Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00157 presentata da RAITI SALVATORE (ITALIA DEI VALORI) in data 02/08/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00157 presentata da SALVATORE RAITI mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036 RAITI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: la definizione di regole certe e improntate alla massima trasparenza costituisce un elemento imprescindibile ai fini della corretta e proficua gestione del patrimonio pubblico, con particolare riferimento alle partecipazioni detenute dallo Stato in società per azioni; analogamente, è indispensabile chiarire le finalità e le ragioni, non soltanto di ordine economico ma anche di carattere generale, con riferimento al perseguimento di interessi pubblici, che giustificano l'ampliamento dell'area del controllo pubblico con l'acquisizione di partecipazioni di controllo ovvero totalitarie in società già esistenti; in alcuni casi recenti il Governo non ha invece proceduto con la necessaria chiarezza e la dovuta trasparenza. Esemplare al riguardo è il caso della attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3 del decreto-legge n. 203 del 2005, convertito dalla legge n. 248 del 2005, le quali prevedevano la costituzione di una società pubblica denominata «Riscossione Spa» per la gestione del servizio di riscossione; la società che è stata istituita ha acquisito numerose società private, riconducibili al comparto bancario, alcune delle quali di notevoli dimensioni; da più parti è stata segnalata l'esigenza di una maggiore trasparenza nella determinazione dei prezzi di acquisto, a tutela della finanza pubblica, e la necessità di un più puntuale controllo delle operazioni effettuate da parte delle istituzioni competenti; tali rilievi hanno trovato particolare riscontro nelle considerazioni della Corte dei conti circa la natura di vera e propria holding che sarebbe stata attribuita a «Riscossione Spa» nonché riguardo al rischio di un grave indebolimento degli strumenti di controllo sull'operatività della stessa; non sarebbe infatti riconosciuta al Ministero dell'economia e delle finanze la possibilità di esercitare le funzioni di vigilanza e nei confronti della società e sarebbe altresì preclusa la facoltà della Corte dei conti di svolgere le ordinarie attività di controllo -: quali iniziative intenda assumere per rispondere ai rilievi avanzati e per garantire il concreto perseguimento dell'interesse pubblico nello svolgimento delle attività affidate alla società ai fini di una gestione efficiente delle partecipazioni detenute dallo Stato.(5-00157)