Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01475/059 presentata da D'ULIZIA LUCIANO (ITALIA DEI VALORI) in data 02/08/2006

Atto Camera Ordine del Giorno 9/1475/59 presentato da LUCIANO D'ULIZIA mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036 La Camera, premesso che: gli interventi contenuti nel decreto-legge in esame sono volti al ripristino di regole di funzionamento del mercato, nonché al contrasto all'evasione fiscale; le misure recate dal provvedimento in esame sono dirette a favorire il rilancio dell'economia e a ridurre i prezzi e, conseguentemente, ad aumentare i redditi per i consumatori e le famiglie; è fondamentale il coinvolgimento delle imprese cooperative per il raggiungimento di obiettivi di eccellenza sia di natura economica che di natura sociale; le cooperative, data la loro natura dei rapporti associativi e di lavoro che si instaurano all'interno delle medesime, non possono produrre lavoro sommerso; come si evince dal II Rapporto Unioncamere sulle imprese cooperative in Italia, le cooperative attive a fine 2005 in Italia sono 70,4 mila e rappresentano l'1,4 per cento dell'imprenditoria nazionale, con circa il 4,7 per cento degli occupati sul totale dei lavoratori; confermato il ruolo e la tendenza naturale che le spinge ad aggregarsi, le imprese cooperative, quali tassisti, professionisti, farmacisti e cooperative sociali, rappresentano una parte essenziale del sistema produttivo italiano, dimostrando grandi capacità competitive, notevoli potenzialità di creare posti di lavoro, e forti capacità di rispondere alle esigenze e ai bisogni delle persone; con riguardo alle previsioni occupazionali nelle cooperative, la domanda di lavoratori proveniente dal settore cooperativo mostri segnali positivi: in particolare, il dato maggiormente rilevante indica, attraverso una compiuta indagine, che le cooperative ritengono di creare entro l'anno 103.310 nuovi posti di lavoro con una crescita di nuovi assunti pari al +10,4 per cento rispetto al 2005; di recente il CNEL ha analizzato, nell'ambito del Rapporto sul mercato del lavoro 2004 il contributo delle cooperative all'occupazione, facendo emergere il rafforzamento della cooperazione nell'arco del quadriennio 2000-2004 e, soprattutto, come le cooperative rappresentino uno «strumento di espansione occupazionale per le fasce meno forti del lavoro», capaci quindi di riservare attenzione al bisogno di impiego dei lavoratori «deboli»; il Censis, nel 39 o Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese, ha riconosciuto come le cooperative, pur nell'ambito del sistema economico italiano in affanno, abbiano saputo rafforzarsi nel tempo sotto il profilo della numerosità, della diffusione territoriale, della rilevanza strategica e malgrado la crisi economica, crescono più rapidamente della media delle altre aziende, in termini di unità, fatturato e addetti; la spiegazione di questi dati di eccellenza è da ricercarsi nel ruolo della cooperazione, ovvero la capacità comprovata delle imprese cooperative e dell'intero sistema cooperativo italiano di allontanare il Paese dal vulnus recessivo; la cooperazione notoriamente produce i suoi effetti con modalità anticiclica, interviene cioè laddove appare scarsa l'offerta di lavoro, di abitazioni ed altro, in difetto di una vera economia imprenditoriale, a favore di chi aspira al bene primario della casa e non può permetterselo per valori di mercato irraggiungibili, aiutando ad ottenerlo a prezzi accessibili (cooperative edilizie); è così anche per le altre categorie cooperative da quelle sociali, in particolare per i disabili, a quelle di consumo, a quelle dei farmacisti, dei tassisti, dei farmacisti, eccetera; un sistema produttivo, caratterizzato da scarso dinamismo o addirittura in fase di stagnazione, è surrogato dal sistema cooperativo che lo sostituisce nei potenziali economici inespressi ed apporta al PIL un contributo determinante per il suo incremento (l'8 per cento del PIL è prodotto dal sistema cooperativo); accertato che sono le analisi economiche di settore e gli studi sui flussi monetari e finanziari ad attribuire, in parte agli investimenti, ma soprattutto all'apporto di lavoro, lo sviluppo del PIL; impegna il Governo: ad adottare le opportune iniziative volte a sostenere il positivo ruolo svolto dalle imprese cooperative, quale esempio virtuoso da valorizzare, e come possibile strumento, pur affiancato ad altri con pari dignità, per l'avvio di soluzioni strutturali; ad intervenire con piani d'azione concreti per consentire all'economia cooperativa di accentuare e proseguire nella propria funzione anticiclica; a prevedere, come priorità nei futuri documenti e provvedimenti, idonee e specifiche misure in favore delle cooperative, il rifinanziamento del Foncooper (Fondo per lo sviluppo dell'impresa cooperativa), per le attività previste dalla legge n. 49 del 1985; nonchè l'attribuzione di una maggiore quota di risorse per lo sviluppo di programmi di formazione, di cui alla legge n. 127 del 1971, finalizzata alla formazione di quadri cooperativi destinati alla ricerca, all'innovazione e alla competitività. 9/1475/59. D'Ulizia, Donadi, Evangelisti, Ossorio, Porfidia, Pedrini, Misiti, Astore, Belisario, Raiti, Palomba, Borghesi.

 
Cronologia
giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli, l'articolo 2 e del disegno di legge S. n. 845 recante disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nella seduta del 28 luglio il Senato approva il disegno di legge nel suo complesso sul quale il Governo ha posto la fiducia, con 161 voti favorevoli.

mercoledì 2 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri D'Alema riferisce alla Camera sulla crisi mediorientale.

venerdì 18 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Dopo il voto del Consiglio dei ministri, anche il Parlamento - con il voto delle Commissioni esteri e difesa - autorizza il Governo a prendere le iniziative necessarie per dare attuazione alla risoluzione n.1701 dell'Onu, che prevede l'impiego di una forza multinazionale in Libano. Il premier israeliano Olmert chiederà all'Italia di guidare il contingente.