Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00156 presentata da ZORZATO MARINO (FORZA ITALIA) in data 02/08/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00156 presentata da MARINO ZORZATO mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036 ZORZATO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il primo atto posto in essere dal Ministro dell'economia e delle finanze, appena insediato il nuovo Governo, è consistito nella istituzione di una Commissione definita, in un documento ufficiale dello stesso Ministero, come «Commissione Faini»; all'istituzione della Commissione si è proceduto in via informale; in particolare, non ne è stata resa nota la composizione né, nonostante le ripetute sollecitazioni, il mandato che alla stessa era stato affidato; la Commissione ha concluso i suoi lavori producendo una sintetica documentazione di cui ha dato conto il Ministro dell'economia e delle finanze intervenendo presso le competenti Commissioni riunite di Camera e Senato nella seduta del 14 giugno 2006; nella medesima seduta il Ministro aveva testualmente affermato di aver richiesto al professor Riccardo Faini di presiedere la Commissione perché vi fosse «una figura superiore indipendente rispetto agli uffici» e che «nel creare una Commissione di questo genere si compie un atto di fiducia e la responsabilità per i lavori della stessa l'assume, in ultima analisi, il Ministro che l'ha creata». In sostanza, piuttosto che rivolgersi direttamente agli organismi istituzionalmente competenti (Ragioneria generale dello Stato, Istat, Banca d'Italia, Corte dei conti), il Ministro ha ritenuto di dover costituire un organismo ad hoc ; la documentazione elaborata dalla Commissione e consegnata al Parlamento appare sotto diversi profili assai approssimativa e discutibile anche sul piano metodologico; in particolare, per quanto concerne le entrate, il documento, pur non mancando di riconoscere che il loro andamento risulterebbe migliore rispetto alle previsioni, includeva tra i cosiddetti rischi di efficacia della manovra posta in essere dal precedente Governo con la legge finanziaria per l'anno in corso, l'eventualità di una parziale o integrale mancata acquisizione del gettito atteso per la pianificazione fiscale e il concordato per i periodi pregressi, per un ammontare di circa 2 miliardi di euro; i dati successivamente resi noti sull'andamento del gettito tributario evidenziano un netto miglioramento per cui gli allarmismi che erano stati alimentati, anche sulla base delle conclusioni della cosiddetta «Commissione Faini», sono stati ampiamente smentiti. In particolare, nel primo semestre del 2006 si è registrato un fabbisogno di cassa di 35,6 miliardi di euro, circa 15 miliardi in meno del fabbisogno registrato nell'analogo periodo dell'anno precedente. L'infondatezza dell'allarme è stata confermata anche dal fatto che le autorità comunitarie non hanno assunto alcuna iniziativa nei confronti dell'Italia pur in presenza di una manovra, quale è quella delineata dal decreto-legge n. 223 del 2006, che produce effetti correttivi sostanzialmente irrilevanti per l'anno in corso; con le disposizioni di cui al comma 51 dell'articolo 37 del decreto-legge n. 223 del 2006 il Governo ha deciso di abrogare le disposizioni inserite con la legge finanziaria per il 2006 in materia di pianificazione fiscale e di concordato per i periodi pregressi per cui si è evidenziato che quelli che erano stati impropriamente definiti come rischi di efficacia attribuiti alla manovra posta in essere dal precedente esecutivo devono in realtà essere attribuiti alla decisione dell'attuale Governo di rinunciare a tali strumenti -: se non ritenga, alla luce dei dati oggettivi che sono stati acquisiti per quanto concerne l'andamento del gettito, che l'analisi e le conclusioni cui era pervenuta la cosiddetta Commissione Faini debbano essere messe in discussione e se non si debba, in futuro, procedere nel senso di valorizzare le professionalità delle amministrazioni e degli organismi istituzionalmente competenti a verificare l'andamento dei saldi di finanza pubblica, sia sul versante delle entrate che delle spese, anziché ricorrere a soluzioni improvvisate e poco affidabili.(5-00156)