Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01475/021 presentata da BRESSA GIANCLAUDIO (L' ULIVO) in data 02/08/2006
Atto Camera Ordine del Giorno 9/1475/21 presentato da GIANCLAUDIO BRESSA mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036 La Camera, premesso che: il decreto-legge in esame reca varie disposizioni concernenti i limiti di spesa a gravare sugli enti e amministrazioni pubblici; il Parco nazionale dello Stelvio è gestito sotto forma di consorzio, al quale fanno capo lo Stato, la regione Lombardia e le due province autonome di Trento e Bolzano. Questa forma particolare trova sostegno nel decreto del Presidente della Repubblica 279/1974 quale norma di attuazione dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige e nell'Intesa di Lucca del 27 marzo 1992 tra le medesime parti; il Parco in questione si distingue dagli altri parchi nazionali italiani anche per quanto riguarda la gestione finanziaria e che le risorse economiche sono classificate, in entrata e in uscita, per fonti di provenienza. I fondi sono di provenienza statale, regionale o provinciale; il parco nazionale dello Stelvio si vede fortemente penalizzato dall'applicazione indiscriminata delle disposizioni sul contenimento della spesa pubblica contenute in questo decreto e nella legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006); il comma 187, articolo 1 della legge finanziaria per il 2006 reca aspetti problematici per il Parco, lasciando peraltro non infondate perplessità sull'interpretazione fornita dal Ministero dell'economia e delle finanze con nota dell'8 maggio 2006 dato che prescinde dall'autonomia finanziaria del Parco. In particolare, l'applicazione indifferenziata del taglio del 40 per cento delle spese sostenute per l'assunzione di personale a tempo determinato avrebbe come conseguenza diretta il licenziamento di 130 operai attualmente impiegati per la realizzazione di numerosi progetti ed iniziative; con l'applicazione del taglio di cui al comma 187 dell'articolo 1 della citata legge n. 266 del 2005, ai soli fondi di provenienza statale, l'amministrazione del Parco non dovrebbe procedere ai licenziamenti con le evidenti gravi ricadute sul territorio. Esso quindi non si troverebbe nella situazione assurda di predisporre da un lato delle necessarie risorse economiche grazie alle modalità di finanziamento sopra menzionate, ma dall'altro di non poterle adoperare per la realizzazione dei suoi compiti istituzionali, impegna il Governo a predisporre urgentemente una soluzione per il personale stagionale assunto a tempo determinato e con contratti di collaborazione a progetto dal Parco nazionale dello Stelvio che faccia sì che i 130 contratti in questione scadano al termine della stagione in itinere e che analoghe difficoltà non si realizzino in futuro, tenuto in debito conto la forma di gestione consortile e l'autonomia finanziaria del Parco stesso. 9/1475/21. Bressa, Brugger, Zeller, Widmann, Bezzi, Nicco, Di Cento, Uggè