2006). Il Viceministro degli affari esteri: Ugo Intini.



 
Cronologia
giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli, l'articolo 2 e del disegno di legge S. n. 845 recante disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nella seduta del 28 luglio il Senato approva il disegno di legge nel suo complesso sul quale il Governo ha posto la fiducia, con 161 voti favorevoli.

mercoledì 2 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri D'Alema riferisce alla Camera sulla crisi mediorientale.